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L’arte del blogger secondo Riccardo Esposito

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In molti pensano che scrivere articoli di blog sia una cosa di una certa banalità. Invece è un’attività complessa e, soprattutto, molto utile – se non indispensabile – per le aziende e le attività che sono presenti online e vogliono farsi conoscere e scegliere dai clienti. Nel corso degli ultimi decenni i blog si sono diffusi a macchia d’olio, sia a livello nazionale che internazionale. Ma in molti sottovalutano la loro funzione fondamentale in ambito di Content Marketing, ovvero quei contenuti che sono chiamati a dare credibilità e sostanza a un professionista o a un’azienda. Inoltre, grazie agli articoli “ben formati” di un blog, possiamo essere individuati dai motori di ricerca in base alle parole chiave che usiamo. Un’arte vera e propria, un lavoro, una missione.

Di Riccardo Esposito è un articolo dedicato all’arte di costruire un blog. “Chi mi segue da un po’ di tempo sa bene che amo trasformare registi, musicisti e scrittori in blogger d’eccellenza. Forse hai già letto gli articoli in cui ho “intervistato” Charles BukowskiBen Harper e Quentin Tarantino. Esperimento interessante, vero? Oggi è arrivato il turno di Jack Kerouac.”

Così, blog

jack kerouac

Jack Kerouac è stato uno scrittore che ha fatto la storia della letteratura americana. E’ anche stato uno dei punti di riferimento della Beat Generation e un precursore del movimento Hippy. E in questo articolo sarà anche professore di blogging grazie a questi 6 punti fondamentali” scrive Riccardo.

“Ogni occasione è buona per far lavorare le idee – le file dal medico, i viaggi in treno – ma hai bisogno di un aiuto per farle fruttare al momento giusto. In poche parole devi prendere appunti.”

Prendi appunti

L’importanza di scrivere va oltre il semplice avere degli appunti scritti. Sono opera vera e propria di materializzazione di un progetto. Ne abbiamo parlato QUI su I’M. Anche per questo gli appunti sono il primo passo per affrontare la sfida del blogger. “Sulla Strada”, scrive Riccardo Esposito, è un “romanzo pubblicato nel 1957 e manifesto della Beat Generation, è il frutto di una serie di appunti dattiloscritti da Jack Kerouac nel corso dei suoi viaggi su un unico rotolo di carta per telescrivente lungo 36 metri. Il suo obiettivo?

Scrivere le cose “esattamente come sono successe”. Forse non hai bisogno di un rotolo di 36 metri o di scomodi (ma sempre validi) block notes. Adesso abbiamo gli smartphone, i tablet, applicazioni fantastiche come Evernote: dobbiamo solo prendere la buona abitudine di sfruttare i tempi morti.

Il titolo dice tutto

Ritorniamo sul capolavoro di Kerouac – Sulla Strada (On The Road). Che tu lo legga in italiano o in inglese, è un titolo efficace che dice tutto. Ma allo stesso tempo è immediato, veloce, non nasconde nulla: è preciso. Questo libro racconta uno stile di vita, non un semplice viaggio.

E dal titolo lo capisci. Adesso tocca a te: sei in grado di fare lo stesso con i titoli dei tuoi post? Sei in grado di scrivere una headline immediata, magnetica, asciutta e con le giuste keyword?”

Andiamo oltre. Sviluppiamo in punti cosa ci vuole per scrivere un blog davvero efficace:

  • Definisci un tema che interessi il tuo pubblico.
  • Fai una scaletta e prendi delle note.
  • Fase di ricerca (fonti attendibili)
  • Usa sapientemente il Grassetto, il corsivo e i link.
  • Costruisci uno stile personale
  • Cita case study a sostegno del tuo scritto.

Tutte cose che, secondo il sapiente articolo di Riccardo Esposito, vengono sviluppate da Kerouak quando approccia il foglio bianco. Questo lo ha reso lo scrittore che è diventato.

Handsome man drinking coffee after freelance work Free Photo

La prosa di Jack Kerouac

“Le opere di Kerouac sono l’essenza della prosa spontanea,” continua nell’articolo “tecnica di scrittura che mette in primo piano l’immediatezza del linguaggio, il rapido fluire delle parole. Come un musicista Jazz.

