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Entropia negativa e coaching: come l’ordine nel caos può potenziare la crescita personale

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L’entropia negativa, un concetto che nasce dai principi della termodinamica e della fisica, è una metafora potente nel campo del coaching. Nel linguaggio scientifico, l’entropia rappresenta il grado di disordine in un sistema; di conseguenza, l’entropia negativa implica l’ordine emergente dal caos. Questa dinamica di trasformazione si riflette perfettamente nei processi di coaching, dove il caos dei pensieri e delle emozioni viene riorganizzato in chiarezza e azione.

Il concetto di entropia negativa

Mental Coach- Paul Fasciano

In termodinamica, l’entropia è una misura del disordine o della casualità in un sistema chiuso. La seconda legge della termodinamica afferma che l’entropia di un sistema isolato tende ad aumentare nel tempo, portando al massimo disordine. Tuttavia, il concetto di entropia negativa – o negentropia – implica una diminuzione del disordine, o un aumento dell’ordine. Questo può avvenire attraverso l’introduzione di energia esterna o tramite processi interni che promuovono l’organizzazione.

Nel contesto del coaching, il coach agisce come un catalizzatore di negentropia. Gli individui spesso iniziano il loro percorso di coaching con una serie di obiettivi confusi, ansie e blocchi emotivi. Il coach, attraverso tecniche specifiche e approcci strutturati, aiuta a canalizzare questi elementi disordinati in un piano coerente e ordinato.

Tecniche di coaching che promuovono l’entropia negativa

  1. Definizione degli obiettivi: La chiarificazione e la definizione degli obiettivi sono fondamentali. Questo processo riduce l’entropia iniziale di pensieri e ambizioni sparsi, portando a un percorso strutturato e diretto.
  2. Ristrutturazione cognitiva: Tecniche come il reframing, tra cui l’esercizio TIC-TAC, sono esempi concreti di come pensieri limitanti possono essere trasformati in pensieri potenzianti. Questo processo riorganizza la mente, riducendo il caos interno e promuovendo un ordine funzionale.
  3. Gestione del tempo e delle risorse: Strategie di gestione del tempo e delle risorse aiutano a trasformare la disorganizzazione in efficienza operativa, aumentando la produttività e riducendo lo stress.
  4. Visualizzazione: La visualizzazione consiste nell’immaginare vividamente gli obiettivi desiderati e il percorso per raggiungerli. Questa tecnica aiuta a creare una mappa mentale chiara, riducendo l’entropia mentale e promuovendo la focalizzazione e la motivazione.
  5. Timeline: Utilizzare la tecnica della timeline aiuta a pianificare e organizzare eventi e obiettivi nel tempo, sia verso il futuro che verso il passato. Creare una rappresentazione visiva della sequenza temporale degli eventi permette di avere una visione chiara e ordinata del percorso da seguire, riducendo il caos e migliorando la gestione del tempo. Inoltre, esplorare eventi passati permette di identificare e riparare imprinting limitanti, trasformando esperienze negative (limitanti) in positive (potenzianti) e promuovendo una maggiore coerenza interna.
  6. Swish pattern: Il Swish pattern è una tecnica di programmazione neuro-linguistica (PNL) che aiuta a sostituire immagini mentali negative con immagini potenzianti. Questo metodo permette di riorganizzare le associazioni mentali, riducendo il disordine interno e promuovendo comportamenti più positivi e produttivi.
  7. Reframing: Il reframing consiste nel cambiare la percezione di una situazione o di un evento, trovando un nuovo punto di vista che ne trasformi il significato. Questa tecnica aiuta a ridurre le emozioni negative e il caos mentale, promuovendo una visione più positiva e ordinata della realtà.

Evidenze scientifiche

La ricerca scientifica supporta il ruolo del coaching nella promozione dell’entropia negativa. Studi hanno dimostrato che il coaching può migliorare significativamente la chiarezza degli obiettivi, l’autoefficacia e la resilienza. Ad esempio, uno studio pubblicato nel Journal of Occupational and Organizational Psychology ha trovato che il coaching individuale riduce lo stress e migliora il benessere generale, evidenziando come l’organizzazione dei pensieri e delle emozioni porta a risultati positivi tangibili.

Un altro aspetto cruciale della negentropia è l’energia esterna introdotta nel sistema. Nel coaching, questa energia è rappresentata dall’intenzione, che si trasforma poi in motivazione col supporto che il coach offre al coachee aiuta a superare l’inerzia iniziale e promuovere il cambiamento.

