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Energie rinnovabili: Nuove prospettive energetiche

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Nel mondo, in tutto il 2021, è stata discusso come mai prima d’ora il tema della green energy. Somme record e azioni virtuose in ogni Paese. In Italia il bonus edilizio, in prima fila col bonus 110%, va nella direzione dei minori sprechi. E’ attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, che sorpassa l’anno precedente del 9% nonostante la crisi economica, che è possibile oggi guardare a una nuova economia.

Nuove prosepttive energetiche

E’ quanto deriva da un’analisi sull’investimento nella transizione energetica compilata da Bloomberg New energy finance (Bnef) nel New Energy Outlook 2021 secondo cui l’Europa rappresenta la fetta più grande degli investimenti globali.

Questa edizione presenta tre scenari climatici che soddisfano l’accordo di Parigi e raggiungono emissioni nette zero nel 2050. Il nostro scenario verde è un percorso a zero emissioni in cui il cosiddetto “idrogeno verde” integra un maggiore utilizzo di elettricità, riciclaggio e bioenergia. Il nostro scenario grigio presuppone che un maggiore utilizzo di elettricità ed energia rinnovabile sia integrato dalla tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio e consenta l’uso continuato di alcuni combustibili fossili. Il nostro scenario rosso presuppone che un nucleare più piccolo e modulare venga implementato per integrare la tecnologia eolica, solare e delle batterie nel settore dell’energia, con centrali nucleari dedicate che producono il cosiddetto “idrogeno rosso”. L’analisi di quest’anno è stata progettata per supportare lo sviluppo della strategia e la pianificazione a lungo termine, soprattutto in vista della COP26 di novembre.

Messaggi chiave di NEO 2021

Una parte fondamentale dell’analisi BNEF è costruire budget di emissioni settore per settore per raggiungere lo zero netto nel 2050 con una transizione ordinata. 

Le emissioni globali legate all’energia devono scendere del 30% al di sotto dei livelli del 2019 entro il 2030 e del 75% entro il 2040, per raggiungere lo zero netto nel 2050. Per questo azioni come il bonus 110% in campo edilizio sono così importanti ed è urgente migliorarli ulteriormente.

Infatti, questo scenario implica una riduzione del 3,2% ogni anno per 2030 e una rapida inversione di tendenza, soprattutto se consideriamo che le emissioni sono aumentate dello 0,9% all’anno dal 2015 al 2020. Il settore energetico deve compiere i maggiori progressi nel prossimo decennio, riducendo le emissioni del 57% rispetto ai livelli del 2019 entro il 2030, e poi dell’89% entro il 2030 2040. Le emissioni del trasporto su strada devono scendere dell’11% entro il 2030, quindi dell’80% al di sotto dei livelli del 2019 nel 2040. Per l’industria e gli edifici sono in calo del 16% e del 12% entro il 2030 e del 58% e del 55% entro il 2040.

Oggi, circa l’83% dell’energia primaria è costituita da combustibili fossili, mentre l’eolico e il solare fotovoltaico rappresentano l’1,3%. Nel nostro scenario verde, che dà la priorità all’elettricità pulita e all’idrogeno verde, l’eolico e il solare crescono fino al 15% dell’energia primaria nel 2030, al 47% entro il 2040 e al 70% nel 2050, divisi per il 62% eolico e il 38% fotovoltaico. 

Il ruolo dell’Europa

L’impressionante performance dell’Europa è stata trainata da un anno record per le vendite di veicoli elettrici e dall’anno migliore per investimenti in energie rinnovabili dal 2012.

L’Italia è in prima linea nell’adottare linee guida per una strategia nazionale di decarbonizzazione puntando sull’idrogeno (qui l’articolo) e sull’eolico (qui l’articolo) per eliminare gradualmente il carbone e aumentare la produzione di energia rinnovabile per raggiungere gli obiettivi climatici a lungo termine.

Anche il Presidente degli USA Joe Biden sta puntando sulle politiche green (qui l’articolo) tanto da farne un punto fondamentale nel suo programma pluriennale alla guida degli Stati Uniti.

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