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6 metodi davvero efficaci di social proof (+ 3 in omaggio). Il dominio delle recensioni nel marketing

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6 tipi fondamentali di riprova sociale (ed esempi)

Se stai tentando di costruire il tuo brand, dargli valore, essere credibile online, guardati indietro. Il tuo passato è disseminato di esperienze, di informazioni raccolte, come di clienti soddisfatti, di collaboratori che conoscono il tuo valore, di colleghi, di amici. Sono tutti parte di una grande banca dati sulle tue qualità. Da loro puoi trarre importanti recensioni da mettere in evidenza sul tuo sito o sulla tua landing page. Luogo che sai bene essere deputato a far capire a chi vi accede quanto il servizio o prodotto che stai offrendo sia proprio quello che stanno cercando.

Il medium che scegli per trasmettere questa testimonianza è importante: in forma testuale, in video, o magari registrando un audio. Tra questi certamente la video-testimonianza è la più coinvolgente e convincente.

Ma come usare queste “prove sociali” nel modo più proficuo? Abbiamo scandagliato in lungo e in largo cosa si fa nel mondo in questo particolare campo e abbiamo ricavato alla fine i 6 tipi di prove sociali efficaci. Questo è l’argomento che tratteremo in questo approfondimento e se sei un digital marketer, o se hai un’azienda o un’attività presente online (o anche solo un sito che parli di te) non puoi non conoscerlo! Scegli poi il metodo che preferisci, in base al tuo settore specifico e al tuo obiettivo.

1. Casi di studio

In breve, il case study è uno dei modi principali in cui le persone dietro Case Study Buddy mostrano i risultati del loro lavoro. E’ un’analisi approfondita e basata sui dati del prodotto o del servizio che hai fornito a un cliente. Usalo se stai commercializzando software B2B, servizi di agenzia, ecc.

Caso di studio in forma breve come prova sociale su Case Study Buddy.

2. Testimonianze

Sono consigli semplici e brevi di clienti soddisfatti. Più ne raccoglie, meglio è, perché le testimonianze, oltre a essere universalmente utilizzabili, sono sempre un valore aggiunto che va a sottolineare e a fornire una prova di quanto dichiari sul tuo sito. 

Possono essere molto efficaci su una pagina di destinazione in cui stai spiegando il valore di un eBook gratuito che stai dando in omaggio (“Ho letto questo e-Book quando era a pagamento e ne sono rimasta folgorata! Mi ha dato tutte le risposte che cercavo!”), come su una pagina di destinazione per un pacchetto SaaS (Software as a Service) da 49 euro al mese (“I migliori 49€ mai investiti per la mia attività“).

Le testimonianze di Muck Rack come prova sociale.

Inserisci se puoi sempre questi contenuti: immagine di chi sta offrendo la sua testimonianza, nome, azienda, ruolo! 

Non dimenticare di legittimare le tue testimonianze e proprio inserendo tutti questi input dai loro credibilità prima di usarle per dare credibilità al tuo prodotto o servizio.

“Un tipo di prova sociale che funziona sempre e ovunque sono le testimonianze. Che siano in formato video o scritto, contribuiscono ad aumentare il tasso di conversione delle pagine di atterraggio dei miei clienti in ogni caso.

Quando crei una landing page, puoi dire tutto ciò che vuoi sulla tua offerta, ma come puoi dimostrare che ciò che stai dicendo è vero? Testimonianze autentiche, preferibilmente con una foto della persona, se ne occuperanno per te. Provalo e sono sicuro che non te ne pentirai.”

Raphael Paulin-Daigle, CEO di SplitBase.io

3. Recensioni

Pensa alle recensioni come alle cugine più vicine delle testimonianze. Usale per prodotti molto tecnici o in settori “affollati” e/o altamente competitivi. Questo perché in certi casi (pensa ai prodotti hi-tech in vendita su Amazon) avere un riscontro sulla media del voto data dai clienti su un prodotto, poterne leggere l’opinione, diventa assai prezioso. Tra l’altro, qualcosa a cui ci stiamo abituando talmente tanto che, quando non la troviamo, al momento opportuno, rimaniamo talmente disorientati che il più delle volte preferiamo cambiare sito piuttosto che rischiare un acquisto.

