Al Cinema Farnese, il 6 novembre, presentazione alla stampa e pubblico del docufilm sul Lettere Caffè, storico caffè letterario della Capitale
23 anni fa nasce un punto di riferimento
Da 23 anni il Lettere Caffè di Trastevere rappresenta una piccola ma coraggiosa e ostinata enclave culturale a gestione interamente femminile (Enza Li Gioi e Costanza Francesca Dragotta) e completamente autonoma da sostegni pubblici, raramente richiesti e mai ottenuti.
Fondato nel novembre del 1999 dalla scrittrice goriziana Enza Li Gioi e dal grande disegnatore Riccardo Mannelli, con la direzione artistica durata quasi un decennio del cantautore Davide Trebbi, il Lettere Caffè offriva e offre uno spazio dedicato a ogni forma culturale, dalla musica live alla poesia, dalla letteratura al teatro, dalle arti visive alla presentazione di libri. Famosi sono i concerti di musica d’autore, le Jam session jazz e l’ormai ventennale Poetry Slam condotto dalla poetessa Claudia d’Angelo.
L’attività è frenetica e senza sosta ed è ripresa con il medesimo slancio anche dopo la crisi pandemica che ha visto la chiusura di diverse attività analoghe, nonché storiche, come il Big Mama.
Il docufilm
In questo ventitreesimo anno il Lettere Caffè ha voluto realizzare un progetto previsto per il ventesimo ma sospeso a causa delle restrizioni pandemiche. Si tratta di un docufilm della propria storia, di un locale nato alla fine di un secolo e di un millennio con una proposta insolita e apparentemente demodé nell’epoca della dirompenza tecnologica, quella di un caffè letterario.
Reincarnazione della rivista letteraria Lettere – Il Mensile dell’Italia che Scrive, che vantava un comitato scientifico di tutto rispetto (Dario Fo, Mario Monicelli, Monica Vitti, Oliviero Beha, Elena Gianini Belotti, per dirne alcuni) chiusa ma ancora viva nelle sue attività, il Lettere Caffè con la sua commistione di libri, bevande, cibo e arte, è stato ampiamente imitato in questi anni ma continua a rappresentare una realtà unica.
Il docufilm, Lettere Caffè un Sogno di fine Secolo, è scritto da Enza Li Gioi e Fabio Luigi Lionello (figlio del grande Oreste) che ne è anche il regista, con la fotografia di Roberto Huner e le musiche originali di Adriano Dragotta.
I protagonisti sono gli artisti della vita e dell’arte che quotidianamente animano il locale in un susseguirsi e amalgamarsi di generazioni.
Il docufilm verrà rappresentato in anteprima nazionale nel prestigioso cinema Farnese il 6 novembre prossimo alle ore 11.
Info e biglietti: Cinema Farnese, Campo de’ Fiori 56, Roma