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L’alba tecnologica dell’industria 4.0

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Impresa 4.0 scaturisce dalla quarta rivoluzione industriale, cioè l’evoluzione dell’industria verso un modello intelligente, dove gli strumenti di lavoro sono connessi alla Rete e interconnessi tra di loro. Cosa rientra nella 40? Software, tanto software, oltre a macchine utensili operanti con laser e altri processi a flusso di energia (ad esempio plasma, waterjet, fascio di elettroni), elettroerosione, processi elettrochimici. … macchine utensili per la deformazione plastica dei metalli e altri materiali. macchine utensili per l’assemblaggio, la giunzione e la saldatura… Antonio Misiani, il viceministro dell’economia e delle finanze ai tempi del Governo Conte II aveva con forza sottolineato che sul fronte della digitalizzazione delle imprese italiane “c’è una rivoluzione in atto e la crisi Covid sta accelerando questo cambiamento”.

La rivoluzione in atto

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Oggi abbiamo conferme da più parti che è vero. Le cose sul fronte Industria 4.0 stanno cambiando velocemente.

Lo dimostrano piattaforme a sostegno dell’impresa tecnologica come Gellify, la prima piattaforma di innovazione dedicata al software B2B (Business to Business), a supporto delle start-up e delle aziende. Una piattaforma di innovazione che, in sostanza, connette le aziende con le startup B2B digitali. La risposta alla chiamata di Talent Garden, il network di coworking sparso per il mondo, dove molte aziende tendono a trasferire i loro quartier generali per fare matching con altre collaborando, appunto, a nuove opportunità, è emblematica. E questo è l’esempio: l’adesione comune al progetto “Next Generation The Italian Innovation Society“, che coinvolge l’ecosistema dell’innovazione con l’obiettivo di contribuire a definire un piano di sviluppo efficace sfruttando le risorse stanziate dal Recovery Fund.

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La corsa ai fondi europei

Una corsa ai nuovi fondi europei che, ci si conta molto, può contribuire a rilanciare l’Italia post crisi legata al Covid-19 che ha messo in ginocchio molte aziende italiane. La nuova sfida è portare l’immagine dell’industria italiana nel mondo come un ambiente prolifico, innovativo e ad alto potenziale di crescita e sviluppo. Si può fare, grazie alla creazione di una cordata di aziende che spingono tutte nella stessa direzione insieme ad operatori del settore finanziario e tecnologico. Si può fare con un Governo ben allineato sulle priorità, guidato da un Draghi ben motivato e capace di capitanare una nave con molti “mozzi” a voler contare.

Stimoli ed esempi di best practice cominciano a moltiplicarsi grazie anche alla crescente attenzione alla tematica degli investimenti.

Un esempio è il Veneto, dove viene promosso un Fondo Perduto fino al 50% per progetti Industria 4.0. La Regione Veneto ha pubblicato un bando con un contributo a fondo perduto fino al 50% per progetti di innovazione in ottica di industria 4.0 rivolto a PMI, Grandi Imprese, Liberi professionisti. L’agevolazione consiste in: contributo a fondo perduto fino al 50%; tasso zero dal 25%; tasso agevolato dal 25%, con intensità differenziate a seconda della tipologia di investimento e di beneficiario.

Le spese ammesse sono:

✔️Investimenti in beni strumentali nuovi, materiali 4.0 e immateriali 4.0
✔️Servizi di consulenza per l’innovazione
✔️Costi delle conoscenze, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza
✔️Costi di esercizio, relativi ai costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’intervento d’innovazione

L’apertura del bando per i liberi professionisti è fissata al 5 LUGLIO 2021 mentre per le imprese al 19 LUGLIO 2021, ce lo fa sapere Franco Rasotto, Consulente Agevolazioni a Fondo Perduto ed Incentivi, Industria 4.0.

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In ogni caso, quello del Veneto è un ottimo esempio da seguire a cui si sta aggregando con formule simili il resto d’Italia. Vale la pena informarsi sui portali ufficiali di riferimento o farsi seguire da esperti del campo, come Franco, appunto.

