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”L’altra Hollywood – potere alle registe”: il lato oscuro del cinema americano

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di Agnese Aquilani –

“L’altra Hollywood – potere alle registe’’, disponibile su Sky Arte e Now Tv, è il film-documentario sul lato oscuro del mondo del cinema hollywoodiano. Le registe che vengono intervistate parlano di come ogni giorno subiscano discriminazioni sul set per il solo motivo di essere donne. Un cinema, quello americano, dominato da uomini bianchi etero che non lascia spazio a riconoscimenti che spettano per impegno, sudore e dedizione a registe, sceneggiatrici e produttrici. Il documentario dunque rappresenta un’aperta denuncia alla disparità di genere.

Mount Lee

La regia e le nomination

Queste testimonianze hanno il prezioso compito di scardinare un’idea idilliaca del cinema attraverso i racconti delle registe che con tenacia e resistenza sono un esempio per le future donne che desiderano lavorare in questo campo.

Il film fa luce su come negli ultimi 17 anni ci sia stato un calo delle registe rispetto ai registi. In particolare dal 2011, i film che hanno riscosso maggiori incassi hanno visto protagonistæ 1114 registæ di cui però solo 45 donne. Inoltre, in 90 anni di Oscar, ci sono state 442 nomination per i/le registæ; di queste solo 5 hanno coinvolto le donne e solo una di loro ha vinto. 

‘’Nessuno ti propone un nuovo contratto, né un’offerta di regia, né ti dà un alto budget per un nuovo film se sei donna. Per gli uomini non è lo stesso.’’ afferma Catherine Hardwicke, regista pluripremiata di Twilight, nonostante il successo mondiale e gli incassi stratosferici dopo l’uscita in sala della saga.

Altre dichiarazioni di simile tono vengono rilasciate da altre donne che vivono lo stesso sessismo: Ava DuVernay, nota per essere la prima donna di colore a dirigere un lungometraggio ‘’Selma – La strada per la libertà” da 100 milioni di dollari, Lena e Brenda Chapman. Quest’ultima è stata sciolta dall’incarico dalla Disney per ‘’Ribelle – The Brave”  senza aver avuto chiarimenti.

Selma - La Strada per la Libertà: recensione

Tutto dipende dal sistema, patriarcale ovviamente. Un ulteriore esempio cardine sono le riunioni a cui partecipano solo gli uomini. Infatti nessuna di loro, sa cosa succeda o cosa venga detto durante i meeting così come l’emancipazione che subiscono, costrette a sedersi in fondo alla sala nel corso dei Golden Globe e degli Oscar.

Come proporsi per diventare una regista?

Alcune di loro spiegano come opera questa macchina. Se vuoi arrivare a dirigere un lungometraggio, le strade sono tre: proporsi a un major o trovare un’agenzia che ti rappresenti o ancora conoscere direttamente i produttori. L’opzione più semplice sembrerebbe l’agenzia, ma nella realtà dei fatti non è così poiché le liste che vengono presentate sono composte tutte da nomi maschili.

Come fare dunque per accedere a questo lavoro? Anche in questo caso la strada non sembrerebbe così spinosa. Viene sempre detto di farsi avanti come tirocinante o stagista, ma la risposta che viene data è sempre la stessa ‘’Torna quando avrai più esperienza’’. Ma come formarsi e ampliare le proprie conoscenze se non viene data la possibilità?

Maternità e carriera

Un’altra ingiustificata differenza tra uomini e donne si manifesta quando si parla di famiglia. Per le madri è molto più complicato conciliare figli e lavoro. C’è mancanza di empatia, di rispetto e un atteggiamento ostile nei confronti delle registe-madri. Da sottolineare come l’empatia manchi all’interno dello stesso gruppo di lavoro; infatti, alcuni componenti di una crew non vogliono essere diretti da registe le quali subiscono continue battutine, affermazioni e consigli su come fare un lavoro per il quale si è studiato per anni e si continua a farlo quotidianamente. Situazioni che ledono la figura della donna. ‘’Se fossi un uomo, mi parlerebbero allo stesso modo?’’ interroga il pubblico Lena Dunham.

Classe 2000. Passione per la scrittura in tutte le sue forme. Femminista intersezionale, crede nell’autodeterminazione, nell’inclusività e nella parità di gender. Determinata, energica ed estroversa. Appassionata di Cantautorato italiano, tifosa della Lazio e amante della letteratura. Il suo motto quotidiano? ‘’Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.’’

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