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Sei tagliato per essere freelance?

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Foto del profilo di Tinca Mantog

Da Tinca Mantog, Digital Career Coach, SEO Manager e Digital Strategist arriva una nuova ispirazione. In un recente post su LinkedIn la Digital Strategist parla della nuova tendenza a reinventarsi freelance in un mondo del lavoro che sta cambiando repentinamente.

Freelance revolution

Da una parte gli uffici che ci stanno “stretti” e dall’altra la perdita del lavoro per molte persone, stanno portando molte persone verso un viaggio alla ricerca di alternative di vita e di lavoro. Ma siamo tutti adatti per iniziare una carriera da freelance? Tinca Mantong porta un poco di chiarezza sulla questione in questo articolo.

“Ti sei mai chiesta se sei portata per la vita da Freelance?

Cinque anni fa, ero dipendente in un’azienda. C’erano alcune cose che proprio non mi piacevano, come:
🕔 timbrare a un determinato orario;
👨🏻‍🦰👩🏻‍🦱 non avere colleghi e responsabili formati nel mio stesso settore;
🤦🏻‍♀️ gestione caotica dei progetti e poca libertà decisionale.

Quindi ho preso la decisione di prendere in mano la mia carriera e di cambiare strada.

Quando non se ne può più, ci si deve dare la possibilità di cambiare.
Ho deciso di formarmi e di specializzarmi in una professione che fosse solo mia e mi sono detta: ” perché non l’ho fatto prima?”

Ti capita di sentirti così?

In questa guida ho inserito 5 punti per capire se sei adatto alla vita da freelance.”

Modern young handsome man in casual outfit sitting at table working on laptop, freelancer at home Free Photo

I 5 segnali

  1. Desideri più libertà e flessibilità rispetto a quelle che potresti ottenere per una piccola azienda. Come libero professionista, imposti tu le tue ore e puoi scegliere quali incarichi accettare e quali rifiutare. Puoi decidere anche dove lavorerai e quale attrezzatura utilizzerai per il tuo lavoro
  2. Non vuoi chiedere l’aumento al responsabile. Come freelance, per aumentare le entrate, puoi decidere di lavorare più ore o collaborare con clienti più alto spendenti. Potresti guadagnare, così, più soldi all’ora di un dipendente nella stessa posizione.
  3. Ti piace lavorare con persone diverse. E’ probabile che lavorerai regolarmente con nuovi clienti.
  4. Ti piace lavorare da casa. Quando sei un libero professionista, scegli tu dove si trova il tuo ufficio e molte volte il luogo più economico e pratico è proprio una stanza della tua casa.
  5. Ti piace essere dinamico e affrontare complessità. Ti annoi a lavorare allo stesso progetto? Da freelance non conoscerai più questa condizione. Puoi formarti sugli argomenti che ritieni più opportuni per la tua crescita professionale e imparare sempre cose nuove.”

Freelance chiama Italia

Indian woman working on a laptop in a street cafe. wearing stylish smart clothes -  jacket, glasses Free Photo

In Italia, secondo un sondaggio di Acta, quasi un quarto dei freelance in tempi di pandemia ha smesso di lavoraree il 60% ha subito una riduzione di reddito.

Oltre la metà segnala un calo dei compensi, e in molti temono che questa situazione possa continuare. Nel 2020 il 43% ha continuato a lavorare ma a ritmi più blandi, il 31% ha continuato normalmente e, in qualche, alcuni autonomi hanno lavorato più di prima, soprattutto nei settori legati al digital marketing. Nel 2020 il mondo dei freelance ha subito generalmente una diminuzione del fatturato, ma nel 2021 le cose stanno cambiando.

Dopo il periodo duro legato al Covid-19, tra lockdown e instabilità nel mondo del lavoro, tantissime persone hanno deciso di lasciare il posto fisso e aprire Partita IVA. Le scelte sono state principalmente dettate dalla prospettiva di un maggior benessere personale, proprio perché i lati positivi nell’essere freelance sono molti, come ha elencato Tinca Mantog, ma non per tutti. Potenzialmente puoi scegliere con chi lavorare, quando, e se sei un freelance digital puoi decidere anche da dove farlo. Ma le complicazioni ci sono, a partire dal fatto che non sempre puoi davvero scegliere con chi lavorare, e il cliente “difficile” potrebbe rovinarti più di qualche pomeriggio. Potrebbe anche capitare di essere spesso sommersi di lavoro e perdere il concetto di tempo lavorando anche 20 ore al giorno e nel fine settimana.