Simona Tuttolani, Consulente aziendale, Business Development e Sales Planning esperta di Finanza agevolata Industry 4.0, annuncia sul suo account professionale le Nuove Agevolazioni per gli investimenti in software 4.0:

✔️Credito di imposta del 10% per i beni immateriali (#software) “ordinari” fino a 1 milione di euro (anche per gli esercenti le arti e
professioni).

✔️Credito di imposta del 15% per gli strumenti e dispositivi
tecnologici destinati dall’impresa alla realizzazione di forme di lavoro
agile fino a 1 milione di euro (anche per gli esercenti le arti e professioni).

✔️Per i soggetti con un volume di ricavi o compensi inferiori a 5
milioni di euro è utilizzabile in compensazione in un’unica quota
annuale per il 2021.

✔️Credito di imposta del 20% beni immateriali 4.0 (software) fino a
1 milione di euro.

Il #creditodiimposta può essere utilizzato in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni ordinari dall’anno di avvenuta #interconnessione per i beni industria 4.0. Una buona notizia per quelle aziende che intendono rilanciarsi in questo periodo di fermento tecnologico.

I settori profittevoli

I campi più in fermento sono e-commerce e marketing online, a seguire food e la mobilità. Nelle scorse settimane Assolombarda e Camera di Commercio, dopo aver chiamato a raccolta varie startup innovative a proporre progetti e tecnologie in grado di rispondere alle nuove esigenze determinate dall’emergenza Covid-19 nel campo della mobilità in favore di innovazione e sostenibilità, stanno tirando le somme.

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“I cambiamenti in atto dovuti alla pandemia determineranno un punto di rottura con il passato che avrà delle inevitabili ricadute anche sui modelli organizzativi e la mobilità. In questo contesto, le nuove tecnologie e le innovazioni di business sviluppati dalle startup saranno fondamentali per rispondere alle nuove sfide che ci aspettano”.

Il vicepresidente di Assolombarda, Stefano Venturi ha così esposto la situazione.

Per il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, l’industria 4.0 non è solo un mondo riservato alla stretta cerchia degli imprenditori, ma un’opportunità per il Paese. L’industria oggi più che mai è chiamata a legarsi al racconto più ampio di un’Italia che deve spingere “dal basso” a creare benessere, il quale poi è destinato a tornare al territorio, per essere fruibile per tutti. Perché tutti, a partire dagli imprenditori, quel territorio lo vivono.

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Tradotto in concreto?

Stefano Betti, Direzione SIVECO ITALIA s.r.l. e CMMS Specialist ha scritto in un suo post: “Manutenzione IOT: come si è innovata la manutenzione. Il concetto di industria 4.0 ha portato numerose innovazioni all’interno del mondo del lavoro; consequenzialmente questo ha portato anche enormi passi in avanti nel mondo della gestione degli impianti e quindi della manutenzione IoT.

L’applicazione di tutto ciò nel mondo della gestione e della manutenzione di una fabbrica sta portando pian piano al passaggio da un tipo di manutenzione correttiva o preventiva a una di tipo predittiva.  Quest’ultima permetterà notevoli risparmi dal punto di vista energetico, economico e una maggiore possibilità di programmazione aziendale.

Attraverso la manutenzione #IoT infatti il #software#CMMS alla base della gestione intelligente viene implementato enormemente. Attraverso una rete di sensoristica IoT costantemente in collegamento si potrà sempre tenere sotto controllo un intero impianto industriale, minuto per minuto e prevenire qualsiasi danno o guasto.”

Cominciamo appena a intravedere lo scenario che abbiamo innanzi a noi. Uomini e macchine nella fabbrica digitale, nella Fabbrica 4.0 la flessibilità dagli impianti sarà tale da consentire di personalizzare i prodotti in funzione del singolo cliente. I robot lavoreranno a contatto con l’uomo e dall’uomo apprenderanno in modo naturale. Ne vedremo delle belle.

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