Sabato 5 luglio, alle ore 19, presso il Giardino di Villa Felomena (via Regina Margherita, 53), sede della Protezione Civile di Bordighera, si terrà un evento speciale: la presentazione del libro “L’Arte di Andarsene – Capire il bullismo e creare il proprio capolavoro”, autobiografia dello scrittore Matteo Filipponi. L’iniziativa si preannuncia come un momento di riflessione profonda e condivisione, aperta a tutta la cittadinanza.
Il libro, toccante e diretto, affronta con delicatezza e concretezza un tema tanto attuale quanto complesso: il bullismo. Ma non lo fa in modo teorico o distaccato: Filipponi parte dalla propria esperienza personale, raccontando un percorso di crescita interiore che lo ha visto trasformare la sofferenza in consapevolezza, attraverso due strumenti fondamentali – lo sport e le arti marziali.

“L’Arte di Andarsene” non è solo una testimonianza, ma una guida pratica alla riscoperta di sé stessi. Attraverso esempi concreti, il libro ci invita ad apprezzare ogni dettaglio della nostra esistenza, anche quelli apparentemente insignificanti, imparando a riconoscere il valore profondo della vita. È un invito a lasciar andare ciò che ci toglie energia, ciò che ci sminuisce, per concentrarci invece su ciò che ci fa crescere, che ci rafforza, che ci rende migliori. A sostenere e promuovere l’incontro è la Fondazione L’Uomo e il Pellicano, nella figura del presidente Alberto Guglielmi Manzoni. Parole di grande significato quelle del presidente: “Il tema è di estrema importanza perché affronta la vita, un bene prezioso. Non è un libro pieno di tecnicismi e difficile da comprendere, è un libro pratico che ci fa riflettere su cosa conti realmente nella vita. Lo sport è fondamentale, ci aiuta a crescere. Bisogna essere sempre grati dei doni della vita.”
La presentazione sarà un’occasione preziosa per dialogare con l’autore, per ascoltare la sua storia e riflettere su quanto lo sport, la disciplina e la fiducia in sé stessi possano diventare strumenti efficaci per affrontare le difficoltà, soprattutto nei momenti più fragili dell’adolescenza. L’incontro è aperto a tutti: giovani, genitori, insegnanti e chiunque voglia avvicinarsi a una narrazione autentica e ispirante. Alla fine della serata, sarà offerto un rinfresco ai presenti, per continuare a condividere pensieri ed emozioni in un clima di accoglienza e confronto.
Un appuntamento da non perdere, per guardarsi dentro, comprendere meglio ciò che siamo e imparare che, a volte, l’arte più difficile ma necessaria è proprio quella di andarsene… da ciò che non ci fa bene.