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“Stramente”: il flow per cambiare vita in 4 passi

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Chiamo “Stramente” la chiave per arrivare al proprio miglior potenziale. Consiste nella pratica di un pensiero “più alto”. O, come lo definisce lo psicologo maltese Edward De Bono: pensiero laterale. Anche perché, se il livello attuale non sta portando i risultati che ambiamo per noi, vuol dire che dobbiamo necessariamente spostarci da questo scalino per muoverci sul prossimo. Einstein diceva:

“nessun problema può essere risolto allo stesso livello di conoscenza che l’ha creato”

Pensare a un livello più alto

Di solito, quando siamo dentro a una situazione, dentro al “fenomeno”, ne siamo parte e non riusciamo a vedere cose ed eventi con chiarezza. Per farlo ci vorrebbe uno sguardo dall’alto, privo di giudizi di valore e convinzioni che possono limitare l’individuazione di alternative.

La chiave per arrivare a pensare ad un livello più alto è nella coerenza. Essere in coerenza significa allineare i livelli mentali, logici e paradigmatici che, nel metodo che ho messo a punto, sono quattro e si sistemano in un percorso di trasformazione del potenziale in potenza. Attraverso questo percorso materializziamo letteralmente i nostri pensieri, trasportandoli nella realtà. Questi 4 livelli mentali sono:

  • Intenzione: a questo livello prendo una decisione (imposto la direzione)
  • Intuizione: in base a ciò che decido, muovo il timone. Di conseguenza sviluppo pensieri e trovo nuove soluzioni
  • Informazione: a questo livello mentale metto in ordine i pensieri e stabilisco priorità
  • Interazione: metto in pratica e trasporto il tutto nella mia esperienza

Sono le 4 “I” della materializzazione che, se ben gestite, ci trasportano in quello che molti tra sportivi, artisti, mistici e scienziati conoscono col nome di “flow”; uno stato di flusso in cui tutto sembra scorrere naturalmente, senza sforzo, ritmato da pensieri lucidi e particolarmente creativi.

Raggiungere obiettivi è una questione di mentalità

Quando ci abituiamo a mirare obiettivi più elevati siamo in grado di generare più momenti di flow rispetto a quanti potremmo generarne mantenendo un livello di pensiero basso.

Per determinare uno stato del genere è necessario allineare corpo, cuore, cervello e mente. Facile, dirai!

Ma non così difficile. Puoi partire dalla mente, che in molti confondono col cervello ma che in realtà è la sua parte superiore ed ispiratrice. La mente è ciò che guida, è il programmatore del software che gestisce l’hardware. Software e hardware stanno tra loro come la mente sta al cervello.

La mente è il luogo in cui è custodito il complesso di idee di ciò che siamo, in base alle quali pensiamo e ci comportiamo. E’ l’iperuranio platonico che manifesta il nostro mondo nella nostra realtà.

Chiamiamo questa “riflessione”: Intenzione. Una tensione interna che è la predisposizione del nostro essere ad essere così com’è. Puoi tradurla anche come: “desiderio”. Il percorso quindi è questo:

  • desidera
  • pensa e ispirati
  • informa/pianifica
  • ricevi
  • ringrazia/condividi

Quando desidero, penso di conseguenza. Quando penso, elaboro e costruisco informazioni. Sono “azioni che danno forma” alle cose che vedo, che vivo. Ad esempio, se sono convinto che non c’è lavoro (pensiero) avrò difficoltà a motivarmi a trovarlo-crearlo. Mi muoverò in un mondo dove non c’è lavoro e mi comporterò di conseguenza. In realtà il mondo non è mai in un modo o in un altro, ma è come lo pensiamo e ne parliamo che lo determina nella nostra vita. Le neuroscienze definiscono questa particolare funzione del cervello SAR: Sistema di Attivazione Reticolare. In fisica quantistica si chiama Collasso della funzione d’onda. In PNL si chiama Costruire la propria mappa.

Come funziona (davvero) il flow

Dunque, è quando allineiamo intenzione (desidera), intuizione (pensa), informazione (dai forma, ordina) e inter-azione (agisci e condividi), che sviluppiamo coerenza. Questa coerenza interna genera una coerenza verso l’esterno, così che tenderemo a farci accadere le cose che “risuonano” con il livello a cui stiamo pensando. Come disse Hanry Ford:

“Che tu sia convinto di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione”

Intenzione, Intuizione, Informazione e Interazione

Domandati se e in quale modo questi 4 Livelli Mentali vengono rispettati nella tua giornata di lavoro, o in uno specifico progetto, o se forse un altro approccio non darebbe più “flow” alla tua vita.

Ora pensa a questo. La direzione dei tuoi passi è determinata dall’obiettivo che ti poni. Quando hai un punto di riferimento, infatti, questo funziona come un polo attrattivo sul quale orienti la tua bussola interna. Darsi un obiettivo, pertanto, è un po’ come guidare la direzione dei propri desideri, con tutto quello che può significare in termini di determinazione del processo di materializzazione. Che sia il più specifico possibile, allora. Così, almeno, è il primo tra i diktat della formula SMART in PNL. Un obiettivo, recita la formula, deve essere Specifico, Misurabile, Arrivabile senza troppa fatica, Realistico e Temporalmente definito. Quando rispett questi punti un Obiettivo si trasforma in Intenzione. Qualcosa di più intimo, personale, che ci appartiene perché lo abbiamo deciso e faremo tutto ciò che serve per avverarlo.

Quando hai un obiettivo SMART, anche la direzione di ogni tuo passo, tappa per tappa, potrà essere specificatamente determinata. Questo è fondamentale per dare vita a un’informazione ordinata e coerente. E sappiamo come l’informazione dia “forma alla nostra realtà”.

L’obiettivo è cambiamento

Questa è la fase che nel campo del coaching viene chiamato: costruzione del “piano di azione”. E quanto è importante che sia impostato ragionando a un livello più alto!

Spesso lo dimentichiamo, è normale, ma in ognuno di noi è nascosto un grande potenziale. Sta a noi sfruttarlo al meglio. Allenare il potenziale vuol dire avere intenzioni di qualità, darsi obiettivi sfidanti e, anche poco per volta, osservare il cambiamento che provoca nella nostra vita.

Nel tuo piano d’azione valuta allora questa coerenza interna, e mettila a confronto con l’esterno. Per farlo ci viene in aiuto la Piramide dei Bisogni di Maslow:

I primi obiettivi leggermente sidanti riguarderanno l’area fisiologica. Poniti domande come: come sto respirando? Come mi sto alimentando? Qual è la qualità della mia vita sessuale? Come dormo? Se a una di queste, o a più di una, non trovi una risposta soddisfacente, poniti un piccolo obiettivo SMART raggiungibile.

Segui così, salendo i vari stadi dei bisogni suggeriti da Maslow. Via via che proseguirai in questa scalata, sarà sempre più probabile vivere momenti di “flow”, e generare una fluida corrente che ti trascinerà verso nuove vette. L’immagine è quella di un salmone per intenderci, che dalla valle segue con naturalezza il fiume contromano, mentre tutti gli altri non fanno che seguire la corrente!

Tutto ciò si trasformerà, “senza fretta ma senza sosta”, come amava dire Goethe, in un cambiamento spettacolare della tua vita.


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