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Mobilità urbana, dopo il bonus bici un piano per 20 mila km di ciclabili

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di Giacomo Torresi –

Nonostante la passione per le due ruote degli italiani cresca molto più velocemente dell’attenzione riservata dalle amministrazioni comunali, il 5° rapporto dell’Osservatorio Focus2R (l’indagine nazionale su infrastrutture, sicurezza e mobilità per le due ruote) presentato lunedì 18 dicembre 2020 da Ancma e Legambiente, certifica che per una vera svolta si deve ancora pazientare.

L’Osservatorio tra i vari argomenti trattati ha monitorato anche l’attenzione rivolta dalle amministrazioni alle biciclette. Sul lungo periodo, tra il 2015 e il 2019, nelle città italiane si registra il triplo di mezzi in bike sharing, un aumento dell’86% dei punti di ricarica per e-bike e una crescita di comuni dove è possibile trasportare la bici sui mezzi pubblici (saliti dal 31 al 45%).

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenendo alla presentazione del rapporto, ha riferito dati ancora migliori per il 2020, spiegando la sua visione per il dopo bonus bici:

Vogliamo passare dall’incentivo all’acquisto all’incentivo all’uso della bicicletta: per questo il nostro piano prevede risorse per i comuni finalizzate alla nascita di 20mila km di piste ciclabili

Un piano ambizioso, disegnato per essere attuato nei prossimi 2 anni, costruttori permettendo.

Il rapporto è stato anche l’occasione per censire le iniziative a livello locale.

Il Comune di Firenze ha avviato i lavori per realizzare una smart city control room: una centrale operativa unica, che sarà pronta fra circa un anno, che riunirà tutte le conoscenze sulla città raccolte con un’infrastruttura digitale diffusa.

La smart room non solo servirà per il controllo e la gestione remota della città, ma anche per rendere partecipi i cittadini, che potranno interagire con l’amministrazione tramite app diventando nodi di una rete digitale ramificata in tutta la città.

Torino punta a diventare la capitale italiana della bici, con una proposta ambizioso: inserire il tempo per lo spostamento con forme di mobilità attiva nell’orario di lavoro.

Altrettanto visionaria l’idea allo studio nel comune di Genova: un biglietto invisibile per utilizzare tutti i mezzi pubblici, che verrebbero pagati in un’unica soluzione insieme alle imposte comunali: nello studio dell’amministrazione, si stima una spesa di circa 110 euro l’anno per l’uso dei mezzi pubblici cittadini.

Qui sotto è possibile scaricare il documento completo del 5° Rapporto:

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