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2021 post Covid: dalla tecnologia all’innovazione, passando per la sostenibilità

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Cosa dobbiamo aspettarci dalla tecnologia nel 2021?

La pandemia del Covid-19 è stata uno dei passaggi più infausti dell’ultimo secolo. Crisi mondiale sanitaria ed economica si accompagnano all’incertezza verso il futuro. Ma ci sono anche aspetti di cambiamento che potrebbero rivelarsi positivi per lavoro, cultura, stile di vita. Senza considerare che esistono diversi provvedimenti del Governo nati proprio con l’ottica di aiutare l’ecosistema economico a rialzarsi dopo l’emergenza e che i prossimi fondi in arrivo dall’Europa daranno un’accelerata storica al cambiamento che ci attende. A partire dalla tecnologia oramai d’uso comune che ci permette riunioni, lezioni, relazioni a distanza. Stanze di videoconferenza si sono moltiplicate esponenzialmente durante i lockdown mondiali rendendo oramai abituale collegarsi con amici, parenti e colleghi, persino pazienti, da pc e smartphone. Nel periodo di maggior chiusura paradossalmente siamo più connessi che mai.

E mentre i ricercatori dell’università di Cagliari studiano le possibili  proprietà antivirali di uno speciale rivestimento già efficace contro i batteri, da impiegare per mascherine, guanti e oggetti di uso comune, scopriamo che Covid-19 ci ha spinto nel campo della ricerca medica dando un’accelerazione anche ai fondi stanziati ora e nel prossimo futuro in questo campo.

Innovazione quindi è la parola d’ordine che ci vede protagonisti anche nella comprensione delle opportunità del 5G per l’Italia, tecnologia che ci investirà nel 2021 insieme alla portata del cambiamento che porterà con sé.

La quinta generazione mobile entrerà nel vivo nel 2021, quando molte sperimentazioni passeranno dalla fase pilota a quella a regime, potendo essere replicate nei territori e in attività industriali e di business”. Così si era espresso Andrea Rangone, presidente di Digital360, nell’annunciare l’edizione di fine anno di Telco per l’Italia, lo storico evento di CorCom

Già oggi il 5G ha aperto la strada della cooperazione fra istituzioni, aziende, mondo dell’università e della ricerca in ottica di ecosistema. Una grande opportunità per tutti: i consumatori, il tessuto economico-industriale e la PA beneficeranno delle grandi potenzialità offerte in termini di applicazioni e servizi” ha sottolineato Rangone. Insieme a lui hanno fatto coro anche le parole di Mila Fiordalisi, Direttore di CorCom: “L’Italia ha bisogno di accelerare sull’infrastrutturazione ultrabroadband e il 5G può rappresentare un’occasione senza precedenti per lo sviluppo di applicazioni e servizi avanzati, indispensabili per il grande salto nella digitalizzazione. Bisognerà però sgombrare il campo dalle fake news, in particolare quelle sull’elettrosmog, e semplificare ulteriormente l’iter autorizzativo per spianare la strada verso il futuro”.

La nuova rete mobile 5G di fatto aumenterà le velocità di connessione integrando più modalità d’accesso, di gran lunga superiori rispetto al 4G, e garantirà tempi di latenza bassissimi, e in considerazione delle alte prestazioni abiliterà la connessione dei dispositivi wireless.

Il 5G sarà in grado di spalancare opportunità mai viste o immaginate prima d’ora, le cui strade sono ancora oggi frutto di studio e sperimentazioni, si legge su money.it. La Next Generation Mobile Networks Alliance (associazione fondata nel 2006 che riunisce i migliori operatori, ricercatori e venditori operanti nel campo della telefonia mobile) ha definito il 5G come il nuovo standard in grado di:

  • elaborare dati di decine di megabit al secondo per decine di migliaia di utenti;
  • dare a chi lavora con internet 1 gigabit al secondo contemporaneamente ad altri uffici nei dintorni o sullo stesso piano;
  • offrire sostegno e supporto garantito a centinaia di migliaia di connessioni senza fili contemporaneamente;
  • garantire migliore copertura ed efficienza delle rete, notevolmente potenziata rispetto al 4G.

La tecnologia 5G garantisce alta velocità, compresa tra 20 Gbps e frequenze di trasmissione più alte, utilizzando soprattutto le onde millimetriche, che hanno una frequenza compresa tra 30 e 300 GHz. Cosa significa in termini di esperienza quotidiana? Che nel 2021 inizieremo a parlare con le cose. Non sarà un segno di pazzia (e dovremo fare in modo che non lo diventi), ammonisce corriere.it, ma del fatto che vivremo in un mondo iperconnesso. Quello che ci circonda, a cominciare dalla casa, sarà intelligente perché in costante dialogo con potenti server remoti che diranno ai vari oggetti e servizi cosa fare in base alle nostre esigenze. 

