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La lista delle Top 100 startup del 2021, by Startup Italia

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Alessio Nisi ha curato l’articolo che ci restituisce un’immagine alquanto precisa e accattivante della realtà delle aziende appena nate in Italia. Scrive: “Puntuali all’appuntamento anche quest’anno pubblichiamo la nostra Top 100: un elenco, rigorosamente in ordine alfabetico, con i nomi delle startup che hanno fatto meglio nel 2021. Le startup che abbiamo scelto hanno in comune l’aver creato da un’idea un’azienda e di averlo fatto avendo come punto di partenza l’innovazione, di essere cresciute in un momento molto difficile e di aver proposto soluzioni che ci permettano di vedere oltre la crisi post Coronavirus.

La selezione si basa su numeri, dati ed elementi misurabili: round di finanziamento, presenza di un prototipo sul mercato, la presenza internazionale, premi vinti in competizioni tra startup. Un impegno, una responsabilità, ma anche un piacere per la nostra redazione, impegnata da anni a raccontare le startup italiane. Fra le 100 startup, scelte dalla redazione in collaborazione con una squadra di giudici, ne sono state scelte 10, le finaliste dello StartupItalia Open Summit 2021.”

Una fotografia sulle startup

Le startup innovative sono imprese giovani, ad alto contenuto tecnologico e con forti potenzialità di crescita. Rappresentano uno dei punti chiave dell’attuale politica industriale italiana e uno degli strumenti innovativi per la crescita del paese.
Nonostante l’ampia eterogeneità delle fonti e delle metodologie, tutti i dati sugli investimenti in startup ci raccontano un settore in forte crescita, soprattutto negli ultimi anni.

Ma come si diventa una startup e cosa comporta esserlo?

Come funzionano le startup

Con il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (convertito in legge 17 dicembre 2012, n. 221) il governo definisce le startup: società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione.– Art.125,2 legge 17 dicembre 2012, n. 221

“All’interno di questa legge è stato costituito lo startup act, il quadro di riferimento per le nuove imprese innovative”, leggiamo su openpolis.it. “Questo atto normativo definisce le startup, evidenziando i requisiti necessari per essere considerate tali.

Sono sette i criteri che un’impresa deve soddisfare per essere classificata come startup:

  1. non possono essere state costituite da più di cinque anni, per tale motivo si parla di “imprese giovani”;
  2. devono avere la propria sede in Italia o in un paese membro dell’Unione europea;
  3. a partire dal secondo anno di attività, la produzione totale approvata nell’ultimo bilancio non deve essere superiore a 5 milioni di euro;
  4. l’impresa non può distribuire gli utili generati dalla produzione e vendita di servizi o beni;
  5. l’oggetto sociale all’atto di registrazione deve essere lo sviluppo, la produzione o  la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  6. le startup non possono essere quotate nei mercati finanziari;
  7. la startup non può costituirsi dalla fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di un’altra azienda.

Le top 100 Startup in Italia

In cima alla classifica della Top Startups Italia 2021 secondo LinkedIn c’è Banca AideXa. Fondata proprio durante il periodo pandemico, è la prima fintech in Europa esclusivamente dedicata a PMI e partite IVA ad aver ottenuto la licenza bancaria. Si pone come obiettivo quello di facilitare la vita degli imprenditori accompagnandoli nello sviluppo dei loro progetti e delle loro aziende: semplificare il loro lavoro, sfruttando le nuove tecnologie e le grandissime opportunità offerte dal digitale.

Questa invece una finestra sulla lista delle 100 migliori StartUp italiane redatta da Startup Italia:

4books: è una piattaforma online italiana specializzata nel micro-learning. Fondata a dicembre 2017 da Marco Montemagno e Paolo Barberis all’interno dell’ecosistema Nana Bianca, la società conta circa 400.000 iscritti. Nel 2021 ha chiuso un round da 2,4 milioni di euro con P101 SGR, attraverso il suo secondo veicolo P102, e il fondo di venture capital ITALIA 500.

ACBC: è una startup nata nel 2017 dall’intuizione di due giovani imprenditori italiani, Edoardo Iannuzzi e Gio Giacobbe, che mira a rivoluzionare il mercato delle sneaker offrendo le calzature con il più alto contenuto sostenibile sul mercato. A febbraio ha chiuso un aumento di capitale da 3,2 milioni di euro, con Boost Heroes, Club degli Investitori, Ocean On Limited (HK), Cdp tramite il veicolo AccelerORA! e Doorway.

Aortic Lab: è una startup attiva in ambito biomedicale dedicata allo sviluppo, produzione e vendita di apparecchiature e dispositivi per il trattamento di patologie cardiovascolari, organi artificiali, presidi medico chirurgici e apparecchiature scientifiche ed altri prodotti in genere per uso medico sanitario. Quest’anno ha chiuso due round. Ha incassato un finanziamento da 1,5 milioni di euro da Unicredit. Il finanziamento è arrivato pochi mesi dopo il round di equity da 1,4 milioni di euro.



babaco: è una startup nata nel 2021 che recupera frutta e verdura “brutta ma buona”, la confeziona in box da 6 o 10 chili l’una senza plastica e con il QR code, da scansionare con lo smartphone, per sapere la storia di ogni pezzo contenuto e la consegna settimanalmente a casa degli utenti abbonati. Ha chiuso un round da 2 milioni partecipato da B Holding di Fabio Cannavale.

