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Simona Ciammaruconi: “Trascendenza” e l’ironica rivisitazione di Buzzati

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Cantattrice e regista, Simona Ciammaruconi sta per approdare al Teatro Portaportese con la sua compagnia di giovani attori il 2, 3 e 4 febbraio. Sulla scena porterà Trascendenza, un’ironica e grottesca rivisitazione del racconto di Dino Buzzati “Sette piani, trasposto in opera teatrale da Buzzati stesso (“Un caso clinico”) ma anche in un film di successo, “Il fischio al naso”, grazie alla magistrale interpretazione di Ugo Tognazzi. Alla sua terza prova da regista, Simona si è liberamente ispirata a questi lavori rivisitandoli in chiave ironica e personale, prendendo spunti da Stefano Benni, “uno dei pochi scrittori capaci di esprimere argomenti impegnati, giocando”, ma anche da esperienze di vita.

 Di Simona Ciammaruconi mi ha colpita sin dal primo incontro la sua essenza soave, “tra cielo e terra” direbbe lei, metafora che ama utilizzare per definire quella capacità del teatro di raccontare la paura e il mistero della vita in modo leggero ma anche divertente.

L’ho incontrata sul palco la prima volta in veste di cantattrice, in quella che è stata la mirabile rivisitazione di Filumena Marturano ad opera di Mariella Pizziconi, Filumè, spettacolo nel quale la regista ha condensato la quintessenza del capolavoro eduardiano e Simona, con la sua interpretazione di alcuni immortali successi della musica napoletana, ha saputo dare voce all’anima dei personaggi.

Pronto a debuttare sul palco, Trascendenza racconta la vicenda di un uomo (interpretato da Marco Guidotti) costretto a permanere in una casa di cura dove è ritenuto malato, e così anche dall’ingenua moglie che ve lo ha portato (Vittoria Vitiello). A causa di un vortice di complicazioni burocratiche e situazioni apparentemente incomprensibili, il protagonista si ritrova a scendere in una spirale di malattia, in cui medici, pazienti e sensuali dottoresse (interpretati da Andrea Scaramuzza, Claudia Nicosia e Serena Canali) finiscono per trascinarlo ai piani inferiori – dove sono ricoverati i malati più gravi – come in una sorta di inferno dantesco.

La resa sembra inevitabile, ma grazie ad un doppio finale ad effetto, niente può essere dato per scontato e finisce addirittura in festa.

In questo spettacolo la cosa che ho voluto evidenziare è la trasformazione: ho fatto diventare quello che si presenta come un drammone serio, un gioco teatrale, tanto che lo spettatore vedrà gli attori che dismettono di volta in volta i panni di un personaggio per assumere visibilmente quelli di un altro. E’ quello che si chiama teatro nel teatro.

Trascendenza, infatti, è solo un gioco di teatro che ci permette di affrontare la potenza di certi argomenti che ci fanno paura, con leggerezza. Ho volutamente dato rilievo all’aspetto quasi satirico e grottesco di certi accadimenti e al loro significato, focalizzandomi sulla parola teatrale, mai offensiva e capace di magia.

A tal fine ho inserito anche alcune frasi di Stefano Benni in cui mi sono ritrovata, perché lui è capace di dire, giocando, delle grandi verità. E in questa contaminatio di stili, autori ed esperienze ho trovato una mia chiave espressiva, ancora più leggera.”

Incuriosità dal suo percorso artistico, apprendo che Simona si è cimentata con testi antichi e moderni, da Plauto a Sam Shepard, calcando con la stessa intensità e magia gli spazi di una cantina come i più rinomati palcoscenici di Roma. Con Mariella Pizziconi, la regista di “Filumè”, è legata da una solida e profonda amicizia che vibra di una comune anima artistica lontana dal divismo e ricondotta invece all’essenza.

“Il teatro per me è l’arte della trasformazione, un modo prezioso per comprendere la potenza degli accadimenti della vita. Attraverso il teatro si può sublimare ogni realtà. E’ una boccata d’ossigeno.”

Trascendenza, in scena il 2-3-4 febbraio al Teatro Portaportese, si avvale del patrocinio di WhiteLight, l’associazione culturale presieduta da Andrea Santoro (regista di “RKM – Roma Kaputt Mundi”) attiva nella produzione di spettacoli teatrali e spot pubblicitari per il cinema e il teatro.

Musica e Luci a cura di Laura Alferi e Massimo Sugoni.

Durata: 75 minuti

Teatro Portaportese

via Portuense, 102 – Roma

https://www.teatroportaportese.it/

Prenotazione biglietti: whatsapp +39 3473717818

Giornalista del Quotidiano La Voce e Direttrice de Il Circolo del Golf, è collaboratrice di InsideMagazine dal 2020

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Laureata in Lettere con la specializzazione in Editoria e Giornalismo presso l'Università degli Studi Roma Tre, e diplomata anche presso la Scuola di Scrittura Omero, Virginia Rifilato è una giornalista di grande talento e esperienza, con una solida carriera nel campo del giornalismo e delle collaborazioni con importanti media nazionali come La Repubblica, come editor nell'industria cinematografica e televisiva per importanti canali satellitari e terrestri come Sky e Tim Vision, e collaboratrice di alcune emittenti radiofoniche di spicco, tra cui Radio 3 e Dimensione Suono Roma.

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All'interno del magazine InsideMagazine, Virginia ha il compito di curare le interviste di punta, offrendo ai lettori un'esperienza avvincente e coinvolgente. La sua passione per la scrittura e la sua capacità di raccontare storie affascinanti, oltre alla sua abilità nel creare domande incisive e nel catturare l'essenza delle personalità intervistate, la rende una risorsa di grande valore per la redazione.

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