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La situazione del settore arredamento in Italia

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Il biennio 2021-2022 in Italia ha visto come protagonista della nostra economia il settore dell’arredamento, facendo crescere di conseguenza la nostra industria manifatturiera, da sempre leva per lo sviluppo economico nostrano, mettendo da parte la crisi economica scaturita dall’arrivo della pandemia da Covid19 e rispondendo in modo positivo dalle ulteriori criticità collegate allo scoppio della guerra in Ucraina.

In questo contesto, performance positive del comparto sono dovute alle esportazioni, con il Made In Italy che continua ad essere sinonimo di qualità, eccellenza artigianale e cura nella scelta e nell’utilizzo di materiali di pregio, portandoci in cima alle classifiche per quanto riguarda le aziende di arredamento del Vecchio Continente e non solo.
Si parla in particolare dei distretti della produzione oltre che di realtà specializzate in arredamento artigianale e su misura, con riferimento ai principali brand Made in Italy di arredamento.

La crescita del mercato arredamento italiano e le previsioni del 2023

Per comprendere pienamente i trend di crescita del settore arredamento in Italia, è possibile consultare il report redatto dal Centro Studi FederLegnoArredo che ha fatto il punto della situazione riguardante il 2022. Sfogliando il documento, vediamo che la filiera legno-arredo lo scorso anno ha fatto registrare una crescita di quasi il 13% rispetto al 2021, con un valore complessivo che è passato dai 43 miliardi ai 57 miliardi di euro.

Se da una parte il comparto interno è arrivato a un valore di oltre 35 miliardi di euro, con una crescita del 12,3%, dall’altra, come accennato in precedenza, le esportazioni performano ancora meglio, con un andamento pari al 13,3% e un valore totale che copre il 37% dei fatturati del settore.

In particolare, la macroarea arredamento ha raggiunto un fatturato di 29 miliardi, con una crescita dell’11% circa, di cui più della metà dei fatturati proviene da esportazioni, con oltre 15 miliardi di euro. I mobili sono i protagonisti con 9 miliardi di euro di vendite, e una crescita del 16% nel segmento gennaio-settembre 2022.

Gli analisti di settore prevedono invece per il 2023 una decrescita dei fatturati per le aziende intorno al -2%, a causa dell’inflazione e dell’innalzamento dei prezzi, ma anche per via del grande sviluppo vissuto in questo biennio dall’intero comparto.

I Paesi che importano i mobili italiani

L’industria manifatturiera italiana è da sempre una punta di diamante della nostra economica, con l’arredamento che è protagonista di questo comparto, incontrando l’interesse da parte di tutti i Paesi dell’Europa così come del resto del Mondo.

Le Nazioni che maggiormente importano mobili e arredi Made In Italy sono la Francia, la Germania e gli Stati Uniti, ma in netta crescita vediamo anche i Paesi del Medio Oriente, in particolare quelli che si affacciano sul Golfo Persico, su tutti Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Grande exploit anche dall’India, con il grande Stato asiatico che ha visto una crescita dell’import di mobili dall’Italia pari a +25,7% nel 2022 rispetto ai dati del 2021.

In calo invece la Cina che, pur continuando a commerciare con l’Italia, ha fatto registrare performance più basse rispetto ai Paesi precedentemente citati e al passato, come conseguenza delle restrizioni collegate alla pandemia da Covid19.

Dietro il successo all’Estero della produzione di mobili nostrana l’attenzione al dettaglio, la capacità di innovare e di realizzare soluzioni che abbinano la funzionalità alla bellezza estetica e una reputazione consolidata che ci ha resi ormai da secoli un punto di riferimento per la realizzazione di arredi unici, iconici e sempre moderni malgrado il trascorrere del tempo e il cambiamento dei gusti dei consumatori.

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