Come raggiungere un obiettivo? Senza fretta ma senza sosta. (Johann Wolfgang Goethe)
Le neuroscienze negli ultimi anni ci stanno restituendo dati sui meccanismi che regolano il cervello molto interessanti. Finalmente capiamo come alcune regioni di questo straordinario organo lavorano e sono connesse tra di loro.
Cervello e Obiettivi
Ovviamente, tutto il lavoro espresso dal cervello ha lo scopo di raggiungere obiettivi. I suoi obiettivi non sono necessariamente i nostri, però, anche se potrebbe sembrare del tutto controintuitivo. Se alziamo un braccio per afferrare una tazzina di caffè, e riusciamo in effetti a farlo, è perché tutta una serie di azioni connesse a questo unico gesto, si sono coordinate tra loro e susseguite, fin nei meandri del cervello, dove neuroni, sinapsi e neurotrasmettitori si sono attivati e disposti in sequenze. E fin qui tutto bene.
Il cervello, come ricetrasmittente, riceve e restituisce segnali significativi, in relazione a obiettivi più o meno importanti e più o meno consapevoli. Come trasduttore, il cervello trasforma un tipo di segnale in un altro. Trasforma, cioè, pensieri in scariche ormonali, risposte emotive, azioni.
Così, una vision legata a un tuo proposito innesca un intenso lavoro legato all’immaginazione, stati d’animo, convinzioni che ne permetteranno o meno il raggiungimento. Più ti avvicini ai tuoi obiettivi, più centrata sarà la tua “visione” intorno a una sequenza di passi ben definiti sequenziati nel cervello in un ordine specifico. Qualsiasi cosa facciamo, qualsiasi risposta diamo, risponde a qualcosa che abbiamo appreso. Sì perché, ed è il bello del nostro cervello, tutto quello che fa riesce a farlo perché ne ha sequenziato la risposta. Alcune volte questa sequenza è armonica e agevole, altre risulta macchinosa o addirittura controproducente.
La ricerca mostra che la distorsione più o meno consapevole delle informazioni legate a questi obiettivi può portare a deviazioni dalla direzione più conveniente per arrivarci.
In poche parole, ognuno di noi vive nella sua personalissima bolla nella quale entrano messaggi filtrati e gestiti in modo altrettanto personale. Da questa bolla non sempre, o per meglio dire quasi mai, riusciamo a renderci conto delle reali conseguenze di quello che facciamo e continuiamo a fare costantemente, in modo sempre uguale. Ed è per questo che un coach è una risorsa così preziosa, perché ti dà la possibilità di uscire dai tuoi schemi ricorrenti, per vedere le cose in modo nuovo e più efficace.

Successo: una questione di routine
Pertanto, il successo o meno di qualsiasi azione è legato ad attività specifiche nel cervello. E abbiamo bisogno di un continuo innesco mentale affinché vi sia la giusta perseveranza, soprattutto in quei momenti in cui si verificano (inevitabili) interferenze, ostacoli, conflitti e perdite.
Le ricerche hanno dimostrato che questi momenti di attrito possono contribuire alla produzione dell’ormone dello stress, il cortisolo. Ad esempio, i dubbi e le frustrazioni dovute ai piccoli o meno piccoli errori commessi durante il percorso, possono defocalizzarci e abbattere la nostra determinazione. Basta chiedere a qualsiasi golfista, tennista o atleta di punta quanto sia facile perdere la concentrazione e mandare a monte una gara se si lascia che questi momenti prendano il sopravvento.
Al contrario, se stabiliti gli obiettivi, manteniamo un atteggiamento positivo nel raggiungerli, il nostro cervello rilascerà dopamina. La ricerca sugli animali predatori ha dimostrato che quando una preda si fa più vicina, la produzione di dopamina diventa più forte. Un chiaro indice di come il meccanismo sia di sostegno per raggiungere i nostri obiettivi: più lavoreremo alla loro realizzazione, più avremo disponibilità di motivazione ed energia per i nostri propositi. Per questo è così utile immaginare l’obiettivo già realizzato.
Il messaggio che ne ricaviamo, per quanto riguarda la creazione della nostra intenzione, è evidente: più l’intenzione è forte e legata a obiettivi piacevoli e facilmente raggiungibili, più saremo sostenuti, persino a livello chimico, dal nostro organismo.
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