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Personal Branding: cosa fare, perché e come

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Nel corso dell’ultimo anno, in Italia sono state aperte più di 500.000 partite iva, il 70% delle quali sono state avviate da persone fisiche (fonte MEF). Sempre più professionisti fanno ricorso a questa modalità per entrare nel mondo del lavoro o per consolidare la propria carriera gestendo in maniera autonoma più clienti. In questo scenario, il Personal Branding, come attività di promozione della propria attività, diventa essenziale.

La definizione di Personal Branding

Digital-coach.it in un recente articolo, ci introduce al mondo del Personal Branding: “Il Personal Branding può essere considerato come l’insieme di tutte le azioni che vengono attuate per costruire una reputazione, la cosiddetta Web Reputation, e per fare in modo che questa venga percepita correttamente online e offline, all’interno e all’esterno dell’azienda.”

Desideri approfondire il significato di Personal Branding? Oppure sei alla ricerca di un modo per promuovere te stesso online e creare nuove opportunità lavorative? Allora questo è l’articolo che fa per te.

Di seguito ti mostrerò:

  • Perché fare Personal Branding;
  • Come farlo;
  • I dati utili;
  • La soluzione dell’e-Coaching per il personal branding senza pensieri

Dunque il consiglio: “Come si dice: c’è solo un’occasione per fare una buona prima impressione! Se vuoi imparare come promuovere sé stessi e consolidare il tuo posizionamento come esperto di settore, inizia a lavorare sul tuo personal branding.”

Personal Branding, questo sconosciuto

Questo termine è stato coniato nel 1997 in un famoso articolo di Tom Peters.. Con l’espressione Personal branding si fa riferimento a quel complesso di strategie messe in atto per promuovere se stessi, le proprie competenze ed esperienze, la propria carriera alla stregua appunto di un brand. Sfruttato in praticamente qualsiasi settore, ha molto a che vedere con il marketing personale.

Il trend di ricerca per la keyword “personal branding” è in netta ascesa.

Secondo Marketers Italia: “Non è un caso che, anche a rischio di semplificare molto, ci si riferisca spesso al personal branding come a una forma sui generis di marketing applicato alla persona. L’obiettivo finale di qualsiasi operazione di personal branding, infatti, è riuscire a imprimere nella mente di individui e organizzazioni un’immagine, ben confezionata, di sé.

Come per un’azienda o un prodotto, posizionarsi – qui anche, letteralmente, posizionare se stessi – nella mente di un consumatore o di uno stakeholder richiede però di tenere in considerazione, oltre ai propri, anche valori, sistemi di riferimento e percezione che questi stessi consumatori o stakeholder hanno già del proprio stesso brand . È, insomma, quando le due immagini – quella che si prova a veicolare di sé e quella che invece di sé hanno gli altri – si sovrappongono che il personal branding si può considerare riuscito.

grafico step personal branding

Costruire il tuo personal branding

Come costruire il personal branding?

  1. Per prima cosa chiedersi: Perché voglio fare Personal Branding?
  2. Poi: fai un’analisi dettagliata della tua proposta di valore: chi sei? Dove stai andando?
  3. Passo 3: crea il tuo network di contatti nel tuo settore. La tua “Tribù”
  4. Passo 4: individua le Parole-Chiave che fanno parte della tua attività
  5. Passo 5: progetta i tuoi Contenuti. In poche parole: crea il tuo Piano Editoriale.
  6. Passo 6: crea o perfeziona il Tuo Sito Web. E’ un sito che converte?
  7. Passo 7: pubblica con costanza contenuti di valore (per chi legge) in articoli SEO su vari blog e magazine (come anche video e podcast)
  8. Passo 8: condividi i tuoi contenuti sui tuoi social di riferimento
  9. Infine: entra in contatto con i prospect (persone potenzialmente interessate alla tua offerta)
  10. Chiudi le transazioni migliori

Dunque, fare Personal Branding significa gestire in maniera strategica la tua immagine professionale: quello che gli altri percepiscono di te e che farà scegliere te al posto di qualcun altro. Applicando il Personal Branding puoi consolidare il tuo posizionamento, differenziarti dagli altri e renderti più riconoscibile e memorabile. L’obiettivo è quello di farti un nome nel tuo settore o nella tua azienda e comunicare efficacemente il tuo valore.

Come sottolinea personalbranding.it: “La sfida è quella di influenzare in anticipo le persone per te più importanti, come ad esempio clienti, datori di lavoro, colleghi o manager. “

Il tuo Personal Brand è la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner ti sceglie

In questo processo per identificare, coltivare e comunicare nella maniera più efficace la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner dovrebbero scegliervi al posto di qualcun altro, è di fondamentale importanza impostare una strategia per individuare i tuoi punti di forza, quello che ti rende unico e differente rispetto ai tuoi concorrenti, e per comunicare in maniera efficace cosa sapete fare, perché lo fate, come lo sapete fare e quali benefici siete in grado di offrire.

