Quasi il 40% degli investitori italiani ha meno di 35 anni e più del 42% è donna: cresce una nuova generazione che vede nella finanza uno strumento di autonomia e nuovi strumenti tecnologici supportano questo cambiamento
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Se pensare agli investimenti fa venire in mente completi grigi e grafici complicati, è tempo di aggiornare l’immaginario, l’Italia che investe, oggi, ha cambiato volto, è giovane, curioso e pronto ad usare la tecnologia per prendere decisioni consapevoli ed è anche sempre più al femminile.
Secondo Osservatorio Finanza Digitale di BG Saxo, quasi il 40% degli investitori italiani ha meno di 35 anni e ben l’8,6% è under 25. Una generazione che non si lascia intimidire dai grafici o dai termini tecnici e che, anzi, vede nell’investimento uno strumento per costruire il proprio futuro finanziario. Il 61% dei giovani investe infatti per accrescere il proprio patrimonio, scegliendo strumenti come azioni, obbligazioni e criptovalute.

Così la tecnologia diventa alleata naturale delle nuove generazione che sono già predisposte e abituate a cercare dati, confrontare fonti e agire in autonomia. Applicazioni come Quantaste, che vanta oltre 18.000 utenti registrati in pochi mesi, adottano un approccio quantitativo e oggettivo, analizzando quotidianamente i mercati globali per segnalare le opportunità con le più alte probabilità di sviluppare un trend favorevole. Prende in considerazione i cinque asset principali come azioni, obbligazioni, materie prime, valute e criptovalute, partendo sempre dal quadro macroeconomico globale e aiuta chi investe a capire dove conviene davvero guardare.
“Vogliamo che anche chi non ha una formazione economica possa accedere a strumenti professionali e fare scelte consapevoli, l’informazione finanziaria oggi deve essere democratica, trasparente e guidata dai dati, non dalle emozioni” spiega Marco Casario, CEO di Quantaste.
Non si tratta di “giocare in Borsa”, ma di acquisire strumenti reali per leggere la complessità. Un passaggio culturale che dimostra come anche la finanza stia diventando più accessibile e democratica.
Quando il portafoglio è anche questione di empowerment
C’è un altro dato riportato nel sondaggio che racconta la trasformazione in atto: quattro investitori su dieci sono donne. Una percentuale in costante crescita, che segna una svolta in un mondo da sempre percepito come maschile.
Le donne che investono non lo fanno per “scommettere” ma per prendere il controllo del proprio futuro. Sono attente, preparate e spesso più orientate alla sostenibilità, alla pianificazione di lungo periodo e alla diversificazione. Il 42,7% degli investitori italiani è donna, e questa presenza crescente indica non solo un cambiamento culturale, ma anche un diverso approccio alla gestione del denaro.
La finanza, per molte, è diventata uno strumento di autonomia, ed è qui che il supporto della tecnologia diventa essenziale offrendo alle investitrici, che siano esperte o alle prime armi, un nuovo modo per avvicinarsi ai mercati.
“Le donne sono sempre più protagoniste nel mondo degli investimenti, e la loro crescente partecipazione è il segno di un cambiamento profondo. La tecnologia deve essere uno strumento che facilita e supporta questo processo di empowerment, l’obiettivo è dare a tutti gli investitori, indipendentemente dal loro background, gli strumenti per decidere come operare” conclude Casario.
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Quantaste: azienda con oltre 18.000 utenti registrati in piattaforma e un fatturato superiore a 500.000 euro. L’azienda è completamente autofinanziata e ha raggiunto rapidamente il break-even dopo il lancio, dimostrando un modello di business solido e sostenibile. Marco Casario, founder, ha un background tecnico di altissimo livello. Nato come sviluppatore software e libero professionista, ha fondato la sua prima azienda di sviluppo software, a soli 24 anni, rimanendo socio per 11 anni. È stato Google Developer Expert, Adobe Guru, collaborando con multinazionali e sviluppando una forte presenza nel settore tecnologico anche attraverso i suoi libri ed il suo canale YouTube di riferimento. Damiano Dotto, co-founder, è uno sviluppatore con un’esperienza pluriennale in tutti i principali linguaggi di programmazione. Ha lavorato per aziende multinazionali come Accenture, UBI Banca e Intesa San Paolo, specializzandosi in ambito fintech e bancario. Dopo un’esperienza in Canada, dove ha contribuito allo sviluppo di una startup, ha deciso di mettere le sue competenze al servizio di Quantaste, creando una piattaforma all’avanguardia per gli investitori moderni.
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