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Coaching: la tecnica dello scalatore

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di Paul Fasciano –

La vita lavorativa a volte può sembrare una montagna da scalare, osserva la consulente aziendale Silvia Lansione. Dobbiamo diventare abili a scalare montagne, allora? Armarci di corda, casco e moschettoni? In questo caso la metafora ci porta da un’altra parte, verso un’utile tecnica.

“Una volta che hai le idee ben chiare, parti dalla fine e pianifica a ritroso tutti i passaggi che ti servono per raggiungere l’obiettivo”

Closeup shot of many colorful climbing carabiners and knots on a wooden surface Free Photo

La tecnica dello scalatore: parti dalla fine

Silvia Lansione, Consulente Aziendale e Formatore @ Ram Consulting introduce la TECNICA DELLO SCALATORE. “Se conduci un’azienda, la tua vita è un po’ come quella di uno scalatore: per raggiungere la vetta devi quotidianamente fronteggiare ostacoli, fare programmi e a pianificare la tua vita.

Ovviamente è normale avere alti e bassi o battute d’arresto durante il percorso.

Tuttavia…

Come scongiurare il rischio di perderti?
Come evitare di sbagliare ripetutamente strada?
Come raggiungere la cima col minor dispendio di risorse?

Ecco che ti viene in aiuto una tecnica utilizzata dagli scalatori più esperti:

1️⃣ Fissano con esattezza l’obiettivo e il punto di partenza
2️⃣ Costruiscono la traiettoria partendo dalla cima, ovvero dall’obiettivo, facendo il cammino a ritroso
3️⃣ Frazionano il percorso in tanti obiettivi intermedi così da aggirare eventuali ostacoli.

Adesso applica lo stesso metodo in azienda e per prima cosa chiediti: dove voglio arrivare?

Una volta che hai le idee ben chiare, PARTI DALLA FINE e pianifica a ritroso tutti i passaggi che ti servono per raggiungere l’obiettivo più grande che ti sei dato.

💡 In questo modo, esattamente come fanno gli scalatori più esperti, eviterai di incorrere in errori grossolani e di perdere tempo ed energie per cambiare percorso.”

Silhouette of a person standing on the top of a hill under the beautiful colorful sky in the morning Free Photo

PER SAPERE COSA FARE, PARTI DALLA FINE

“Tutte le cose vengono create due volte. C’è una prima creazione mentale, ed una seconda creazione fisica in tutte le cose. Devi essere certo che il progetto, la prima creazione, sia davvero ciò che desideri, e di aver pensato ad ogni cosa. Poi metti il tutto in mattoni e malta. Ogni giorno vai al cantiere e tiri fuori il progetto per stilare il piano di lavoro della giornata. Inizia con in mente la fine.”

(Stephen. R. Covey)

Ebbene sì, tutte le persone che ce l’hanno fatta nella vita, che si tratti di sport, affari, politica, arte, scienza, hanno costruito le loro routine quotidiane intorno ai loro desideri trasformati in obiettivi. Queste persone comprendono e sfruttano appieno la connessione tra visione e azione determinata. Nella tecnica suggerita da Silvia Lansione il punto di partenza è proprio questo: la fine. Come dice Covey: inizia con in mente la fine!

Approfondiamo bene i punti di questa tecnica che viene anche definita Time Line. Partiamo quindi dall’obiettivo, dalla fine. Che a scoprirne il senso coincide anche con “il fine”: il perché vogliamo scalare proprio questa montagna. Visto che ci saranno ostacoli da superare, fatica da fare, pericoli da scampare, dovremo aver ben chiaro cosa ci motiva, per riportarlo alla mente al moemto opportuno.

Sporty man climbing Free Photo

Dunque. Esistono due tipi di obiettivi.  I primi sono gli obiettivi Mezzo. Gli obiettivi intermedi sono, infatti, un “mezzo” per raggiungere il fine.

