di Giacomo Torresi –
Nonostante siano incominciati in tanti paesi i piani vaccinali il livello di guardia resta altissimo. A soffrirne più che mai il mondo del turismo che, tranne per una breve pausa estiva, non è mai ripreso davvero in occidente.
Sta emergendo una prevedibile apertura verso coloro che sono in grado di dimostrare il proprio status sanitario, con il vaccino anti Covid19 in circolazione o anticorpi veri e propri a seguito della malattia.
Gli immuni cresceranno gradualmente di numero e per loro si apriranno sempre più porte e frontiere, ma come funzionerà esattamente?
Attualmente non c’è ancora uno standard comune e forse non ci sarà mai, anche perché metter d’accordo tutto il mondo non sembra affatto semplice, ma una cosa è certa: il cosiddetto passaporto di immunità sarà digitale e assolverà più funzioni. Per rispondere a questa richiesta sono numerose le piattaforme che sono già emerse; applicazioni e sistemi certificati dove custodire la propria storia sanitaria da poter esibire quando richiesto, che sia un aeroporto, un teatro o un cinema.
Vediamo le principali.
CommonPass
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Applicazione sviluppata tramite il Common Project, The World Economic Forum e altri partner privati; disponibile presto al download su iPhone e Android sarà come una piccola cassaforte digitale dove far convogliare risultati di test Covid ed eventuali prove delle vaccinazioni. Particolare attenzione pare sarà riservata ai dati personali, oltre a tali informazioni non verranno quindi divulgati altri dettagli e la privacy sarà centrale.
Alle autorità che lo chiederanno si potrà così mostrare il QR code generato dalle nostre informazioni, solo e soltanto quelle che abbiamo deciso di condividere, e sull’App si avranno anche informazioni aggiornate sui requisiti dei luoghi presenti nel nostro itinerario di viaggio.
Tra i partner che hanno già aderito segnaliamo Cathay Pacific, Lufthansa, Swiss Airlines, JetBlue, United Airlines, Virgin Atlantic e il governo di Aruba.
Travel Pass by IATA
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Non poteva mancare la IATA (International Air Transport Association) il cui pensiero principale è la ripresa della vita normale nel più breve tempo possibile così da risanare in parte il gap che si è creato nel settore. Secondo le loro stime la domanda di viaggi è infatti scesa del 61% nel 2020, per una perdita netta di ben 118 miliardi di dollari.
Per questo motivo si sono attivati nello sviluppo della piattaforma digitale Travel Pass, dedicata ai viaggiatori e in grado di aggregare la moltitudine di test Covid disponibili al momento, fornire informazioni chiare e validare i documenti aggirando le frodi. La IATA propone Travel Pass come soluzione globale, integrata e formata da 4 sezioni:
- La prima sarà dedicata alle informazioni su test e requisiti necessari in base al viaggio in programma
- La seconda riferita ai luoghi dove poter effettuare i test nei pressi del luogo di partenza
- La terza riguarda invece i certificati validati dei laboratori
- In ultimo, il cosiddetto “passaporto digitale” riconosciuto a livello internazionale e in tutti principali aeroporti (o almeno questo è l’obiettivo finale)
Digital Health Pass by IBM
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Simile approccio anche per questo sistema ideato da IBM che sfrutta la tecnologia blockchain, ma invece di dialogare direttamente con il pubblico il Digital Health Pass è uno strumento messo a disposizione delle aziende e organizzazioni che lo necessitano. Dunque una piattaforma che ancora una volta mette l’accento sulla protezione dei dati personali e funziona come un portafoglio digitale dove contenere informazioni su test Covid e vaccini.
Chi si appoggerà a questo sistema potrà in qualche modo personalizzarlo in base alle proprie necessità, scegliendo quindi cosa includere e cosa fornire ai propri clienti, che siano passeggeri di una compagnia aerea o individui affamati davanti ad un ristorante.
Apple Wallet & Google Wallet
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Sviluppato in collaborazione con la startup Healthvana, si tratta di semplici schede che attestano la vaccinazione antiCovid che possono essere conservate nell’Apple o Google Wallet. Esattamente come avviene già per i biglietti aerei dopo che si effettua il check-in, grazie ad un QR code che è poi possibile scaricare sul portafoglio digitale.
Il vantaggio sta ovviamente nella praticità del mezzo, tutti o quasi possiedono infatti uno smartphone che fa riferimento ai due ecosistemi iOS e Android e hanno quindi a disposizione il relativo Wallet. Non servirebbe quindi nessuna App terza da scaricare, ma non essendo stata pensata a questo scopo mancherebbero molte delle importanti sezioni dedicate.
La preoccupazione di chi governa è che la popolazione si rilassi dopo aver ricevuto la prima inoculazione di questi primi vaccini e salti il secondo importantissimo richiamo, consapevolmente o inconsapevolmente. A questo scopo i Wallet potrebbero fungere anche da richiamo in tempo per l’appuntamento.
Sulla questione restano tuttavia numerose domande senza risposta e la maggior parte dei paesi non si è ancora espressa sulla questione, forse perché eticamente (e giuridicamente) controversa.
Dall’Università dell’Exter, nel Regno Unito, è arriva ad esempio un report (download qui sotto) sull’impatto che avrebbe un passaporto sanitario digitale sulla popolazione e la possibile violazione dei diritti umani. Seppure un simile strumento aiuterebbe in fase di uscita dalla pandemia, potrebbe infatti creare delle distinzioni improprie delle persone e delle loro libertà.