Se possibile scrivi senza coscienza in semitrance permettendo all’inconscio di far entrare il proprio linguaggio non inibito, interessante, necessario e dunque moderno cosa che l’arte cosciente censura, e scrivi con eccitazione, rapidità con crampi da scrittura o battitura (fonte).

Una tecnica del genere è impensabile per un blogger. O almeno nella sua forma pura: lasciati andare al dolce scorrere delle dita sulla tastiera, metti in pausa il razionalismo e dai spazio alla creatività. Sii te stesso nella narrazione e di’ esattamente ciò che vuoi dire, senza freni o barriere.”

Oggi più che mai è importante esprimere chi si è attraverso i propri articoli. Non v’è dubbio che nella giungla di informazioni che è diventato il web in questi anni, scrivere un articolo efficace può fare davvero la differenza tra acquisire nuovi contatti e venire totalmente ignorati.

Per approfondire Riccardo Esposito propone: come diventare copywriter

Non aver paura di scrivere

Il nuovo consiglio in elenco nel pezzo di Riccardo Esposito: “Scrivi con naturalezza, senza aver paura di non piacere ai lettori e senza temere il fallimento. Potrebbe essere questa la sintesi dei consigli inviati a Don Allen nel 1958 per migliorare la scrittura.

Ci sono alcuni punti che non rientrano nel breviario del buon copywriter – “Rimuovi tutte le inibizioni letterarie, grammaticali e sintattiche” non è un buon consiglio da seguire – ma le parole di Jack Kerouac hanno un obiettivo ben preciso: liberare la tua mente dalla paura di fallire.

Devi coccolare i tuoi lettori, devi dare alla tua nicchia ciò che vuole ma non aver paura di mettere il piede in fallo. Mai. Prima o poi capiterà e tu dovrai essere abbastanza forte per rialzarti e ricominciare.”

Sull’onda dell’ottimismo e delle novità iniziali, tantissime persone cominciano a cimentarsi nella creazione di siti di informazione, sia a scopo personale che aziendale. Dopo i primi articoli, però, si trovano a scontrarsi con una cruda realtà. Nessuno li legge. Ecco perché valutare alcuni aspetti focali diventa così importante. Scrivere per il lettore, per dargli contenuti di valore. Questo sottolinea Esposito, ispirandoci attraverso l’arte della penna di Kerouac. Anche quella del blogger è un’attività “on the road”, che si fa vivendo a contatto con il proprio ambiente, andando verso un obiettivo, macinando chilometri, senza demordere. Per ottenere riscontro ci vogliono tante parole, chili di parole, impegno e tempo. Ci deve infatti essere un intento che muove la creazione di un blog: aprire un sito Internet soltanto per divertimento non ti porterà a nulla. Di conseguenza, se hai la passione per la scrittura, se sei affascinato dal mondo del Web e hai in mente un progetto editoriale in cui credi e in cui desideri investire tempo e denaro, il blog è lo strumento giusto. 

Devi vivere per scrivere

Kerouac Map

“Jack Kerouac era un topo da biblioteca? No! Era un vero viaggiatore, un nomade incapace di legarsi ad un luogo che cercava febbrilmente la sua verità spostandosi di città in città. Kerouac aveva il culto del viaggio e lo scriveva nei suoi libri.

Il romanzo “Sulla Strada” è nato così, come un diario dei suoi spostamenti attraverso gli Stati Uniti e il Messico (nell’immagine tre diversi tragitti seguiti nel 1947, 48 e 50) e non è l’unico esempio. L’incontro con Alene Lee a San Francisco è la base per “I Sotterranei” ed Esperanza Villanueva, vedova del fornitore di William Seward Burroughs, è la protagonista dell’opera “Tristessa”. Ultimo esempio: il libro “I viaggiatori del Dharma” descrive un viaggio sia geografico che spirituale di Jack Kerouac.”

Non smettere di sognare

Riccardo Esposito conclude così: “devi scrivere con il cuore, con la passione che ti brucia dentro. Come un pazzo poeta della Beat Generation. Forse così riuscirai a partorire piccoli capolavori folli e visionari. Ma per la rilettura usa la ragione: 

Scrivi da ubriaco, correggi da sobrio” (Ernest Hemingway).”

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