di Giacomo Torresi –
Giuseppe Conte e il Governo hanno approvato le restrizioni valide per il periodo dal 7 al 15 gennaio.
Dopo i due giorni di zona rossa (Epifania compresa), tutta Italia entrerà quindi in zona gialla il 7 e l’8 gennaio, con libertà di movimento all’interno della Regione e la riapertura dei bar e dei ristoranti, che però dovranno richiudere e tornare all’asporto già dopo 48 ore.
Il weekend del 9 e del 10 gennaio si applicano infatti le misure arancioni. Quindi, locali chiusi e negozi aperti, libertà di movimento all’interno del proprio Comune (entro gli orari del coprifuoco, 5:00 -22:00) e autocertificazione per spostarsi all’interno della Regione.
Da lunedì 11 ripartirà la zona gialla, salvo che dopo il monitoraggio dell’ISS in arrivo l’8 gennaio alcune Regioni non cambino colore, anche in base all’inasprimento delle soglie RT per le fasce.
Lunedì 11 dovrebbe essere anche il giorno del rientro in classe per gli studenti delle superiori. La decisione è stata presa dopo una lunga discussione interna al Governo: le lezioni in presenza saranno comunque al 50 % e sempre se la condizione epidemiologica lo consentirà.
Il comunicato del Governo conferma anche l’altra deroga in vigore a Natale, cioè “la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono”. Il comunicato del governo conferma questa possibilità fino al 15 gennaio “nei territori inseriti nella cosiddetta zona rossa”.
Atteso entro la metà del mese il nuovo DPCM del Governo per i giorni successivi al 15 gennaio.