di Ileana Barone –
A poche settimane dal compiere 102 anni, Lawrence Ferlinghetti è morto il 22 febbraio a San Francisco. Ad annunciarlo il Figlio Lorenzo.
Conosciuto come la leggenda della Beat Generation, era poeta, pittore, editore e libraio statunitense. Sua è la famosissima City Lights, una libreria aperta nel 1953 a San Francisco, che divenne il punto di riferimento delle controculture.
In quegli stessi anni conosce e diventa amico di Jack Kerouac, William Burroughs e Allen Ginsgerg, tra i principali esponenti del movimento della beat Generation.
Sarà Ginsberg a pubblicare nel 1956 ‘Howl and Other Poems’, una raccolta di poemi che venne però censurato.
La vita
Nato a Yonkers, nella contea del Westchester (stato di New York) nel 1919, da madre francese (Lyons Albertine Mendes-Monsanto) e padre italiano, originario di Brescia (Carlo Ferlinghetti).
Perse il padre a pochi mesi dalla nascita e la madre che era ancora bambino, venne allevato dalla nonna.
Dopo la laurea in giornalismo, nel 1941 si arruolò nella Marina Militare e prese parte anche all’operazione Overlord, con cui nel ’44 le truppe americane sbarcarono in Normandia.
Furono quei giorni di terribili combattimenti e la desolazione di Nagasaki dopo l’atomica, visitata l’anno successivo, a formare la sua coscienza di convinto pacifista, convinto che l’umanità non avrebbe più potuto sopportare simili orrori.
Dopo il congedo torna all’università e consegue un Master of Art alla Columbia, ma nel 1947 decide di trasferirsi a Parigi, che allora viveva gli ultimi bagliori di capitale mondiale della cultura, con gli esistenzialisti del Café de Flore e la piccola comunità intellettuale americana.
In quest’atmosfera comprende come la sua strada sia la poesia, e consegue un dottorato in poesia moderna alla Sorbona.
Poesia e City Lights
Esordisce come poeta nel 1955 con ‘Pictures of the gone world’, ma ottiene la consacrazione definitiva con ‘A Cone Island of the mind’, portando la poesia ad un nuovo livello, costringendola a lasciare il suo status di grazia per entrare in contatto con la realtà.
Crea un nuovo linguaggio poetico che, con la sua nuova forza combatte le deformazioni della realtà colpendo il lettore direttamente allo stomaco.
Nel 1953 apre City Lights Bookshop a San Francisco a cui, due anni dopo, affianca la casa editrice City Lights Booksellers & Publishers.
La libreria diventa presto un’icona della letteratura mondiale, un luogo in cui si incontra e si diffonde il pensiero intellettuale, civile e democratico di tutto il mondo.
Ferlinghetti e l’Italia
Durante il servizio militare Lawrence scoprì il suo vero cognome e la sua origine italiana, perché il padre una volta emigrato, aveva cambiato il cognome in Ferling, così da sembrare americano.
Per lunghi anni, Ferlinghetti ha cercato di ricostruire sulla base di quell’esile traccia la sua discendenza, cercando anche di conoscere qualcosa di quel padre che non aveva mai visto.
L’amicizia con Fernanda Pivano ed Ettore Sottsass fu importantissima.
Grazie a Nanda i lettori italiani conobbero la letteratura americana degli Anni Quaranta e Cinquanta, e quindi anche i poeti e gli scrittori della Beat Generation.
Sottsass, all’epoca sposato con lei, la seguiva negli USA e con tante fotografie di quei momenti documentò la convivialità con poeti, scrittori, jazzisti.
E ancora, la partecipazione a Spoleto nel 1965, per un reading con Ezra Pound, nel 1979 a Castel Porziano, e infine, nell’86 la pubblicazione in America di una selezione di poesie di Pasolini, tradotte dallo stesso Ferlinghetti.