Un ristorante a Roma dove la filosofia incontra la cucina, il tempo sembra rallentare e ogni piatto racconta un frammento di vita. Siamo da Tiz Cucina e Sofà, in viale del Vignola 18. Siamo nel sogno nel cassetto realizzato di Tiziana Dazzi che dopo anni trascorsi dietro una scrivania ha deciso di inseguire il profumo di ciò che davvero la rendeva felice.
Nata nelle Marche, laureata in filosofia e con una carriera nella comunicazione, Tiziana ha cambiato rotta quando la vita l’ha invitata a fermarsi. “Durante il Covid mi sono ritrovata a casa, con tanto tempo per pensare – racconta – Mi sono chiesta cosa avrei voluto davvero, una volta finito tutto. E la risposta era chiara. Volevo un posto mio, un luogo che somigliasse a me.”
Così, spente le cinquanta candeline, Tiziana ha dato vita alla sua visione. Un ristorante che fosse una casa più che un locale, un rifugio per chi cerca autenticità, calore, e un po’ di poesia nei gesti quotidiani.
Un salotto dove sentirsi accolti
Entrare da Tiz Cucina e Sofà significa sentirsi immediatamente a proprio agio, come essere invitati nel salotto di un’amica. “Volevo un ambiente rilassato, accogliente – spiega Tiziana – Un luogo in cui si stesse bene, senza formalità.”
Il menù segue la stessa filosofia. Accanto a proposte più contemporanee, c’è sempre un piatto della tradizione romana, emiliana o marchigiana, come un filo invisibile che lega passato e presente. “Che sia un piatto di fettuccine al ragù, passatelli in brodo o pasta e fagioli, non volevo rinunciare a quei sapori che sanno di casa, di domeniche in famiglia, di chiacchiere lunghe e lente”, racconta. Ricette che sanno evocare un’emozione più che un gusto, e che riportano, per un istante, chi li assaggia nel ricordo di una cucina di infanzia.
Anche l’ambiente gioca la sua parte. Non ci sono arredi da catalogo, ma una collezione di oggetti che sembrano raccolti nel tempo, come pezzi vintage, mobili su misura e creazioni di artigiani locali. Alle pareti, le opere di Martina Vanda e Alessandra Tantillo aggiungono un tocco d’arte che dialoga con la materia, con la luce e con il cibo stesso.
E poi c’è il “capitale umano”. È qui che entra in scena Eva, la direttrice di sala, presenza costante e luminosa fin dall’inizio. “Eva è la mia certezza – dice sorridendo – è lei a dare calore alla sala, insieme agli altri ragazzi, sempre pronti a regalare un sorriso.”

Dal mondo della comunicazione ai fornelli
Il cambiamento di vita di Tiziana non è stato un colpo di testa, ma una metamorfosi maturata nel tempo. “Lavoravo per una grande azienda romana, ma non ero soddisfatta – confessa – Avevo già frequentato corsi di cucina amatoriali, finché un giorno ho visto la pubblicità di un corso professionale serale, TuChef. Mi sono iscritta senza pensarci troppo.”
Poi, per capire se fosse davvero la sua strada, ha iniziato a lavorare in un bistrot del quartiere Monti, svegliandosi alle cinque del mattino per preparare il pranzo e correre poi in ufficio. “È stato durissimo, ma bellissimo,” ricorda. “Lì ho capito che ce la potevo fare, che cucinare per qualcuno, vedere un piatto finito era quello che mi rendeva felice.
Da lì, la formazione è continuata accanto a grandi maestri: Massimo Riccioli al Majestic di Via Veneto, Francesco Apreda, Iside De Castris e Roy Caceres. “Da ognuno ho imparato qualcosa di prezioso. La cura delle materie prime, le tecniche di cottura, ma soprattutto che un piatto deve sempre raccontare una storia, legarsi a un ricordo, a un luogo, a un’emozione.”
La cucina come memoria viva
Il menù di Tiz Cucina e Sofà è un piccolo atlante sentimentale, un intreccio di regioni e memorie familiari. “Ogni piatto ha una radice – spiega Tiziana – Alcuni vengono dalla mia infanzia nella campagna parmense, come la torta fritta che preparava mia nonna e che oggi offro come benvenuto ai clienti. È diventata una specie di simbolo del locale.”

Ogni ingrediente è scelto con cura e attenzione. La carne arriva dalla storica macelleria Feroci, le uova biologiche sono quelle di Arianna, il pecorino e il guanciale sono rigorosamente DOL (Di Origine Laziale). “I formaggi dell’assiette, invece, provengono da piccoli produttori locali. Mi piace conoscere chi sta dietro al prodotto, capire la storia di ogni ingrediente.”
Anche la carta dei vini e dei distillati è pensata con attenzione. “Siamo ambassador del gin GUD, un’eccellenza tutta italiana. Il nostro GUD tonic è diventato un must per l’aperitivo: profumato, elegante, perfetto per iniziare la serata con leggerezza.”
Piatti che sorprendono
Tra le novità del prossimo menù, spiccano gli anolini al parmigiano in brodo di carne, un comfort food che scalda le giornate fredde e parla di tradizione autentica. Ma accanto a questi ricordi, trovano spazio anche le proposte contemporanee come la carbonara preparata con Le Uova di Arianna, pasta Lagano trafilata al bronzo, guanciale di Amatrice e pecorino romano Dop. Oppure piatti vegetali e vegani, perché la cucina, per Tiziana, deve essere inclusiva e stagionale.
In autunno il menù si colora di funghi, zucche e broccoli, mentre in estate prevalgono le note fresche e leggere. “Ci sono piatti che non posso togliere, come la carbonara o la torta fritta, ma amo cambiare e proporre qualcosa di nuovo. I clienti affezionati lo sanno e partecipano. Spesso sono loro a mi chiedono di rimettere in carta il loro preferito. E siccome la nostra è prevalentemente una clientela di prossimità ci piace renderla felice.”
Tra le creazioni più amate del menù c’è lo spaghetto olio, aglio nero e peperoni friggitelli. Un piatto apparentemente semplice, ma dal gusto profondo e avvolgente, una rivisitazione contemporanea della classica aglio, olio e peperoncino. In inverno, la stessa idea si veste di stagionalità con l’aggiunta di puntarelle croccanti, per un contrasto che sorprende e conquista.
“Mi piace giocare con le consistenze e con i ricordi”, dice Tiziana. “Ogni volta che creo un piatto penso a chi lo mangerà. Voglio che chi si siede al mio tavolo ritrovi un pezzo di sé, o ne scopra uno nuovo.”
L’anima del locale
Tiz Cucina e Sofà non è solo un ristorante, è un modo di stare al mondo. È il luogo dove le persone si fermano, si raccontano, si riconoscono. Qui la cucina è una carezza, la gentilezza è un ingrediente segreto, e l’atmosfera è quella delle serate passate a casa, tra amici, con il vino che scorre e le parole che si allungano.
Dopo anni di lavoro intenso, la passione di Tiziana continua a crescere e a dare nuove idee. “Il mio obiettivo principale è rendere felice la mia clientela. Continuare a meritare la fiducia di chi ci sceglie, proporre novità, accogliere tutti con affetto”.
In un mondo di ristoranti, Tiz Cucina e Sofà resta fedele alla sua idea di bellezza quotidiana. È un luogo dove la filosofia diventa gesto, la cucina diventa poesia, e il sofà diventa simbolo di calore e intimità. Un invito a sedersi, respirare, lasciarsi servire con calma. Perché, come insegna Tiziana Dazzi, il sapore della felicità è sempre quello di casa.



