Benvenuti nell’epoca del cambiamento. In epoca Covid, nonostante da più parti si parli di crisi e di regressione e a ragione, almeno per certi aspetti e in certi settori, in altri casi si riesce ancora a parlare di rilanci e di soluzioni. Una arriva dall’impegno sempre più intenso per eliminare le emissioni di gas serra e restituire ossigeno al nostro pianeta.
Una delle soluzioni più interessanti di cui abbiamo parlato in queste pagine: il progetto legato al riciclo al 100% sostenibile della plastica trasformata in biocarburante avanzato. Una vera e propria rivoluzione che ci attende nei prossimi anni. Qui uno della serie di articoli. Su altri fronti, allo stesso modo l’evoluzione non si ferma e secondo un report stimato da Boston Consulting Group, utilizzando correttamente l’intelligenza artificiale, le aziende potranno ridurre dal 5% al 10% il totale di emissioni di gas serra entro il 2030.
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Gigatonnellate di anidride carbonica
Stiamo parlando di ben 2,6 e 5,3 gigatonnellate di anidride carbonica equivalente, eliminare le quali contribuirà in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Come spesso succede, è la tecnologia che arriva a darci una mano. Infatti, è integrando l’AI nell’approccio di corporate sustainability, che le aziende possono ottenere un impatto complessivo tra 1,3 a 2,6 mila miliardi di dollari di valore, attraverso ricavi aggiuntivi e risparmi sui costi. Il Boston Consulting Group (BCG) propone una diagnosi accurata nel report “Reduce carbon and costs with the power of AI”, che analizza la capacità di questa tecnologia di accelerare la trasformazione sostenibile delle imprese, riducendo l’impatto ambientale e tagliando rapidamente i costi, nonché generando un ritorno positivo sugli investimenti, spesso nell’arco di un solo anno dalla sua applicazione.
“La grande forza dell’intelligenza artificiale risiede nella capacità di imparare dall’esperienza sfruttando massicce quantità di dati raccolti da diverse fonti e di riuscire a sintetizzare per l’uomo delle relazioni, a volte estremamente difficili da intuire, con l’obiettivo di supportare i processi di decision making – afferma Roberto Ventura, Managing Director e Partner di Bcg Gamma – L’AI può fornire spunti per migliorare l’efficienza dei vari processi aziendali, riducendo le emissioni e tagliando i costi.”
Grazie a questa grande capacità di produrre un impatto positivo nella riduzione delle emissioni di CO2 e gas serra, l’intelligenza artificiale assume così oggi un ruolo fondamentale nella ripresa dalla crisi post Covid-19, oltre che nella transizione verso un futuro sostenibile e “potrà giocare un ruolo fondamentale nel supportare le aziende nella lotta ai cambiamenti climatici, in particolare nei comparti relativi ai trasporti, beni industriali e farmaceutici, e al settore energetico”.
Emissione gas serra: cosa ci aspetta?
I capi di Stato e di governo dell’UE hanno concordato di aumentare l’obiettivo di riduzione delle emissione di gas a effetto serra dell’UE ad almeno il 55% entro il 2030 (la richiesta del Parlamento Europeo di ridurle del 60%), rispetto allo scenario di riferimento del 1990. Quindi l’AI sarà di ausilio in una più vasta lotta alle emissioni di gas. Come abbiamo detto, serve un approccio sistematico e trasversale. Fortunatamente i progetti si moltiplicano ed alcuni di questi sono direttamente accessibili alle persone, che vi possono investire sviluppando circoli virtuosi tra impegno per il pianeta e investimenti profittevoli. Ognuno di noi può fare qualcosa, concretamente.
E’ un traguardo certamente ambizioso, ma fattibile, che permetterebbe all’UE di mettersi sulla giusta strada per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questo è l’obiettivo sfidante che conferma inoltre la leadership globale dell’UE in vista della prossima conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP26).
Obiettivi UE
Di recente la Commissione Europea ha proposto nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni atmosferiche da raggiungere entro il 2030. Gli obiettivi devono essere raggiunti per mantenere il proposito di riduzione delle emissioni di gas-serra a livello europeo di almeno 80% entro il 2050 rispetto al 1990. Gli obiettivi fissati dalla Commissione per il 2030 prevedono, inoltre, l’aumento dell’energia da fonti rinnovabili al 27% del consumo finale e il risparmio del 30% di energia attraverso l’aumento dell’efficienza energetica. Attualmente gli obiettivi menzionati e la ripartizione degli obiettivi nazionali sono oggetto di dibattito negoziale. Come per il 2020 l’anno di riferimento per gli obiettivi dei singoli paesi sarà il 2050.
In conclusione
Oltre a diminuire i costi e ridurre l’emissione di gas, ai molti progetti che si affacciano al nostro orizzonte, si affianca l’intelligenza artificiale che sarà fondamentale per sconfiggere le problematiche del cambiamento climatico, uno degli argomenti più vivi degli ultimi tempi. La tecnologia del prossimo futuro potrà supportare le aziende soprattutto facendo riferimento ai comparti relativi ai trasporti, beni industriali e farmaceutici, e al settore energetico. Una scelta utile non solo economicamente ma anche e soprattutto per salvaguardare la popolazione mondiale.
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