/

Troppe case invendute? Il Rendering 3D supporta il mercato immobiliare

2 mins read

Il processo di vendita può essere incentivato dalla tecnologia ad alta definizione, che permette di vedere il proprio immobile rifinito e di fare modifiche in tempo reale.

8mila case invendute

8mila case sono invendute a Milano da oltre un anno. Una cifra che trova riscontro, con le dovute proporzioni, anche in altre città italiane. Dati che confermano quanto sia complesso cedere un immobile: “Il problema – spiega Cristian Aiselli, amministratore delegato unico di INSIDE Group Technology – non riguarda esclusivamente i soldi, ma l’effetto emozionale che non si produce nel potenziale cliente”. Spesso i costruttori o i proprietari di appartamenti pensano ancora di poter realizzare una vendita immobiliare utilizzando delle tecniche anni ’90.

“Chissà quante volte in fase di trattativa – prosegue Aiselli – il potenziale acquirente ha contestato il fatto che la cifra richiesta per l’immobile fosse inadeguata in relazione alle dimensioni e alle finiture dello stesso. Questo accade perché i possibili clienti non riescono a percepire le caratteristiche di pregio e le potenzialità dell’immobile. Ne consegue, quasi sempre, l’obiezione del prezzo con il risultato di allungare i tempi della vendita”.

Tecnologia e progresso aiutano la vendita

Oggi la tecnologia e il progresso possono aiutare nel processo di vendita. Basta semplicemente adeguarsi ai tempi che cambiano. Via dunque planimetrie e anonimi fogli A4, il futuro è nel rendering 3d di alta qualità, una innovativa tecnologia digitale che dà la possibilità di progettare, arredare e vedere la propria abitazione con una spettacolare grafica a tre dimensioni, come se fosse un film, trasmettendo al cliente le stesse emozioni che proverebbe se l’oggetto in questione esistesse realmente. 

Ma non solo. “In tempo reale – spiega Aiselli – si può cambiare il pavimento, il colore delle pareti e tutti gli articoli che compongono l’arredo, in modo da far vivere al cliente un’esperienza irripetibile”. Grazie al 3D possiamo far vedere delle diverse luci e ombre simulando l’effetto giorno, notte, alba o tramonto. Insomma è un progetto aperto che permette qualsiasi tipo di personalizzazione in modo da capire esattamente il risultato finale. “Tutto questo è possibile grazie al nostro know how e grazie all’acquisto di tecnologie dedicate all’accelerazione, nella visualizzazione di immagini 3D”

La tecnologia quindi, a certi livelli, fa davvero la differenza e va in aiuto del mercato. “Abbiamo verificato – continua Aiselli – che una tecnica raffinata, come appunto quella del rendering, permette di concretizzare le attese di chi acquista e quindi di facilitare la vendita. Dati alla mano, possiamo affermare che far vedere al potenziale cliente come verrà la propria casa nei minimi particolari permette di arrivare all’obbiettivo con una percentuale in più del 40%. Oltretutto una tecnica di questo tipo fa vedere quel determinato immobile già, diciamo così, finito secondo i gusti di chi compra e questo garantisce, nel prezzo di vendita, un aumento della marginalità addirittura del 50%”. 

Non a caso il progetto si chiama Wow. Wow come l’espressione di chi guarda il lavoro completato: “Bisogna mostrare al futuro cliente – conclude Aiselli – le potenzialità del progetto in costruzione, facendogli vivere una ‘virtual experience’ dal grande impatto emotivo, grazie alla quale viene catapultato in un ambiente che sembra reale e pronto per essere vissuto. Possiamo tranquillamente dire che abbiamo permesso al cliente di viaggiare nel futuro”. Un futuro innovativo nel settore immobiliare.

Imprenditore e consulente aziendale. Filosofo per passione con una forte inclinazione per il tech ed il digital.

Latest from Architettura

TUTTI I TEMI DALLA A ALLA Z