Promemoria : i clienti non stanno aspettando un invito per recensire il tuo prodotto o servizio. Probabilmente lo hanno già fatto a tua insaputa. Controlla regolarmente forum e siti di recensioni (come Yelp e Google) per monitorare ciò che viene detto su di te (e anche un ottimo modo per recuperare recensioni utili alla tua landing page).

4. Social media

Elogi dai clienti attuali e/o dai sostenitori del tuo brand sotto forma di tweet, post di Facebook, commenti su Instagram, ecc. sono tutti molto preziosi per te. Salva ogni cosa positiva che le persone dicono sul tuo prodotto o servizio tramite i social media. Questo tipo di riprova sociale è più efficace per prodotti e servizi B2C, ma ciò non significa che non funzioni mai in ambiente B2B.

Social Media Examiner utilizza questa prova sociale sulla landing page della conference per mostrare ai loro utenti quante persone parlano dell’evento durante tutto l’anno.

Social Media Examiner prova sociale da Twitter.

5. Loghi di grande “trust”

Un ulteriore metodo dalla notevole efficacia di prova sociale è l’utilizzo dei loghi dei brand con cui hai lavorato, che hai avuto come clienti o che ti hanno dedicato degli articoli (nel caso tu li voglia far apparire in una sezione “Parlano di noi”). 

Aggiungere loghi di aziende conosciute ovviamente dà ancora maggiore credibilità. Un conto è essere apparsi sul Wall Street Journal o sul Corriere della Sera, e darne contezza sulla propria landing page, un conto è mettere il logo di una rivista di quartiere di un paesino remoto.

Icone di fiducia di base

6. Dati / numeri

Clienti serviti, numero di ordini evasi in un giorno, percentuale di clienti soddisfatti, ecc. Un singolo numero può valere più di mille parole soprattutto per quel tipo di cliente che non bada solo all’aspetto emozionale in un acquisto (mi piace, lo compro), ma che guarda al sodo e vuole sapere quanto la tua azienda sia “robusta”. Abbi allora cura di tenere aggiornati i tuoi numeri e, soprattutto, di avere un modo per costruirne: quante persone visitano il tuo sito ogni mese? Ecco, devi avere uno strumento utile (come Google Analytics) per tenere traccia precisa di questo dato. Combina, poi, questo tipo di riprova sociale con un altro per ottenere un effetto ancora maggiore. In questo modo coinvolgerai sia le persone più analitiche che quelle più emotive, perché stai dicendo loro: “Non solo X persone hanno acquistato il nostro prodotto o servizio, ma ecco quanto lo adorano!”.

Ecco, ad esempio, come Buffer utilizza questa prova sociale (ma anche tutte le altre come vedrai) in stile “X clienti serviti” insieme ad altri numeri impressionanti come “numero di lettori del blog” e “follower sui social”, sulla sua landing page, per incoraggiare le conversioni.

Esempio di prova sociale della homepage del buffer.

3 tipi innovativi di riprova sociale (con esempi)

Alcuni anni fa ho eseguito un semplice test A/B per sperimentare la prova sociale. I miei risultati? Un aumento del 20% “senza” inserire prove sociali nella landing page. Il problema con le migliori pratiche è che una volta che sappiamo che qualcosa funziona, lo usiamo troppo, anche a sproposito, fino a quando, alla fine, funziona un po’ meno. 

Il nostro caro collega, Raffaello Binomio, è d’accordo…

Facciamo un esempio: i loghi della carta stampata sono ancora molto usati e li troverai su molti dei siti web che visiterai in questi giorni. Funzionano ancora? Sì, ma probabilmente non così bene come cinque anni fa, proprio perché molto utilizzati come prova sociale. La maggior parte dei visitatori è così abituata a vederli che questo metodo sta iniziando a soffrire della “sindrome della cecità da banner” (non preoccupatevi, non è contagiosa! ndr). Oggi avrai bisogno di qualcosa in più per coinvolgere e convincere i visitatori ad accettare la tua offerta.

Per evitare questo problema con le tue social proof, è importante evadere di tanto in tanto dai sei modelli standard che ti abbiamo descritto. Ma come, ti chiederai? InsideMagazine non ti lascia mai in balia delle onde di una tempesta in arrivo, e ti porta subito nel porto sicuro più vicino, che in questo caso consiste in tre alternative più originali e meno utilizzate di prova sociale. Ecco quali sono.

