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Daniele Pescara e il riconoscimento Sole24Ore: quando la consulenza diventa sistema

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Quando una redazione come quella de Il Sole 24Ore decide di selezionare solo 30 studi italiani per una partnership strategica, il significato va ben oltre la visibilità mediatica. È una consacrazione. Ma anche una responsabilità. Per Daniele Pescara, fondatore di uno dei network di consulenza più dinamici sul fronte dell’internazionalizzazione e della fiscalità internazionale, questo traguardo è stato l’ennesima conferma che l’approccio sartoriale e multidisciplinare può vincere anche nel mondo spesso freddo e impersonale della burocrazia finanziaria. Il video pubblicato da Il Sole 24Ore – girato proprio negli uffici della testata a Milano – è una finestra aperta sul metodo Pescara. Un metodo che costruisce ponti tra Paesi, tra sistemi normativi, tra esigenze familiari e visioni imprenditoriali.


Nato come studio specializzato nella costituzione di società negli Emirati, oggi il gruppo Daniele Pescara Consultancy vanta 40 professionisti in 6 sedi tra Europa e Medio Oriente, operativi su holding, trust, fondazioni, compliance e pianificazione patrimoniale. Al centro ci sono le persone: non clienti numerati, ma imprenditori seguiti uno a uno, in un rapporto costante con specialisti selezionati. Una “boutique consultancy firm” capace di coniugare visione globale e supporto concreto. In questo articolo scopriremo come si può fondare uno studio consulenziale su un valore tanto antico quanto rivoluzionario: il confronto.


Un ecosistema per imprenditori evoluti

Nel panorama dell’internazionalizzazione d’impresa, il termine “consulenza” rischia spesso di risultare inflazionato, se non addirittura ambiguo. Eppure, in certi casi, assume un significato concreto e misurabile: è ciò che accade con Daniele Pescara Consultancy. Con 40 professionisti tra avvocati, fiscalisti e corporate advisor, lo studio accompagna il cliente lungo un percorso di evoluzione fiscale, patrimoniale e imprenditoriale. E lo fa con metodo.

Il punto di partenza, come Pescara stesso sottolinea nell’intervista rilasciata alla redazione de Il Sole 24 Ore, non è mai “quanto risparmio”, ma “quanto posso costruire senza perdere nulla per strada”. È un cambio di paradigma. L’abbattimento del carico fiscale non è l’obiettivo, è una conseguenza di una progettazione intelligente: holding, trust, fiduciari, fondazioni. Gli strumenti sono noti, ma il modo di usarli fa la differenza tra legalità e confusione.

“Abbiamo scelto di seguire ogni imprenditore uno a uno. Nessun algoritmo, nessuna consulenza copia-incolla. Ogni cliente viene affiancato da un professionista reale, dedicato, che conosce il suo caso e parla la sua lingua,” spiega Pescara, evidenziando un modello quasi artigianale in un settore sempre più automatizzato.

Il cuore del metodo, però, resta nella gestione integrata: ogni apertura societaria è strutturata in funzione di tre pilastri fondamentali — compliance normativa, sostenibilità fiscale e protezione patrimoniale. E in un’epoca in cui le pressioni fiscali italiane sfiorano il 59% per le PMI (dati Doing Business – World Bank), questa triade può fare la differenza tra il declino e la rinascita di un’impresa.

Le sedi a Dubai, Roma, Milano, Lugano, Padova e Desenzano sono nodi di un network operativo. Ogni studio ha il suo desk specializzato, ogni professionista il proprio campo di responsabilità. Il risultato? Un’assistenza transfrontaliera completa, dove aprire una Free Zone a Dubai diventa subito parte di una pianificazione strategica a lungo termine, spesso con riflessi diretti anche sul mercato italiano. Non sorprende quindi che la scelta de Il Sole 24 Ore di includere Pescara tra i 30 Master Partner sia giunta in modo naturale. “Abbiamo trovato un partner affidabile, un confronto vero,” racconta il CEO. “Il consulente, come l’imprenditore, ha bisogno di specchiarsi in chi è più avanti. Di confrontarsi con chi ha già superato certi ostacoli. Per questo essere entrati in questo network è, per noi, una certificazione di metodo prima ancora che di merito.” E il metodo, oggi più che mai, è ciò che distingue chi cavalca l’onda da chi viene travolto.


📌 Cosa significa essere Master Partner Sole 24 Ore

Non si tratta solo di un titolo. Diventare Master Partner del Sole 24 Ore è l’esito di un processo selettivo che coinvolge rigore, affidabilità e visione strategica. Il gruppo editoriale leader in Italia per l’informazione economica e finanziaria ha scelto, dopo un’analisi approfondita, solo 30 studi professionali su scala nazionale. L’obiettivo? Creare un network di eccellenze in grado di offrire consulenza avanzata e multidisciplinare agli imprenditori italiani che vogliono crescere, espandersi, proteggersi.

Daniele Pescara Consultancy ha ottenuto questo riconoscimento per la sua capacità di trasformare la complessità normativa in opportunità concrete, aiutando aziende e famiglie a strutturarsi in modo sostenibile e fiscalmente efficiente. Il titolo di Master Partner non è un traguardo, ma un mandato di responsabilità: costruire un ponte stabile tra i bisogni dell’imprenditore e le soluzioni più efficaci in uno scenario globale in continua evoluzione.

