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Chi è Joe Biden.

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Si parla anche troppo di Donald Trump; è eccessivo e fa audience. Purtroppo per lui, in quest’anno elettorale, ha dovuto competere in visibilità con il Covid e questo, oltre a infuriarlo, ha avvantaggiato Biden. Ma non al punto da farlo conoscere veramente al grosso pubblico, specie in Italia. Allora, chi è Joe Biden? Per rispondere, elencherò alcuni punti della percezione che il suo modo di essere rimanda.

Biden sa cosa sia amore e impegno. Biden: “Vi prometto, se avrò l’onore di essere eletto presidente, di prendermi cura della vostra famiglia come se fosse la mia.” E’ un uomo che, da quando è morte la moglie, trascorre in treno 4 ore al giorno per tornare a casa dai figli, è uno che alla famiglia ci tiene veramente.

Biden ha sofferto. Ha perso la moglie e una figlia in un incidente, quindi un figlio per cancro; dolori che lo hanno scavato dentro. Biden (sulla fede): ”Per me è importante perché mi dà una ragione per avere speranza. E forza… Ci ho messo molto a realizzare che essere forte mi avrebbe salvato. E lo ga fatto.” Facendolo crescere in compassione e decenza.          

Biden fa la cosa giusta anche fuori dall’occhio delle telecamere. E questa è una misura di vero carattere; quando un evento è finito rimane spesso a intrattenersi col pubblico o con il personale di servizio, per una stretta di mano, una foto, per conversare, soprattutto ascoltare, per capire.

Biden è paziente. Anche se Joe e Jill sono una coppia felice dal momento in cui si sono conosciuti, Jill per 5 volte ha respinto la sua richiesta di matrimonio. Temeva che la sua presenza avrebbe inquinato l’armonia fra Joe e i suoi 3 figli. Ha prevalso la pazienza di Joe.

Biden è genuino. Come quando è andato al funerale di una donna che gli aveva donato 18 dollari in ogni campagna elettorale; nell’interrato di un appartamento popolare, solo con un rabbino e i familiari, senza stampa e televisione. Pura empatia.

Biden ha compassione. Come quando aiutò un senzatetto; gli diede del denaro e consigli su dove rivolgersi per aiuto. Non ne sapremmo niente, se un testimone non lo avesse rivelato in un tweet.

Biden cerca sempre di appoggiare quello che ritiene giusto, e di opporsi a quanto gli appare moralmente sbagliato. Non proverà risentimento per un avversario in buona fede, ma non vorrà avere niente a che fare con un sostenitore senza misura morale. Il portavoce Andrew Bates: “Quando Joe Biden dice che siamo in una battaglia per l’anima della nostra nazione contro le vigliacche forze dell’odio che stanno venendo fuori come da sotto le pietre, voi siete l’epitome di quello che intende, Quello che sostenete è assolutamente ripugnante. Il vostro supporto qui è 10.000% male accolto.”

Biden odia i prepotenti. Soprattutto in politica, non sopporta chi usa il proprio potere per danneggiare o umiliare. La carneficina in Bosnia la chiamò col suo vero nome: genocidio. A Milosevic, senza mezzi termini, disse: “Penso che tu sia un odioso criminale di guerra.” 

Biden non usa definire gli altri in funzione degli errori commessi. Tutti noi commettiamo errori. Lui li ammette e cerca di crescere imparando a evitarli. E ci aspetteremmo, quasi sempre invano, che gli altri politici facessero altrettanto.

Biden dà alla famiglia il giusto valore. Al diventare vice presidente Biden inviò ai suoi collaboratori una lettera in cui diceva: “La cosa più importante è la vostra famiglia…”. E li incitò affinché i loro doveri familiari precedessero l’impegno verso l’ufficio della vice presidenza.

Biden è un uomo allegro. E’ gentile e divertente; sono innumerevoli le foto che lo ritraggono mentre ride con gusto, con gente comune, come con Obama, o con la Clinton.

Biden non porta rancore. E’ abbastanza maturo da porre la comunità davanti al proprio ego, senza che eventuali offese personali gli offuschino il giudizio.

Biden ama aiutare. Quando vi è empatia ed esperienza non si può ignorare il bisogno di chi è in difficoltà.

Biden non è arrogante. Di conseguenza non valuta la gente per il denaro o i contatti e questo, nel panorama politico, lo rende più unico che raro. Barack Obama: “Joe Biden è un uomo che ha imparato a trattare chiunque incontri con rispetto e dignità, seguendo l’insegnamento dei genitori: Joe, nessuno è migliore di te e tu non sei migliore di nessun altro”. Credere che tutti contino. Questo è Joe.

Biden è progressista nel senso vero del termine. Essere progressista non vuol dire solo desiderare che la società si evolva, ma essere in grado di crescere e cambiare con essa.

Biden odia chi abusa del proprio potere. E questo si integra con il supporto per i diritti civili, il suo opporsi alla violenza nei confronti delle donne, e il suo relazionarsi alla famiglia, ai collaboratori e ai colleghi.

Biden è amico di tutti. John McCain, un repubblicano, ha detto che non vi erano ossa cattive nel corpo dell’amico Biden; Sanders ha riferito che in Senato Biden fosse uno dei pochi a trattarlo con rispetto; Obama lo considera il suo miglior amico e un fratello. Biden è uno che attrae e ispira confidenza.

Biden ha combattuto con la balbuzie e ne è uscito migliore. Gli ha insegnato a lavorare con tenacia per migliorarsi, a rispettare gli sforzi di chi è in difficoltà, a disdegnare i prepotenti.

Biden è per una sana virilità. Mentre ripudia la virilità tossica, quella che smorza le emozioni, svaluta le donne e preconizza un possesso senza compassione. Essere forti non vuol dire eliminare dolore ed emozioni in se stessi e in chi ci è vicino.

Biden è una persona di fede. Non c’è bisogno di aver fede per avere un solido codice morale; così come è vero il contrario. Per Biden, già saldo nella sua moralità a prescindere, la fede è un conforto e un ancora, un motivo di forza.    

Biden ama i cani. Ha un paio di pastori tedeschi e, secondo Kant, il cuore di una persona lo si può giudicare da come tratta gli animali.

Questo è Joe Biden; si può non essere d’accordo con lui su molte cose, ma a conoscerlo bene, si deve riconoscere di avere a che fare con una persona rispettabile. 

Con lui finalmente, dopo 4 anni nella palude, gli elettori americani potrebbero ritrovare alla Casa Bianca la “gravitas” necessaria per una presidenza prestigiosa.  

Follotitta vive tra New York e Miami, è architetto e appassionato di storia, architettura e politica. Una visione a 360° sul clima made in USA vista dagli occhi di un professionista "italiano in trasferta".

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