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Amazon: lo sciopero dei driver ferma il colosso dell’e-commerce

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di Giacomo Torresi –

Con una adesione del 75% dei corrieri Amazon si può ritenere tecnicamente riuscito il primo sciopero nazionale di 24 ore della filiera del colosso dell’e-commerce.

L’evento è stato seguito con attenzione dai sindacati dei corrieri d’Europa e degli Stati Uniti dove, in Alabama, si cerca di costituire negli stabilimenti di Amazon delle rappresentanze sindacali.

Nelle città italiane sono praticamente scomparsi i furgoncini impiegati per le consegne ai clienti mentre davanti agli stabilimenti di smistamento si sono tenuti dei picchetti.

Luca Stanzione, segretario generale Filt Cgil, afferma:

Le adesioni in Lombardia hanno raggiunto il 95% nonostante siano state fatte pressioni sui lavoratori per entrare negli stabilimenti. Ringraziamo Amazon per gli investimenti fatti in Italia ma ora si deve sedere al tavolo delle trattative con le sigle sindacali.

Luca Stanzione segretario generale Filt Cgil
Luca Stanzione, segretario generale Filt Cgil

Sono molte le problematiche ancora in ballo, come i turni e i ritmi di lavoro gestiti con la app e gli algoritmi Amazon, la stabilità del posto, il sito di Torrazza Piemonte occupa 1.200 lavoratori diretti e 1.550 interinali, le franchigie nel caso di danni ai mezzi, il tempo per la pausa pranzo.

L’obiettivo è quello di arrivare a un contratto integrativo di secondo livello nazionale dopo una serie di accordi territoriali.

Si deve discutere di qualità del lavoro - ribattono i rappresentanti dei lavoratori -. Amazon ha fatto profitti enormi e ora fa spallucce e non rispetta quei lavoratori che hanno garantito gli approvvigionamenti e le consegne durante la pandemia, hanno tenuto vivo il Paese“.

In Lombardia presidi in tutti gli stabilimenti logistici del colosso, a Genova hanno incrociato le braccia circa 350 driver impegnati nelle consegne nella regione.

La risposta dell’azienda, in una lettera inviata ai clienti da Mariangela Marseglia, country manager di Amazon Italia, conferma le posizioni prese in passato:

L’impegno verso i nostri dipendenti e quelli dei fornitori di servizi di consegna è la nostra priorità assoluta in Amazon. Rispettiamo il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria posizione e voglio ringraziare personalmente i colleghi e i dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna che ogni giorno lavorano per assicurare che possiate ricevere i vostri ordini.

Mariangela Marseglia Amazon Italia
Mariangela Marseglia, Country Manager Amazon Italia

Al personale in sciopero si aggiunge la solidarietà del Codacons, tramite le parole del presidente Carlo Rienzi, che nel giorno della protesta chiede ai consumatori di acquistare nei negozi tradizionali e non online:

Condividiamo le ragioni dello sciopero, tese a chiedere migliori condizioni lavorative e più sicurezza, e se la protesta sarà limitata alla sola data odierna offriamo il nostro sostegno ai lavoratori. In tale direzione invitiamo i consumatori a non effettuare oggi acquisti attraverso l’e-commerce, dirottando le proprie compere verso i negozi tradizionali che possono rimanere aperti nonostante le restrizioni, piccoli esercizi che da tempo soffrono la concorrenza sleale del web, aggravatasi durante l’emergenza Covid19.

Carlo Rienzi Codacons
Carlo Rienzi, presidente Codacons

(fonte: IlSole24Ore)

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