di Giacomo Torresi –
Il 25% dei casi di Coronavirus in Campania appartiene alla variante inglese.
Lo ha comunicato la Regione Campania, al termine di un’indagine mirata, finalizzata “all’analisi dell’aumento dei campioni positivi registrati in Campania nelle ultime settimane, in relazione a possibili varianti del virus“.
Lo studio, condotto dall’ospedale Cotugno, dall’istituto Zooprofilattico e da Tigem, ha preso in esame
la diffusione territoriale del contagio attraverso il campionamento dei casi positivi ed ha già verificato che la percentuale di incidenza della cosiddetta “variante inglese” in Campania, in media con quella nazionale, è attestata al 25%. Un caso su quattro.
Questa altissima percentuale, spiega ancora la Regione, “è la principale motivazione per mantenere altissima la guardia e per cui si richiede un lavoro ancora più intenso di controllo sui territori e sui contatti diretti dei positivi con variante inglese“.
“E’ in atto un’azione di monitoraggio costante sulla diffusione di varianti, ed è ancora più urgente che vi siano a disposizione i vaccini necessari per continuare in maniera sempre più massiccia la campagna di vaccinazione in corso“.
Nel fine settimana appena trascorso molta polemica è stata fatta riguardo assembramenti e divieti aggirati per trascorrere San Valentino in ristoranti o a passeggio.
Le immagini di code di traffico, assembramenti sul Lungomare e nelle vie dello shopping, avevano destato molto scalpore, facendo scattare nei primi cittadini di diverse città, oltre che nel presidente regionale Vincenzo De Luca, l’allarme per una nuova possibile impennata di casi nei prossimi giorni, dopo che già da una settimana la Campania registra una media di 1.500 nuovi casi al giorno.
Su InsideMagazine abbiamo già parlato della variante inglese e di come la stessa stia mutando con estrema velocità, un’ulteriore preoccupazione per i mesi a venire.