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Project Trinity, la rivoluzione elettrica firmata Volkswagen

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Project Trinity rappresenta l’unione di tre valori inediti: una nuova architettura, un nuovo approccio alla produzione e una nuova applicazione della guida autonoma e delle reti neurali.

Futuro svelato

A svelare ufficialmente questo nuovo paradigma di Volkswagen è Ralf Brandstaetter, Ceo della marca di Wolfsburg, che ha dedicato a questo tema un post sulla sua pagina di LInkedin.

Il post Linkedin del CEO Volkswagen Ralf Brandstaetter

Brandstaetter ricorda come la rivoluzione elettrica per il Gruppo sia iniziata nel 2015 e come quello che si chiamava Project Neo sia poi diventata ID.3, il primo veicolo sulla piattaforma MEB (Modularer Elektrobaukasten, in inglese Modular Electric Toolkit, una piattaforma condivisa tra più case per la realizzazione di auto elettriche).

Ora è il momento per il prossimo passo, per Project Trinity. Con Trinity raggiungeremo un livello di guida autonoma 2+ e prepareremo il livello 4

Il post di Brandstaetter non chiarisce altro, se non che l’approccio alla produzione sarà “radicalmente nuovo” e farà di “Wolfsburg un fiore all’occhiello per processi di produzione innovativi e completamente collegati in rete“.

Secondo alcune fonti, Project Trinity potrebbe essere una variante del programma Audi Artemis e portare al modello con cui Volkswagen punta a fare una concorrenza diretta ed ancora più efficace alla Tesla.

Dal punto di vista del design potrebbe parzialmente identificarsi con il concept ID.Vizzion, ma l’auto che compare nella immagine postata da Brandstaetter, coperta con un telo bianco, sembra avere una forma da coupé quattro porte, proprio come uno studio Audi, piuttosto che da berlina tradizionale tre volumi. Il debutto potrebbe avvenire nel 2026.

Volkswagen concept car ID. VIZZION

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