Internet – e in particolare i social media – sono il “doping” del personal branding e lo hanno rivoluzionato completamente. I protagonisti della Rete moderna sono gli utenti: siamo tutti noi… Quello che un tempo era privilegio di pochi – ossia la possibilità di produrre, distribuire e promuovere una propria idea o creazione – è ora a disposizione di tutti. Non comprendere la rivoluzione che è avvenuta in questi anni comporterebbe il rischio di uniformarsi ad una non meglio identificata autopromozione.

Personal branding e autopromozione: le differenze

Per ogni persona fisica che si affaccia al mondo della libera professione, almeno 4 (fonte TSS) si interrogano se partire o meno con un progetto di autoimprenditorialità. Il più delle volte i cosiddetti “indecisi” avviano comunque la loro attività, spesso in maniera inconsapevole, senza una vera e propria strategia che gli consenta di raggiungere un mercato obiettivo.

In ogni caso, quando si parte si è in ballo e, consapevoli o meno, si inizia un’operazione di self marketing più o meno strutturata. Il self marketing comprende tutte le strategie e le tecniche volte a potenziare opportunità professionali. Rispetto al personal branding si muove in un “tempo” diverso. Il personal branding mira a creare un’identità, mentre il self marketing mira a promuoverla in vari modi sul mercato. Per questo il self marketing abbraccia una visione più ampia e comprende anche altre tipologie di attività: dalla scrittura di un curriculum vitae efficace, alla creazione di una pagina linkedin utile e proficua, alla partecipazione ad eventi utili per le proprie public relation, all’impostazione di una corretta strategia di vendita.

Un insieme molto ampio di azioni che devono essere connesse a una strategia ben impostata, insomma. E farlo da soli può diventare un vero e proprio lavoro full time col rischio, poi, di non raggiungere il risultato sperato.

Il coaching editoriale per farsi affiancare

L’editorialCoaching è un’attività promossa da InsideMagazine per affiancare professionisti nella loro azione di marketing. Un editorial-Coach aiuta a raggiungere obiettivi in questo ambito, diventando un punto di riferimento professionale di grande utilità.

Oggi chi vuole promuoversi e fare Personal Branding, infatti, o si lancia nel “fai da te” con risultati alterni, o si rivolge ad agenzie e professionisti nei vari settori: social media manager, grafici, copywriters, ecc. Ognuno di questi è un rapporto da gestire e coordinare, qualcosa che può diventare un vero e proprio lavoro a tempo pieno. Il vantaggio di essere affiancati da un e-Coach è quello di avere un unico punto di riferimento di fiducia che mette a disposizione del suo coachee tutti i servizi necessari al progetto strutturato assieme in base all’obiettivo di comunicazione stabilito.

I servizi che l’e-Coach può erogare, grazie al network di Inside

L’e-Coach coordina il progetto e la strategia di marketing in prima persona, liberando il tempo del professionista che può tornare a occuparsi della sua attività. Entrare in contatto con un e-Coach è semplice e immediato e risolve tutte le criticità legate al Personal Branding efficace.

Cosa avviene fin da subito con un e-Coach

L’“intake session” è la prima sessione conoscitiva. Durante questa sessione che generalmente ha la durata di 1h, l’e-Coach sviluppa il Piano d’Azione del cliente, attraverso opportune domande utili alla costruzione di una MAPPA MENTALE. Inoltre, nella intake session vengono chiariti i ruoli tra e-Coach e cliente, si anticipano le modalità di erogazione dei servizi, relativo preventivo e gli incontri futuri, dal vivo o in remoto, e sostanzialmente si decide insieme come proseguirà il percorso di affiancamento.

Questi sono i punti che l’e-Coach condivide con il proprio coachee:

  • L’individuazione degli obiettivi del coachee e la definizione di “Strategia e Progetto” idonei alla loro realizzazione
  • La valutazione delle probabilità di successo del piano dei lavori strutturato in un Business Model Canvass
  • Elaborazione di un Piano Editoriale sviluppato in un cronoprogramma con step di follow-up periodici
  • La proposta di verificare periodicamente l’avvicinamento agli obiettivi e quindi delle probabilità di successo del progetto
  • Coordinamento costante delle risorse e dei servizi definiti nel Piano
  • In ottica di “miglioramento continuo“, al verificarsi di nuovi eventi, raccolta di nuove informazioni, check e nuova pianificazione

Assieme a un e-Coach entri subito nel pratico pubblicando qui su I’M un primo articolo straordinariamente utile per iniziare il tuo Personal Branding e per farti trovare in prima pagina su Google. Da questo primo articolo, passerai a sviluppare la tua strategia, su misura per i tuoi obiettivi di comunicazione. Se vuoi saperne di più, clicca sul banner:

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