L’entropia negativa offre una potente metafora per comprendere il valore del coaching nella trasformazione personale e professionale. Attraverso l’applicazione di tecniche mirate, il coach può aiutare i coachee a convertire il disordine in ordine, promuovendo una crescita sostenibile e duratura. Come dimostrano le evidenze scientifiche e le testimonianze pratiche, il coaching è un processo vitale che incarna l’essenza della negentropia, portando chiarezza, ordine e successo nella vita degli individui.

Intenzione e Campo Potenziale

L’intenzione va intesa come una “tensione interna” che portiamo nel Campo Potenziale che è quel terreno di gioco su cui ognuno di noi gioca in base a regole condivise con una parte esterna. Questo è forse l’aspetto più cruciale e complesso da comprendere quando si tratta di coaching e trasformazione: la parte esterna è ciò che noi percepiamo come tale ma che in realtà ci appartiene intimamente. Proprio per questo siamo in ogni istante in grado di cambiarle forma cominciando a darle un significato differente. Il Campo Potenziale è un concetto che ho fatto derivare dal campo di punto zero, che in fisica quantistica rappresenta quello stato di energia minima presente nel nulla. Più precisamente, nello spazio più vuoto esiste sempre un livello di energia potenziale fatto di scambi tra particelle virtuali. Questo suggerisce che, anche nella situazione più nera e complessa, l’esistenzae trova sempre il modo di uscire fuori inserendo nel sistema un certo grado di ordine. E’ utile sapere che molti studi negli ultimi 50 anni hanno esplorato come la consapevolezza umana possa interagire con questo campo, portando coerenza e trasformando, così, il caos di un qualsiasi sistema in un ambiente organizzato.

Proprio la coscienza, attraverso un’opera di consapevolezza, gioca un ruolo fondamentale in questo processo. Attraverso la coscienza, possiamo diventare consapevoli delle tensioni interne ed esterne che influenzano il nostro ambiente e, motivandoci a cambiarlo, possiamo scuotere il Campo Potenziale in cui tutti noi siamo immersi, permettendo di canalizzare le nostre energie psicofisiche.

Così, nel coaching, o almeno in questo tipo di coaching potenziante, l’intenzione può essere vista come l’elemento propulsivo che permette ai coachee di portare ordine nella loro vita. Quando un individuo lavora con un coach, l’intenzione diventa un’energia focalizzata che percorre il filo che unisce due polarità particolari costituite dalla situazione attuale (la condizione che vogliamo cambiare) alla situazione desiderata (il cambiamento atteso). Quando attiviamo questa connessione si accende una particolare luce e connessione elettromagnetica, che è attrattiva verso ciò che risuona con quell’intenzione e repulsiva verso ciò che non lo fa. In questo modo siamo effettivamente aiutati in modo del tutto naturale a ristrutturare pensieri, emozioni e azioni così da iniziare a sviluppare e promuovere eventi coerenti. La coerenza è entropia negativa e permette di mirare ogni obiettivo con maggiore efficacia. Il laser, per capirci, è luce coerente.

Ecco come l’intenzione si inserisce nel processo di coaching portando coerenza:

  1. Riconoscimento della realtà attuale e dei cambiamenti che si intendono apportare: È essenziale riconoscere lo stato attuale delle cose e identificare i cambiamenti desiderati. Questo passo iniziale aiuta a creare una base solida su cui costruire il percorso di crescita.
  2. Definizione di un’intenzione chiara: Definire un’intenzione chiara che si concretizza in una frase SMART (Specific, Measurable, Achievable, Relevant, Time-bound) permette di focalizzare l’energia e gli sforzi su un obiettivo specifico e raggiungibile.
  3. Riconoscimento delle tensioni interne: Attraverso tecniche di consapevolezza e mindfulness, il coach aiuta il coachee a riconoscere e gestire le tensioni interne, promuovendo uno stato di coerenza e ordine mentale. Questo processo riduce il caos interno, permettendo al coachee di lavorare in modo più efficace verso i propri obiettivi.
  4. Focalizzazione degli obiettivi: L’intenzione chiara e consapevole del coachee di raggiungere specifici obiettivi riduce l’entropia iniziale, creando un percorso diretto e ordinato verso il successo. La focalizzazione aiuta a mantenere la direzione e a evitare dispersioni di energia.
  5. Rilevazione delle opzioni: Identificare e valutare le diverse opzioni disponibili per raggiungere gli obiettivi prefissati. Questo passo permette di esplorare alternative e scegliere le strategie più efficaci e adatte alla situazione del coachee.
  6. Creazione di piani d’azione: L’intenzione si traduce in azioni concrete e piani strutturati, che riducono il disordine e aumentano la produttività. Pianificare le azioni da intraprendere permette di avere una guida chiara e dettagliata su come procedere, garantendo una progressione costante verso gli obiettivi.
  7. Feedback e check: Stabilire momenti di feedback e controllo continuo per valutare i progressi e apportare eventuali aggiustamenti. Questo percorso di miglioramento continuo suggerisce l’importanza di tornare all’inizio del ciclo ogni volta che si verificano cambiamenti sostanziali, tornando all’individuazione di nuove intenzioni, assicurando così che il coachee sia sempre allineato con i suoi obiettivi e in grado di adattarsi ai cambiamenti.

