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Dietro le quinte della Coppa America. Persico: quando il pesce profuma dalla testa

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Si vince la Prada Cup (ex Louis Vuitton Cup, la selezione degli sfidanti meritoriamente strappata da Patrizio Bertelli all’azienda del lusso francese) e tutta Italia parla di Coppa America. Un’ottima occasione per raccontare la storia della Persico, l’azienda che ha costruito Luna Rossa e i bracci (arms) utilizzati da tutti gli altri concorrenti per librarsi sull’acqua.

Pierino e Marcello Persico

Pierino Persico, inizia a lavorare a 14 anni come apprendista in fonderia. Nel 1976 fonda la modelleria del legno. Progressivamente la Persico si espande alla produzione di stampi in alluminio e acciaio, allo stampaggio rotazionale e alla costruzione di componenti in carbonio. Dall’automotive all’aerospace, dall’architettura all’healthcare.


Non era neanche il 1990 che investe nella progettazione assistita dai computer, quando la FIAT continua a lavorare con la modelleria a mano. Inizia quindi a vendere tecnologia, non più solo prodotti, e oggi è capace di progettare completamente processi di produzione e impianti chiavi in mano.


La divisione marine, affidata al figlio Marcello, comincia a fare le chiglie per il Moro di Venezia e i Wally nel 1993. Nel 2000 produce gli stampi per gli yacht Riva. Nel 2017 realizza tutta la flotta dei VO65 impiegata per il Giro del mondo a vela in equipaggio.


Nel volume che racconta la loro storia Pierino dice: “A volte sogno che un ragazzo legga questo libretto, che gli faccia venire la voglia di andare avanti, di tentare qualcosa, di impegnare le sue risorse, di mettere su una piccola azienda e che non si arrenda mai, che faccia qualcosa di veramente buono per sé e per gli altri”.

Esattamente quello che la Persico ha fatto a Nembro, in Val Seriana (Bergamo), l’area più colpita, della Provincia più colpita d’Italia dal Covid-19.

A cura di Roberto Neglia (Responsabile Rapporti istituzionali Confindustria Nautica)

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