Gli obiettivi mezzo sono quel tipo di step intermedi che permettono di raggiungere un traguardo maggiore. Come in un viaggio tra Roma e Milano in auto, in cui i benzinai lungo la strada sono quelle soste necessarie per fare rifornimento e ripartire.

Gli obiettivi Fine, rappresentano le mete che devono essere raggiunte per dare vita al sogno. Sono tappe conclusive che creano i presupposti fondamentali per realizzare la Visione che hai in mente e per il quale è valsa la pena muovere tutto l’ingranaggio di risorse e opzioni affinché potesse essere raggiunta. Perché parlo al plurale? Perché una volta raggiunta Milano, avremo un nuovo obiettivo fine da raggiungere. Succede come con un orizzonte: se fissi un punto sulla linea dell’orizzonte da dove sei ora, quando raggiungi quel punto fissato, scopri che esiste un nuovo orizzonte da poter raggiungere, ed un altro ancora. La vita, d’altronde, non è che un unico grande viaggio costellato di imprese e scoperte.

Ora, per fissare il prossimo punto sulla tua linea dell’orizzonte, chiediti: Quando e dove vuoi essere tra una settimana, un mese, un anno, cinque anni, un anno, dieci anni…? Cosa succederà in questo frangente grazie a te, intorno a te, grazie alla tua azione? 

Osserva chiaramente tutti i cambiamenti che hai intenzione di apportare nel tempo, come se si svolgessero proprio ora, qui, di fronte a te. In questo modo puoi chiarire quali dovranno essere i tuoi obiettivi mezzo e fine che potranno portarti a realizzare il tuo proposito.

Long shot woman climbing a rock next to the ocean Free Photo

Per aiutarti a farlo ti propongo un fertile esercizio che unisce capacità di visualizzazione ad alcune azioni specifiche dal grande potere simbolico ed evocativo.

Si chiama Time Line che, proprio come la Tecnica dello Scalatore, e viene fatto per definire in maniera molto netta la differenza tra un desiderio e il percorso che esiste tra noi e il nostro obiettivo. Una piccola avvertenza prima di iniziare: scalare la tua montagna può essere un atto trasformativo di grande efficacia, che se avrai il coraggio e la voglia di compiere, ti porterà a un cambiamento. Ogni cambiamento ha le sue conseguenze. Per fortuna spesso sono succosi frutti.

Esercizio: Time Line

Come funziona l’esercizio di Time Line? Ecco i passi da compiere:

-Immagina (traccia o disegna, magari con un nastro adesivo di carta) una linea sotto di te e una di fronte a te, a una distanza che dipenderà dalla stanza in cui ti trovi, e che corrisponde al giorno in cui il tuo proposito verrà realizzato. Chiamiamo questo punto il “giorno x”. Ad esempio, oggi è il 3 giugno, la linea sistemata a 4 metri da te, rappresenta il 29 settembre. Scrivi se vuoi con un pennarello, su entrambi i nastri, le date che hai determinato.

-Raggiungi il giorno x fisicamente. Ora che sei nel giorno in cui tutto si compirà, cerca di immaginare quel giorno nei suoi dettagli: senti attraverso tutti i tuoi sensi i colori, i suoni, i sapori, gli odori. Descrivi dove sei, con chi sei, in quali circostanze di festa. Amplifica queste sensazioni. Fissa l’immagine di questo momento dentro di te.

Tourist is watching through binoculars on sunny cloudy sky from mountain top. Free Photo

-A questo punto girati e guardati indietro e scopri lungo la linea temporale che ti separa dal punto di partenza, cosa è successo che ti ha permesso di arrivare dove sei ora. Parti dall’ultimo evento significativo. Ad esempio una firma su un contratto. Segna anche questa data con un nastro di carta. Prosegui a ritroso nel tempo, individuando ogni momento focale tracciandolo con il nastro. Finché, raggiunto il giorno 1 (oggi) non ti ritroverai con una serie di date significative e linee di carta su cui avrai evidenziato cosa è successo quel giorno. In questo modo ti ritroverai con la descrizione di tutti i momenti e tutte le azioni che ti hanno portato dal momento presente al giorno x.