Studi scientifici

Lynne McTaggart ha documentato numerosi studi che mostrano come la consapevolezza e l’intenzione possano influenzare il campo energetico di una persona. Ad esempio, la ricerca sulla meditazione e le pratiche di mindfulness ha dimostrato che queste tecniche possono aumentare la coerenza del campo energetico umano, riducendo lo stress e migliorando il benessere generale. Il campo di punto zero è un concetto ampiamente esplorato nel libro “Il Campo Quantico” della giornalista, in cui la McTaggart spiega come la coscienza umana, attraverso l’intenzione, possa creare coerenza nel campo quantico, determinando cambiamenti statisticamente rilevanti.

Uno studio interessante citato da McTaggart riguarda l’effetto dell’intenzione sui processi di guarigione. I partecipanti che hanno utilizzato l’intenzione focalizzata hanno mostrato miglioramenti significativi nella loro salute rispetto a quelli che non l’hanno fatto, evidenziando come la coscienza possa avere un impatto reale sul corpo e sulla mente.

Questo tipo di evidenze riconducono ad una conquista relativamente nota della fisica quantistica: il ruolo dell’osservatore e il suo atto di osservare, può influenzare il comportamento delle particelle subatomiche, determinandone lo stato. La coscienza, dunque, non è solo passiva ma attiva nel plasmare la (nostra) realtà. Deve essere quindi allo stesso modo che, attraverso la consapevolezza che è l’atto di osservare attivamente il mondo intorno a noi, che possiamo riconoscerlo e indirizzarlo, promuovendo disordine o coerenza.

Testimonianze pratiche

Diversi miei coachee hanno sperimentato i benefici dell’entropia negativa nel loro percorso. Gabriele, un avvocato fiscalista, ha scoperto come il processo di coaching ha organizzato i suoi pensieri e strategie, permettendogli di gestire meglio le dinamiche lavorative e le opportunità di carriera. Stefania, impegnata in un progetto editoriale, ha beneficiato della riduzione dell’entropia mentale attraverso esercizi di reframing, ottenendo maggiore chiarezza e focalizzazione. Alex, un tecnico ricercatore, ha sperimentato in prima persona come un’intenzione chiara e focalizzata, unita al supporto del coaching, abbia portato ordine nella sua vita professionale e personale. Gabriella, attraverso timeline e swish pattern e altre tecniche di consapevolezza, ha trasformato le tensioni interne in una forza positiva, promuovendo il successo nei suoi progetti professionali futuri.

L’intenzione è una chiave fondamentale per portare entropia negativa nella nostra vita, trasformando il caos in ordine e coerenza. Nel coaching, l’intenzione si manifesta attraverso la definizione di obiettivi chiari, il riconoscimento delle tensioni interne ed esterne e la creazione di piani d’azione concreti. Molte ricerche scientifiche dimostrano chiaramente l’efficacia di questo approccio, evidenziando come la consapevolezza e la coscienza possano influenzare positivamente il nostro campo energetico, portando a una crescita personale e professionale sostenibile.

Per approfondire ulteriormente questo concetto, è possibile consultare i lavori di Lynne McTaggart e altre risorse scientifiche che esplorano l’interazione tra consapevolezza, energia e entropia negativa.

Paul Fasciano, Direttore di InsideMagazine e del Gruppo Editoriale Inside, è un mental coach prestato al mondo della comunicazione digitale. Con un background accademico in sociologia e una formazione in PNL, mindfulness e neuroscienze, ha dedicato oltre tre decenni allo studio delle dinamiche sociali odierne. E' autore di varie pubblicazioni incentrate sulla crescita personale nel complesso contesto contemporaneo. La sua missione è fornire ai professionisti le informazioni più aggiornate e rilevanti, migliorando la loro comunicazione e potenziando il loro mindset con strategie efficaci e mirate.

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