A essere premiato è un approccio etico e sartoriale alla consulenza. Con sedi operative a Dubai, Roma, Padova, Milano, Lugano e Desenzano, lo studio unisce la presenza fisica alla visione internazionale, assicurando un rapporto diretto e duraturo tra cliente e consulente. Questo modello è il cuore del valore aggiunto riconosciuto dal Sole 24 Ore.


Vademecum Pescara: come si costruisce davvero una pianificazione fiscale internazionale sostenibile

DANIELE PESCARA INTERVISTA SOLO 24ORE INSIDEMAGAZINE 01

Costituire una società all’estero è facile. Renderla utile, legittima e sostenibile nel tempo è un altro discorso. Ed è qui che si gioca la differenza tra un progetto fragile e una vera internazionalizzazione fiscale strutturata.

Ecco i 5 passaggi chiave da conoscere prima di partire:

🔹 1. Mappatura completa del patrimonio e degli obiettivi

Prima di parlare di fiscalità, occorre capire chi sei e dove vuoi andare.
Una consulenza efficace parte da un’analisi completa del tuo assetto patrimoniale (aziendale e personale), della struttura societaria e delle priorità: ottimizzazione fiscale, protezione del patrimonio, espansione all’estero, semplificazione burocratica o successione?

“Ogni scelta fiscale è una scelta di visione. Senza una mappa strategica, rischi solo di complicarti la vita.”

🔹 2. Scelta della giurisdizione più adatta

Dubai non è l’unica opzione, ma è una delle più stabili, regolamentate e internazionalmente accettate.
La selezione della giurisdizione dipende da:

  • residenza fiscale dell’imprenditore
  • settore dell’attività
  • tipo di clientela
  • compatibilità con la normativa italiana (per evitare blacklist, esterovestizione o accertamenti)

La consulenza seria parte dalla compatibilità legale, non dal passaparola.

🔹 3. Strutturazione legale e fiscale

Una volta scelta la destinazione, si costruisce la struttura: società, holding, trust, fondazioni, o combinazioni su misura.
Ogni assetto ha implicazioni fiscali, successorie, bancarie e operative. È qui che serve una squadra multidisciplinare.

🔹 4. Attivazione operativa: conto, visti, licenze

Costituire una società è solo l’inizio.
Per renderla realmente operativa servono:

  • apertura del conto corrente
  • ottenimento della licenza (commerciale, professionale o industriale)
  • visto di residenza
  • compliance documentale

Il processo deve essere coerente e certificabile, anche in caso di controlli in Italia.

🔹 5. Gestione nel tempo e aggiornamento normativo

Ogni struttura ha bisogno di manutenzione fiscale.
Le normative cambiano, i trattati si aggiornano, la tua situazione evolve. Ecco perché è essenziale un consulente dedicato, che segua il caso nel tempo e aggiorni la strategia quando serve.

“La vera consulenza non finisce con l’apertura della società. Inizia lì.”

La vera protezione è nella progettazione

Essere un imprenditore globale oggi significa progettare la propria libertà con intelligenza legale, fiscale e patrimoniale. Già, in un mondo che cambia, la fiscalità può essere una zavorra o una leva. La differenza la fa chi hai al tuo fianco. Oggi più che mai, in un’Italia che fatica a riconoscere chi produce valore, parlare di pianificazione fiscale è ancora tabù. Eppure, come dimostra il lavoro di realtà come Daniele Pescara Consultancy, non è l’evasione a muovere l’imprenditore consapevole, ma il desiderio di costruire — con trasparenza, strategia e visione — un futuro più stabile per sé, per i propri collaboratori, per le imprese che reggono l’economia reale.

Chi guarda agli Emirati o ad altre giurisdizioni favorevoli, lo fa sempre più spesso per restare in piedi in un mondo che cambia a una velocità disarmante. E dove restare immobili è, di fatto, la forma più pericolosa di incoscienza fiscale. La vera domanda, oggi, non è più “si può fare?”, ma “come farlo bene, in modo sostenibile, legale e lungimirante?”. E in questo, i professionisti che uniscono competenza tecnica, responsabilità etica e cultura dell’impresa globale stanno diventando una nuova élite: non quella del privilegio, ma quella della progettualità.

Perché internazionalizzare è un atto di libertà solo se è anche un atto di consapevolezza. E la libertà, nel XXI secolo, non si eredita: si pianifica.

Paul Fasciano, Direttore di InsideMagazine e del Gruppo Editoriale Inside, è un mental coach prestato al mondo della comunicazione digitale. Con un background accademico in sociologia e una formazione in PNL, mindfulness e neuroscienze, ha dedicato oltre tre decenni allo studio delle dinamiche sociali odierne. E' autore di varie pubblicazioni incentrate sulla crescita personale nel complesso contesto contemporaneo. La sua missione è fornire ai professionisti le informazioni più aggiornate e rilevanti, migliorando la loro comunicazione e potenziando il loro mindset con strategie efficaci e mirate.

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