Azioni Borsa

Azioni da comprare: le migliori opportunità del momento

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Gli indici internazionali in prossimità della conclusione dell’anno solare mantengono una buona impostazione: Wall Street si muove sui massimi assoluti di capitalizzazione, con il Nasdaq che ha rivestito i panni di benchmark trascinatore; il paniere delle nuove tecnologie, infatti, registra attualmente il maggior incremento rispetto ai top precedenti. È opportuno evidenziare, tuttavia, che anche altre piazze stanno ben figurando, persino quelle che negli ultimi anni hanno svolto, nel panorama globale, il ruolo poco gratificante di fanalino di coda. Se sull’equity market, quindi, si respira quell’euforia tipica delle fasi di bullrun, non mancano però le prese di posizione di una parte di analisti che, per stemperare gli animi, fanno notare come le incognite che aleggiavano sulle borse fino a qualche mese fa non siano svanite all’improvviso.

In tale contesto è utile evidenziare come comprare azioni possa rivelarsi proficuo nei mesi a venire, solo attuando quelle strategie che ben si sposano con le caratteristiche di un investitore. Infatti, che si tratti della costruzione di un portafoglio statico o dell’implementazione di una mera attività speculativa, bisogna sempre effettuare una corretta diversificazione di asset class, attribuendo il giusto peso percentuale della componente di rischio rispetto al controvalore totale del patrimonio personale, tenendo conto del profilo di rischio del risparmiatore e dell’orizzonte temporale fissato dallo stesso, in relazione agli obiettivi di rendimento ipotizzati. Del resto l’alea caratterizzante questa particolare tipologia di investimento è insita nella definizione propria di azione: la frazione di partecipazione al capitale di rischio di un’azienda.

Soluzioni operative per l’acquisto di azioni

Per negoziare stock il canale più conosciuto fra i risparmiatori è di certo quello tradizionale rappresentato da Banche e Poste, le quali garantiscono l’accesso alle piazze di scambio regolamentate. Tale soluzione operativa, tuttavia, in alcuni casi prevede una serie di costi che potrebbero impattare sull’eventuale performance realizzata: ad esempio le spese di custodia titoli ed canone per ricevere l’informativa prezzi.

Attualmente una modalità di accesso al mercato dell’equity meno nota, ma di certo più funzionale è implementata dall’attività dei broker online, intermediari finanziari che, a fronte di spese decisamente contenute, offrono soluzioni tecnologiche dall’elevato standard: in particolare l’interfaccia grafica -atta ad analizzare i prezzi degli asset negoziati- e il tool di investimento -preposto alla gestione degli ordini con pochi semplici gesti-.

Strategie di investimento a confronto

Sottoscrivendo i servizi di un broker, sono disponibili varie funzionalità che si adattano a specifiche esigenze dei risparmiatori a seconda della strategia operativa attutata: ad esempio chi, utilizzando l’analisi fondamentale, valuta un’azione e l’acquista con l’aspettativa che la stessa esprima il pieno potenziale sul lungo periodo, può avvalersi della DMADirect Market Access-, una modalità per il solo approccio rialzista senza leverage.

Mentre gli speculatori che, attraverso l’analisi tecnica, cercano di individuare spunti operativi sia sui trend rialzisti sia su quelli ribassisti, possono giovarsi della compravendita dei Contratti per Differenza sulle azioni. Tali derivati, infatti, reiterando il prezzo di un sottostante senza detenerlo direttamente, consentono di fruire della leva finanziaria e della vendita allo scoperto.

Compravendita di azioni: l’importanza del money management

Naturalmente, trattandosi di meccanismi molto sofisticati, è necessario applicare rigide regole di money management nella gestione delle posizioni a mercato. Non è raro che in particolari frangenti, sia sufficiente il rilancio di una notizia per creare distorsioni del prezzo di un sottostante sul breve termine -il cosiddetto rumore-.

Un evento che rappresenta perfettamente questa situazione è riferibile alle novità che in questi giorni hanno investito la galassia TIM e, di conseguenza, il titolo quotato sul paniere delle Blue Chips Italiane. A mercati chiusi, il fondo di investimento statunitense KKR ha formalizzato una proposta di acquisto non vincolante al management della società di telecomunicazioni per la totalità delle azioni. Avendo fissato il prezzo unitario di acquisizione ad un valore poco superiore ai 50 centesimi di Euro, il titolo, alla prima apertura utile, ha quasi allineato il prezzo di mercato a quello dell’offerta, segnando un rialzo a doppia cifra.

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