//

Paola Veglio: sensibilità e competenza alla guida di un’azienda metalmeccanica

2 mins read

L’apporto umano che una guida femminile può dare alle aziende riguarda sia la sfera pratica, che quella relazionale, grazie in primis all’innata sensibilità peculiare alle donne. La diversità di genere migliora i risultati d’impresa e facilita l’attrazione di talenti, lo conferma il rapporto dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro). “Soft skills” che risultano sempre più necessarie in un mondo del lavoro oggi più che mai in grande evoluzione, complici la crisi pandemica e quella geopolitica.

Gap salariale tra generi

In quanto a gap salariale tra generi, il nostro paese è tra gli ultimi in Europa, con una scarsità di donne in posizioni manageriali di rilievo. Su questo aspetto molti pregiudizi devono ancora essere abbattuti, ma una nuova prospettiva si sta facendo progressivamente spazio.

Ne sa qualcosa Paola Veglio, classe 1979, con studi al Politecnico di Torino in Ingegneria Elettronica; dopo una lunga gavetta iniziata nel 2006 nel laboratorio di elettronica di Brovind Vibratori S.p.A, nel 2011 affianca il padre, Giancarlo Veglio, nella gestione dell’azienda e nel 2013 diventa Amministratore Delegato.

Grazie a Paola, Brovind ha intrapreso un percorso di crescita, passando da 39 addetti ai 160 attuali, con un aumento del fatturato da 5,4 milioni a 18 milioni di Euro, ma anche un respiro internazionale, con l’apertura di una filiale in Brasile e l’inaugurazione nel 2022 di una sede commerciale negli Stati Uniti.

Una storia unica

La sua storia è lontana dallo stereotipo classico della donna in carriera, racchiude una forte determinazione e impegno per la comunità, per lo sviluppo dell’azienda e per l’affermazione personale, in un settore ancora poco avvezzo alle figure femminili.

“Donna, in un ambiente metalmeccanico, con un cognome pesante, la testa dura e sognatrice. Ho iniziato a lavorare in azienda mettendo la resina nelle sonde dei controller. Non è stato facile, ho avuto per anni non i bastoni tra le ruote, ma dei veri e propri pali franchi. Mio padre mi ha sempre buttato nell’arena: arrangiati o muori! Un po’ di lividi me li sono portati a casa, ma anche tante soddisfazioni. Riuscire a scardinare porte chiuse è stato stimolante e fortificante. In fondo non c’è nulla che non si possa raggiungere, basta avere volontà e determinazione”.

Brovind con Paola alla guida ha saputo attrarre nuovi talenti, ha investito in Ricerca e Sviluppo, progettando soluzioni innovative e all’avanguardia, per soddisfare le mutevoli esigenze del mercato. “Crediamo molto nelle persone e investiamo energie per la loro formazione, contribuendo alla valorizzazione e alla professionalizzazione del lavoro di vibratorista. Collaboriamo con gli istituti tecnici, le università e l’amministrazione locale per accogliere e formare gli studenti, offrire loro un lavoro tecnico-specialistico e rendere Cortemilia, conosciuta soprattutto per l’enogastronomia e il turismo, un polo tecnologico attrattivo per i giovani più brillanti” prosegue Paola Veglio.

L’azienda è molto attiva anche a sostegno del welfare territoriale, attraverso un impegno quotidiano in supporto allo sport, all’istruzione e alla cultura locali. Brovind ha acquistato e sta ristrutturando un polo produttivo dismesso di 10.000 metri quadri a Cortemilia, per creare nuovo valore e lavoro.

Ci vuole coraggio a rimanere qui, in questo piccolo territorio di 2300 abitanti, ma noi ci crediamo e sosteniamo le persone che vogliono restare. I nostri dipendenti sono per lo più persone del posto e per nostra filosofia aziendale incentiviamo l’ingresso in azienda dei giovani del luogo. Dare e creare valore sono indispensabili per tenere viva la comunità; in cambio riceviamo impegno, entusiasmo e partecipazione, linfa vitale per continuare a fare meglio e guardare con ottimismo al futuro.” conclude Paola Veglio.

Latest from Approfondimenti

TUTTI I TEMI DALLA A ALLA Z