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Yoga con Valentina Di Giovanni: Purvottanasana

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In sanscrito, pūrva significa “l’est”, in questo caso indica la parte anteriore del corpo umano, e uttāna significa “estensione intensa”, possiamo quindi tradurre il termine Purvottanasana in questo modo: “posizione dell’estensione intensa della parte anteriore del corpo”.

Purvottanasana

Purvottanasana

Pur non facendo parte degli asana fondamentali, è una posizione particolarmente indicata dopo gli allungamenti in avanti del tronco. In Ashtanga Yoga si esegue sempre dopo Paschimottanasana (la posizione dell’estensione intensa della parte posteriore del corpo umano) e prima di eseguire le diverse varianti di Paschimottanasana (come Janu sirsasana), questo per alleviare la fatica dei precedenti allungamenti in avanti e per preparare il corpo, donandogli una maggiore flessibilità nell’allungare la parte posteriore, ossia la schiena, negli asana successivi.

E’ un asana che richiede una grande energia, aiuta a sviluppare la forza muscolare in tutto il corpo, e, una volta raggiunta la forza necessaria ad eseguire correttamente la posizione e la consapevolezza del proprio corpo in questo asana, diventa un ottimo esercizio per lavorare sul Manipura Chakra (il chakra del cuore), alleviando le tensioni della zona addominale. E’ inoltre un ottimo esercizio per lavorare sulla guarigione delle proprie emozioni, per scaricare le tensioni emotive accumulate sulla colonna vertebrale e sulle spalle, ed amplia la zona della gola, donando energia al Vishuddha Chakra.

I benefici

1. rinforza tutto il corpo, in particolare le spalle, le cosce, i polsi, la zona lombare della colonna vertebrale, le articolazioni di mani e piedi, le gambe, le anche ed il bacino, la schiena e le braccia.
2. migliora la flessibilità delle spalle.
3. migliora l’estensione del torace.
4. consigliata in gravidanza e nel caso di disturbi del ciclo o disturbi addominali in generale.
5. migliora la postura.
6. previene la formazione della gobba.
7. stimola la respirazione.
8. Stimola l’attività della tiroide e dei reni.

Non eseguire Pursvottanasana in caso di:
1. artrosi cervicale.
2. ernia.
3. ulcere allo stomaco.
4. polsi deboli.

Non lasciar cadere la testa indietro in caso di:
1. problemi cervicali.
2. ipertiroidismo.
3. pressione alta.
4. vertigini.

Come eseguirla

Parti da sedut@ in terra, con le gambe tese ed unite, piedi a martello, schiena dritta con la colonna vertebrale ben allungata verso l’alto e le mani a terra sotto alle spalle (come in Dandasana).

Fai due passi indietro con le mani, lasciando le dita rivolte verso i glutei. Attiva tutti i muscoli delle gambe, gli adduttori ti aiutano a tenere le gambe ben unite, attiva i quadricipiti, i polpacci e allunga le caviglie cercando di portare la pianta dei piedi a terra.

Gambe tese ed unite. Piega leggermente i gomiti e facendo forza sulle braccia, solleva il bacino, attiva i glutei, che ti aiuteranno nella spinta verso l’alto, e tutti i muscoli della schiena. Le mani si troveranno esattamente sotto alle spalle. Cerca di creare una linea continua tra spalle, bacino, ginocchia e caviglie. Se riesci spingi il bacino più in alto con la forza dei glutei, creando una tavola tra spalle e bacino. Apri bene le spalle e tira fuori il petto, lasciati andare!

La testa ruota all’indietro, il collo è completamente rilassato (se hai problemi di cervicale o di vertigini, lascia la testa avanti con il mento in direzione del petto, togliendo ogni tensione dal collo). Lo sguardo va alla punta del naso.
Rimani in questa posizione almeno 5 respiri. Per poi tornare gentilmente sedut@ in Dandasana.

Passiamo alla pratica insieme!

Namastè
Valentina

🙂

Mi chiamo Valentina Di Giovanni. La mia passione è lo sport a 360°, amo lo Yoga e la meditazione, ed ho deciso di condividere queste mie passioni con gli altri. Insegno on line e dal vivo a Roma, ed organizzo Ritiri e Workshop in tutta Italia.

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