Ma anche accettare il fatto che ci saranno periodi dove il lavoro stenterà ad entrare, e probabilmente lo stress, alcune volte il panico, potrebbero affacciarsi alla finestra. E ora come le pago le bollette?

Proprio quello che è successo durante il 2020, anno in cui la perdita di reddito per molti freelance ha causato non pochi mal di testa. Ma il 2021 è iniziato con nuova linfa e i servizi tipicamente forniti da questa fascia di lavoratori (formatori, ricercatori, consulenti, interpreti, traduttori, grafici, ecc.), che vengono programmati con ampio anticipo e risentono delle condizioni delle industrie e della libera circolazione delle persone, in Italia e all’estero, ora tornano a essere molto richiesti. Aziende impegnate nella digital transformation, che vogliono rilanciarsi, comunicarsi meglio, oltre a professionisti di ogni settore che hanno bisogno di delegare servizi e avere consulenze, tornano a bussare alla porta dei freelance.

Excited long-haired girl having fun during work with computer. indoor photo of smiling female freelancer using laptop in cozy cafe. Free Photo

Formazione permanente

Dall’altra parte, ogni freelance che voglia mantenersi al passo, o chi si sta orientando verso questa seconda vita professionale, vuole e deve formarsi, aggiungendo, come come spiega dyndevice.com, sempre qualche abilità al proprio bagaglio di conoscenze. Proprio l’essere “al passo”, distingue un autonomo valido da uno improvvisato e aiuta i freelance a trovare nuovi clienti e a incrementare i propri benefici. In quest’ottica, i corsi online sono la risorsa numero uno e l’aiuto più prezioso per chi lavora in proprio e vuole aggiornare e/o potenziare le proprie competenze.

Female student with coffee and laptop Free Photo

Ecco allora, secondo dyndevice.com, un elenco dei principali benefici che i freelance possono acquisire attraverso la formazione online:

1. Offrire valore aggiunto

Acquisire nuove competenze vuol dire poter offrire, con il proprio lavoro, un valore aggiunto alle imprese. Un lavoratore in formazione continua è in grado di fornire sempre nuovi servizi, garantendo prestazioni elevate.

2. Aumentare la motivazione

Il pericolo del lavoro freelance è quello di chiudersi in casa e di allontanarsi dalla realtà del proprio settore, correndo, inoltre, il rischio di perdere per strada la motivazione per la propria professione. La possibilità di seguire un corso online, invece, permette di mettersi di nuovo in gioco e di acquisire nuove abilità che permettono di rinnovare il lavoro, ma anche il portafoglio di clienti.

3. Essere sempre aggiornati

Lavorando da remoto e, nella maggior parte dei casi, non potendo partecipare ai corsi offerti dalle imprese con cui collaborano, il pericolo è quello che le proprie conoscenze diventino obsolete, soprattutto per chi si dedica al settore tecnologico. La formazione online, invece, è la risposta per evitare di rimanere indietro rispetto ai colleghi e di offrire un servizio sempre all’altezza delle aspettative.

4. Flessibilità

I freelance spesso non hanno orari fissi. Per questo, la possibilità di scegliere il momento e il luogo in cui seguire il corso di formazione è fondamentale. I corsi online rispondono a questa necessità di flessibilità. In più, quando l’eLearning propone percorsi basati sul microlearning permette ai lavoratori freelance di “allenare” le nuove competenze anche nelle pause lavorative.

Questi benefici per i freelance devono spingere le imprese che si occupano di eLearning a creare percorsi di formazione centrati sulle necessità di chi lavora da remoto e che quindi è già attivo nel mondo del lavoro, rendendo i corsi online ancora più flessibili e pratici.

Sei un libero professionista che si occupa di formazione e ti chiedi come un LMS potrebbe migliorare la tua attività?

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