Scrivi su un foglio, nero su bianco, tutti i passaggi che hai immaginato e fissato sul pavimento. Comporrai così un piano sequenziale (cronoprogramma) che sarà lo specchio di ciò che pensi potrebbe succedere se tutto filasse secondo i tuoi desideri. La cosa interessante è che a questo punto non ti rimane che seguirla e far accadere le cose così come le hai immaginate, nei tempi stabiliti, per arrivare alla meta. 

Questo è un esempio della timeline che potresti ritrovarti scritta:

Immagine che contiene testo

Descrizione generata automaticamente

Riuscire a rispettare tutti i passaggi focali, però, non è il vero fine di una timeline. Il suo scopo è darti la possibilità di fare chiarezza in modo creativo, immaginando un percorso dalla posizione privilegiata del futuro, quando tutto ormai si è svolto. Una volta disegnata la tua timeline puoi anche cambiarla in corso d’opera, ripartendo dal momento attuale in base alle novità sopraggiunte. 

Stunning shot of a young man climbing up a cliff on a cold and foggy day Free Photo

Fare chiarezza

Grazie all’esercizio sulla timeline hai potuto fare chiarezza su quale siano gli obiettivi mezzo immediati. Ma solo dopo aver risposto alla domanda: Qual è l’obiettivo cruciale da raggiungere e perché voglio raggiungerlo?

Ora qualche accortezza per approcciare al meglio questo esercizio:

Sii realistico. Questa è di solito la sfida più ardua di molti aspiranti “timeliner“. Stabilisci obiettivi che sai di poter raggiungere; che vuol dire avere a disposizione ora, o sapere dove trovarli lungo il percorso, il know-how e gli strumenti per portarli a termine. 

Sfidati. Se un obiettivo fine è troppo facile da raggiungere, allora modificalo per renderlo più interessante e sfidante. Ad essere alla portata devono essere gli obiettivi mezzo, le linee intermedie della timeline, mentre la meta finale deve essere la cima del tuo personalissimo Everest. Quel posto dal quale la vista è impareggiabile e che quando lo raggiungerai potrai scattare la foto mentale più strabiliante che puoi immaginare. Sarà quella foto a rimanere dentro di te, ben impressa per motivarti a scalare la prossima vetta. Perché c’è sempre un’altra vetta da scalare.

Rivedi i tuoi obiettivi ad ogni tappa. Vuol dire fare un check ogni volta che raggiungerai un obiettivo mezzo. Confrontare ciò che è con ciò che avrebbe potuto o dovuto essere in base al tuo piano. Se sei troppo indietro o troppo avanti in relazione alle aspettative che avevi, vale la pena riconsiderare l’azione da completare in quel momento, aggiungerne altre mediane, ecc.

Sii indulgente. Potresti non realizzare ogni obiettivo che hai impostato, ogni volta e al momento giusto. Non scoraggiarti per questo e non mollare. Confida in te stesso perché di solito i problemi che devi risolvere sono sempre alla tua portata. Attenersi all’idea iniziale e correggerla all’occorrenza, è tutto ciò che devi fare, come suggerito nel precedente punto di questo elenco. Ricorda che le migliori valutazioni nascono dagli errori e che i più grandi successi passano per eclatanti fallimenti. Chi alla fine vince è colui, o colei, che prende nota del suggerimento nato da quel breve stop, apporta le modifiche adeguate, e continua sulla sua strada.

Stabilire e poi soddisfare i piccoli obiettivi di processo crea un “cerchio” di fiducia, capace di implementare tecniche e competenze. Focalizzarti in questo modo ti permette di costruire le giuste conoscenze, quelle che ti servono per comprendere i tuoi margini d’azione e come compensare eventuali mancanze in corso d’opera. 

E ora pronti con corda, casco moschettoni che, inizia la scalata… dalla vetta!

High angle woman climbing on buildings Free Photo

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