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Picco di 3678 nuovi casi di Coronavirus: Conte chiede rigore

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In Italia, per la prima volta dopo mesi, i casi di Covid-19 salgono sopra i 3000. Senza ansie, per carità, Conte ha confermato recentemente che non ci sono i presupposti per pensare a nuovi lockdown, ma rigore sì, quello ci deve essere. Il Presidente del Consiglio ci ha tenuto a ricordare che le mascherine vanno indossate sempre, anche all’aperto, in tutti quei frangenti in cui ci si possa imbattere in altre persone “non conviventi”. Sempre e comunque in un luogo di lavoro in presenza di colleghi. Quando si fa sport si può evitare, così come sono esentati dal portare la mascherina i bambini minori di 6 anni.

Il Ministero della Salute conferma quello che ha ribadito il ministro Roberto Speranza: “i dati dicono che il contagio cresce ed è necessario alzare la soglia di attenzione”. I numeri avvertono che il totale dei contagiati, tra positivi senza sintomi, positivi con sintomi più o meno gravi, vittime, guariti e dimessi, attualmente è di 333.940. In sole 24 ore il Ministero ha confermato 3.678 casi in più.

C’è da ricordare che, all’aumentare del numero dei tamponi, aumentano le verifiche e, quindi, conseguentemente anche la registrazione di più casi di contagio. Ieri i tamponi effettuati sono stati 125.314, un nuovo record quindi. Ben un quinto in più rispetto a martedì. Forse, allora, il dato statistico più significativo potrebbe essere legato al rapporto tra contagiati e tamponi effettuati, che registra un leggero ma non trascurabile aumento di 2,93%. Questi numeri ci raccontano della gran facilità del Coronavirus di contagiare. E se oggi fortunatamente i casi gravi o letali non corrispondono a quelli del periodo lockdown e, grazie al cielo, i reparti di terapia intensiva non sono più affollati come succedeva un tempo, è anche doveroso considerare, secondo gli addetti ai lavori, che va dimostrata una particolare cautela per evitare il dilagarsi di questo virus che può dimostrarsi particolarmente pernicioso.

Al di là di cosa si creda opportuno a livello individuale, è il senso di comunità che deve prevalere in questo periodo, questo è il messaggio che si raccoglie nelle parole usate in un recente post su Facebook da Roberto Speranza: “I numeri del contagio crescono in tutta Europa e naturalmente anche in Italia. Per questo oggi abbiamo prorogato lo stato di emergenza al 31 gennaio e introdotto l’obbligo di mascherine anche all’aperto. Ho inoltre firmato un ordinanza che dispone test per chi arriva da Belgio, Olanda, Gran Bretagna e Repubblica Ceca. Oggi più che mai è importante il contributo di tutti per fermare il virus.”

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