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Dalla Serie A alla Promozione, la storia del Treviso

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di Federico Falvo –

Nel mondo del calcio capita spesso di assistere al fallimento di società che ricominciano dal basso per tornare ai fasti del passato. Molte, come per esempio Napoli, Parma e Fiorentina, riescono a ritornare grandi e giocare stabilmente in Serie A. Altre, invece, rimangono nel limbo del professionismo; disputando da anni campionati in Serie C come per esempio il Catania o il Livorno.


Ma ci sono anche squadre che, a causa del fallimento, scivolano nel baratro sparendo dai radar del calcio che conta. Ed è questo il caso del Treviso, fondato nel lontano 1909 e che proprio oggi compie 112 anni di vita.


Il Treviso Football Club, così fu chiamato nell’anno di fondazione, non partecipò però a campionati professionistici fino al 1914, quando si iscrisse al campionato di Promozione. Nel 1922 vi fu il primo incontro europeo contro il Meteor Vienna, vinto per 4-0; mentre undici anni più tardi si cambiò la denominazione in Associazione Calcistica Treviso.
Nel 1936 la squadra veneta partecipò al primo campionato professionistico in Serie C, facendosi valere e centrando la promozione in Serie B nel 1950. Fino al 1953, sotto la guida del grande Nereo Rocco, il Treviso rimane nella serie cadetta; retrocedendo in Serie C nella prima stagione in cui Rocco non sedeva più in panchina.


Per oltre 30 anni, fino al 1985, il Treviso rimase stabilmente in Serie C, facendo registrare qualche piccolo scivolone in Serie D. Nel 1991, dopo il crollo finanziario ed il fallimento, il Treviso disputa il campionato Interregionale vincendo la Coppa Italia Dilettanti due anni più tardi.
Nel 1993 l’imprenditore Giovanni Caberlotto salda i debiti finanziari ed acquisisce il titolo sportivo del Treviso, denominandolo nuovamente Football Club e riportandolo al professionismo.


Fondamentale nella rinascita del Treviso fu anche l’allenatore Giuseppe Pillon che in soli tre anni (dal 1994 al 1997) porta la squadra dai dilettanti alla Serie B, dove vi resta fino al 2001 quando viene retrocessa nuovamente in Serie C. Nel 2000, in Serie B, giocava nel Treviso anche Luca Toni, futuro Campione del Mondo con l’Italia nel 2006. Nel 2003 con Ammazzalorso arrivano la promozione in Serie B e la vittoria della Supercoppa di Serie C, grazie anche ad una rosa di buon livello tra i quali ricordiamo un giovanissimo Pasquale Foggia.


In Serie B, grazie agli attaccanti Barreto e Reginaldo, il Treviso raggiunge la finale dei playoff promozione, poi persa contro il Perugia. Ma per la revoca delle promozioni di Genoa e Torino il Treviso conquista la sua prima promozione in Serie A (2005), che poi rimarrà anche l’unica della sua storia. Nella massima serie il Treviso costruisce una buona rosa, con giovani di talento e prospettiva tra i quali ricordiamo Andrea Dossena, Samir Handanovic, Christian Maggio, il belga Baseggio e Marco Borriello. A nulla sono serviti gli interventi in panchina dapprima di Ezio Rossi e successivamente di Alberto Cavasin. Il Treviso a cinque giornate dal termine della stagione viene retrocessa in Serie B.


Nel 2007 il Treviso prova a ritornare in Serie A, prendendo giocatori veterani della serie cadetta e giovani promettenti tra i quali Leonardo Bonucci; ma la stagione si rivelerà deludente con la squadra contestata dai tifosi ed in lotta per non retrocedere. I problemi finanziari non aiutarono nemmeno nella stagione successiva, con la squadra penalizzata di tre punti per il ritardo nel pagamento dell’Iva in fase di iscrizione al campionato e per non aver versato i premi della promozione in Serie A ai giocatori.


Nel 2009, con un bilancio in negativo di circa 10 milioni di euro e la squadra retrocessa in Serie C, il presidente Setten annuncia il fallimento e prova ad iscrivere la squadra alla Serie D. Ma la FIGC rifiuta l’iscrizione, con il Treviso che solo dopo vari tira e molla riesce a partecipare al campionato di Eccellenza. Nel 2010 cambia la presidenza e la squadra viene ripescata in Serie D, riuscendo a vincere il campionato e conquistando la promozione in Serie C. Ma nel 2012, per nuovi problemi economici, il Treviso fatica a iscriversi al campionato e cambia nuovamente proprietà. Ma il tutto è vano, con la retrocessione e l’impossibilità di iscriversi al campionato.


Ed è così, nel 2013, che il Treviso pone fine alla sua gloriosa storia partecipando al campionato di Promozione dove tutto ebbe inizio. In sei stagioni, costellate da promozioni in Eccellenza e ritorni in Promozione, arriva l’ennesimo fallimento che sancisce la fine del Treviso.
Al suo posto, nel 2019, il consorzio Treviso Siamo Noi fonda la Treviso Accademy, che vuole ripartire dal livello giovanile seguendo le orme della formazione di basket cittadina che oggi disputa la Serie A.
La Treviso Accademy, ad oggi e dopo 112 anni di storia, disputa il campionato di Promozione; fermo momentaneamente a causa del Covid.

Giornalista pubblicista dal 2015. Nato a Catanzaro ma romano di adozione. Appassionato di sport e tutto quello che vi gira intorno. Mi piace trasmettere la mia passione per lo sport tramite la scrittura. Lettore accanito e divoratore di Serie TV. Ex giocatore di Football Americano

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