1. Raccontare storie

Uuuuh, questa ci piace un sacco! Se hai costruito correttamente la tua landing page, stai già raccontando una storia a ogni tuo visitatore. La tua. Come ad esempio Mat, che ha lanciato ShipYourEnemiesGlitter e ha utilizzato un modo di presentarsi non convenzionale. Non ha parlato dei benefici dei suoi prodotti (a trovarne!), non ha cercato di affrontare le obiezioni di ipotetici clienti schizzinosi. Ha usato, al contrario, un linguaggio da storyteller, raccontando una minimale storia della sua stessa pagina di destinazione, che fa più o meno così: “c’è qualcuno nella tua vita in questo momento che non sopporti? Che si tratti del tuo vicino di m…, di un membro della famiglia o di quella puttana di Amy? Pagaci, dacci un indirizzo in qualsiasi parte del mondo e invieremo loro così tanti glitter in una busta esplosiva che troveranno quella m… ovunque per settimane.”

Il modo di presentarsi di Mat è in effetti considerato da molti un po’ offensivo, ma è anche davvero divertente e incredibilmente efficace in termini di conversioni (entrate a cinque cifre in 24 ore). Queste sono alcune testimonianze arrivate al sito di Mat:

Esempio di prova sociale di ShipYourEnemiesGlitter.

2. Riprova sociale “implicita

La maggior parte delle social proof che vedi in giro oggi è diretta. Ad esempio: “John Smith di Startup #9389 ha provato il prodotto X e ha pensato che fosse fantastico.” 

Timothy Sykes, per esempio, insegna a fare trading di successo. Come convince le persone a registrarsi ai suoi corsi? Usando un mix di social proof implicite e classiche. In questo caso, Tim fornisce già ai suoi prospect tutto quello che gli serve: “qui trovi tutto quello che ti serve per iniziare a fare come me“. Questo è il suo messaggio e il suo stile. Ed è così che convince chi visita il suo sito a diventare un cliente, perché sta già dimostrando di essere la persona giusta spiegando come e cosa fa. E questo lo definisce come esperto del settore. L’implicazione? Egli non vuole che a prendere il suo corso, si abbia davvero bisogno di prendere il suo corso! Sottile eh?

non in molti usano questa strategia, per paura di rivelare troppo del loro know how. Ma la sua efficacia è disarmante.

3. Prova d’uso

Ormai tutte le landing page presentano una prova sociale in stile “X clienti serviti”. Non possiamo negare che funzioni spesso, ovviamente. Tuttavia, è una strategia che può essere ulteriormente migliorata. In che modo? Mostrando come le persone hanno utilizzato il tuo prodotto o servizio. Questo permette al tuo utente in tempo reale di farsi un’idea di quale sarà la sua stessa esperienza una volta acquistato.

“Non solo sono stati serviti clienti X, ma questi cinque clienti hanno recentemente utilizzato il prodotto o il servizio per fare Y.” o “I clienti X stanno attualmente utilizzando il prodotto o il servizio in questo modo”. il fatto di collocare “l’uso in un momento specifico”, scrivendo “adesso” o “nell’ultimo anno”, può dare ulteriore credito alla tua prova sociale.

Un agente immobiliare, ad esempio, usa questa strategia per mostrare i suoi clienti che, acquistata casa, ora vi vivono all’interno, e parlano della loro esperienza positiva di acquisto. Una testimonianza calda del genere proietta il visitatore dentro la sua futura esperienza, coinvolgendolo emotivamente. Una social proof di questo tipo non ha prezzo.

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“No, vabbé. Con questo articolo avete superato voi stessi! Ed ora non vedo l’ora di leggere il prossimo della serie. I’M meglio di Netflix!”

Lucia Cantalatutta – soddisfatta lettrice di I’M (e sorella di Luca, che se hai letto il precedente articolo della serie già conosci, ndr)


Questo articolo seguiva da QUI. Nel prossimo articolo della serie “Social Proof”, parleremo di: “Come e quando utilizzare la prova sociale sul tuo sito”.

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