Come ci ha spiegato Federico Rigoni al Mobile World Congress, la fiera di Barcellona dedicata alla telefonia, “Il 5G è una discontinuità tecnologica”. Secondo l’amministratore delegato di Ericsson Italia è come parlare di una nuova Internet. “Permetterà servizi completamente differenti rispetto agli attuali“.

Per capire il 2021 ci viene in aiuto Google e le parole più cercate sul motore di ricerca durante questo anno passato. Ad esempio: “come fare il pane in casa”, “il lievito di birra” e “la pizza”. In Italia si è ritrovato il gusto per la panificazione e la cucina in casa durante i lockdown. La tendenza potrebbe continuare anche il prossimo anno, vuoi perché ci vorranno ancora mesi per debellare il virus, vuoi perché quando una cosa piace, funziona e diventa routine, inizia a far parte delle nostre vite, a cambiare i ritmi. Per questo la possibilità di lavorare in casa e panificare in casa sono strettamente connesse.

Forse il 2021 ci restituirà il gusto di una vita più a misura d’uomo?

Più veloce nelle connessioni potrebbe significare più tempo per noi, sempre se sapremo cogliere il messaggio e l’opportunità. Si sono, poi, moltiplicate anche le ricerche per parole come “fai da te” “bricolage”, “pollaio”, “barbecue” e “zanzariere”. Segno che le persone, liberate dal fardello di inseguirsi per tutto il giorno, tornano ad apprezzare le vecchie abitudini legate al focolare e alla vita più semplice.

Altri termini chiave molto cercati riguardano la disinfezione. “Amuchina” tra i più gettonati, il che suggerisce la maggior attenzione alla pulizia che ha portato il virus. Il prossimo anno sicuramente continuerà a suggerirci l’importanza di mantenere gli ambienti ben puliti, insieme a una cura personale maggiore a partire dal rituale del “lavarsi le mani” spesso e bene e non eccedere con baci e abbracci se non con le persone più care. Un esempio di congiunzione tra ricerca, innovazione e sanificazione, è la start-up Idrobase che ha proposto una soluzione per sanificare in modo sicuro e veloce qualsiasi tipo di ambiente grazie all’uso di elettroni capaci di eliminare il 95% di virus e batteri. 

In ultimo, ma non per importanza, si piazzano parole chiave come: “maschera capelli”, “scrub viso e corpo e labbra”, “tinta capelli”, “ceretta”. Insomma, oltre ai disinfettanti per le mani, si è sentita la mancanza di parrucchieri ed estetisti, cosa che ha portato le donne a doversela cavare da sole… in casa.

La casa sembra allora il comun denominatore del nostro prossimo futuro. Una casa che si trasforma da luogo di passaggio e sosta tra un appuntamento di lavoro e un impegno e l’altro, a luogo di accoglienza vecchio stile, ma altamente innovata. I dati elaborati da Oppo e Future Concept mostrano una tendenza a privilegiare la casa come luogo per incontrare gli amici, ma anche per vivere nuove esperienze. A partire dalla realtà aumentata. L’AGI ci racconta che “il modello dei servizi in abbonamento (anche noto come business in subscription) sta diventando sempre più popolare a livello internazionale: dal 2014 al 2019 è cresciuto dal 53% al 71% e la crisi causata da Covid-19 non ha fermato questa tendenza che sembra rappresentare il futuro del commercio e della personalizzazione dei servizi.”

La casa diventa allora sempre più luogo di rifugio e accoglienza da attrezzare e personalizzare “al punto che, in Italia, il 25% delle persone afferma che, nel 2021 rispetto al 2019, frequenterà di più gli amici nella propria abitazione e il 36% dice che non potrà rinunciare ad avere un accesso Internet in casa, ma nemmeno al giardino (39%), delineando l’immagine di un luogo aperto agli altri, connesso e sempre più verde. Lo Smart Home, non a caso, si impone come uno dei segmenti di mercato dell’Internet of Things più in crescita, con un incremento del 40% dal 2018 al 2019 e un valore di 530 milioni di euro.”

Dunque, dalla spesa, al fai da te, alla didattica online, dalla tracciabilità di beni e prodotti, alla necessità di presidi medici, l’emergenza Covid sta cambiando le nostre priorità, portando con sé una transizione digitale verso servizi utili e innovativi. 

Come detto, il Governo sta facendo la sua parte cercando di impostare una visione se non a lungo termine, almeno per il breve e medio. Così il Ministero dell’Interno, il MISE, in collaborazione con quello dell’Università e della Ricerca e l’Ente Nazionale del Microcredito ha lanciato un nuovo progetto per le startup. L’obiettivo è individuare e sostenere le migliori idee innovative tramite investimenti mirati.

Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi prepariamoci al cambiamento e all’innovazione. La spinta non è mai stata così netta e così repentina. In breve tempo siamo destinati a sviluppare nuove abitudini che, se saremo pronti, potrebbero far cambiare le nostre vite in meglio. Si inizia a parlare ad esempio di tech-clash, ovvero dell’importanza di mantenere l’equilibrio tra l’avanzamento delle tecnologie e i valori delle persone.

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