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ReiThera, l’Italia investe 81 milioni sul vaccino GRAd-CoV2

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L’Italia investirà 81 milioni di euro in un vaccino sperimentale contro il coronavirus sviluppato dalla società di biotecnologie ReiThera, che ha sede a Castel Romano, in provincia di Roma. ReiThera Srl è un’azienda dedicata allo sviluppo e alla produzione di prodotti biofarmaceutici per terapie avanzate dedicate alla prevenzione e cura di malattie infettive o genetiche.

QUI il comunicato dell’azienda ReiThera: “Il CdA di Invitalia ha approvato il contratto di Sviluppo presentato da Reithera che finanzia un investimento industriale e di ricerca da 81 milioni di euro. Gran parte dell’investimento, 69,3 milioni, sarà destinato alle attività di Ricerca&Sviluppo per la validazione e produzione del vaccino anti-Covid. La restante quota (11,7 milioni) sarà utilizzata per ampliare lo stabilimento di Castel Romano (RM), dove sarà prodotto l’antidoto. Le agevolazioni concesse, in conformità alle norme sugli aiuti di Stato, ammontano a circa 49 milioni di euro: 41,2 milioni a fondo perduto e 7,8 milioni di finanziamento agevolato.”

Quindi è stato approvato il contratto di sviluppo presentato dall’azienda per un investimento da 81 milioni di euro. Se i test andranno a buon fine alcuni milioni di dosi potranno essere somministrate già da settembre. L’iniziativa è stata decisa da Invitalia, l’agenzia pubblica per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa. In questi mesi la Invitalia sta svolgendo un’attività di sostegno alla struttura del commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri.

Reithera ha già concluso, anche grazie ad un finanziamento della Regione Lazio ed in collaborazione con l’Istituto Spallanzani, la Fase I della sperimentazione, che ha dimostrato la sicurezza e l'”immunogenicità” del vaccino. Nelle sperimentazioni, il vaccino ha portato a risultati che sono stati definiti incoraggianti, anche se mancano ancora dati e informazioni per analisi più approfondite.

Il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito ha così riferito alla presentazione dei risultati della Fase 1 della sperimentazione: “Abbiamo arruolato 100 persone, e 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutti sono arrivati alla fine per la valutazione di sicurezza: il vaccino non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalle vaccinazioni, un risultato migliore rispetto a Moderna e Pfizer che hanno avuto effetti indesiderati. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante ed il vaccino è ad una sola dose”.

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