di Giacomo Torresi –
L’ex commissario straordinario per l’emergenza Covid19 Domenico Arcuri è stato iscritto sul registro degli indagati della procura di Roma per peculato.
La notizia è stata anticipata dal giornalista Giacomo Amadori sul quotidiano LaVerità.
L’appropriazione indebita contestata ai pubblici ufficiali è un reato che prevede fino a 10 anni e mezzo di reclusione. L’accusa è contenuta nel fascicolo sulle maxi forniture di mascherine cinesi da 1,25 miliardi di euro.
Il 24 febbraio, dopo l’arrivo in Italia di una parte di queste mascherine cinesi senza certificazione, erano già arrivati un arresto e quattro misure interdittive.
Il primo marzo scorso il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, decise un cambio nel ruolo, strategico, di commissario straordinario per l’emergenza Covid. Al posto di Domenico Arcuri fu nominato Francesco Paolo Figliuolo, alpino, Generale di Corpo d’Armata.

Sempre secondo quanto riportato da LaVerità il peculato è contestato anche a Antonio Fabbrocini, già stresso collaboratore dell’ex commissario e responsabile unico del procedimento per l’acquisto di 801 milioni di mascherine da tre diversi consorzi cinesi.
(fonte: Corriere)