Casavo: è una piattaforma per la compravendita rapida di immobili (una proptech attiva nel segmento dell’Instant Buying immobiliare) fondata nel 2017 da Giorgio Tinacci e Simon Specka, ha chiuso un round da 50 milioni di Euro guidato da Exor e partecipato da Greenoaks Capital, Project A Ventures, 360 Capital, Picus Capital, P101 e Bonsai Partners. Contemporaneamente, la società guidata da Tinacci ha aperto una linea di credito da 150 milioni di Euro con Goldman Sachs. 

Casavo, L’instant buyer immobiliare nata a Milano nel 2017, si posiziona sul terzo gradino della classifica LinkedIn delle migliori StartUp italiane. Nella quarta posizione, BOOMstartup che offre servizi innovativi nel campo della fotografia commerciale.

BionIT Labs: è una startup basata a Lecce che sviluppa protesi di mano. Quest’anno ha chiuso un round di investimento di 3,5 milioni di euro guidato da CDP Venture Capital sgr (attraverso il Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud) e Fondo per la Ricerca e l’Innovazione “RIF”, gestito da Equiter e dedicato alla ricerca e all’innovazione nelle regioni del Mezzogiorno. La startup, in precedenza, aveva già raccolto più di 2 milioni di euro di finanziamenti dal momento della fondazione nel 2018.

enGenome: spin-off dell’Università di Pavia, ha sviluppato una nuova piattaforma di analisi genomica dei dati. È stata selezionata tra le 65 startup vincitrici della prima call del 2021 dello European Innovation Council (EIC) Accelerator e beneficerà di un contributo complessivo di 3.7 milioni di euro.

Exein: è una startup che si occupa di cybersecurity IoT con sede a Roma e fondata da Gianni Cuozzo.  Ha chiuso un round di investimento di Serie A da 6 milioni di euro guidato da Future Industry Ventures (Redstone) e eCAPITAL e partecipato da United Ventures. IL suo obiettivo è costruire il più grande ecosistema al mondo per la cybersicurezza.

FoolFarm: è il primo startup Studio Europeo specializzato nell’Intelligenza Artificiale fondato da Andrea Cinelli, ideatore di Libero e Alice. Ha chiuso un round da 2 milioni partecipato da pionieri dell’AI, imprenditori e venture capitalist, che metteranno la loro esperienza a disposizione dei giovani talenti e dei progetti imprenditoriali selezionati.  La società, nata a luglio 2020, è una sorta fabbrica di startup che ha aperto a Milano i suoi studios per sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. 

Impact Schoolla startup che si occupa di attività formativa può contare su oltre 34mila studenti, 1.000 docenti e 2.000 programmi di studio. Quest’anno, è stata acquisita da Treccani Scuola, una società del gruppo dell’Istituto Italiano. Dall’operazione è nata Treccani Futura, un polo educativo rivolto a studenti, insegnanti, professionisti e manager.

Letsellla startup ha creato una piattaforma che consente a chi vuole avviare un’attività di ecommerce di poterlo fare senza aprire una Partita IVA o avere un’azienda alle spalle. Nel 2021 ha chiuso un aumento di capitale da 3 milioni di euro, sottoscritto da LIFFT, il venture capital nato da Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo. 

Motorkl’azienda ha lanciato una piattaforma online, dove è lo stesso comparatore di auto a scegliere l’auto che fa per lui. Quest’anno si è quotata alla Euronext Amsterdam.  Lanciata nel 2010 da Marco Marlia oggi può contare su 300 dipendenti e 8 uffici in sette Paesi tra cui Italia, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito e Israele.

Ono: la startup opera nel settore dell’agritech è focalizzata su soluzioni di vertical farming attraverso una sinergia tra informatica, meccatronica, robotica e agronomia. Quest’anno ha chiuso un round di finanziamento di 2 milioni di euro, che ha visto il coinvolgimento di 13 investitori privati.

Quick Algorithmla startup ha lanciato Scops 1.0, un software che sfrutta dati e intelligenza artificiale allo scopo di ridurre i costi di produzione delle aziende. Quest’anno ha annunciato la chiusura di un aumento di capitale di 1 miliione di euro.  Tra gli investitori compare anche l’Università Bocconi. 

ShippyProla startup ha ideato un software che promette di semplificare la gestione delle spedizioni per gli ecommerce, integrando i principali marketplace e i servizi di spedizione, in un’unica piattaforma. Quest’anno ha ottenuto un round di 5 milioni di dollari guidato dal fondo americano Five Elms Capital. Tra i traguardi futuri della startup un piano assunzioni che prevede l’ingresso di 100 nuove persone nel team. 

Tannico: l’enoteca digitale per la vendita di vino, fondata da Marco Magnocavallo, ha siglato un accordo per l’acquisizione di una quota di maggioranza di Venteàlapropriété, società fondata nel 2008 e attiva sul mercato francese. L’acquisto è stato realizzato grazie a un aumento di capitale di 32 milioni di euro riservato ai soci attuali di Tannico, tra cui Campari Group che ne detiene il 49%. 

Treedom: la piattaforma permette di piantare un albero a distanza e seguirne la storia online. Nel 2021, la startup ha raccolto 13 milioni di euro, frutto di un primo round di finanziamento di 3 milioni di euro che ha visto Banca Generali come lead investor. E di un successivo aumento di capitale di 10 milioni di euro, grazie anche a una serie di investitori, tra cui il già campione del mondo di formula 1 Nico Rosberg e il capitano della nazionale italiana Giorgio Chiellini.

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