In questa intervista COACHINACTION Alessandro Panaccio, Business Coach e Sales Manager presso Business Coaching Italia, ci aiuta a comprendere il ruolo cruciale del Coaching e della Formazione per ottenere risultati straordinari nel business.
Trovare le risorse adeguate per affrontare un mondo in continua evoluzione.
Alessandro Panaccio ha sempre nutrito una grande passione per il Marketing e le Vendite, che ha approfondito sia durante il percorso universitario che attraverso una serie di corsi di formazione.
Dopo aver maturato un’esperienza manageriale di 10 anni in aziende strutturate nel settore della ristorazione e dell’ospitalità, ha intrapreso la strada del consulente per potersi dedicare maggiormente alla propria famiglia.
Durante questo percorso, ha sviluppato un profondo interesse per il Coaching, entrando in contatto con Antonio Panico e frequentando l’Accademia da lui fondata. Questa esperienza gli ha permesso di arricchire le sue competenze, acquisendo conoscenze nell’organizzazione aziendale, nella gestione economica e finanziaria e nello sviluppo delle risorse umane.
Oggi Alessandro si dedica ad aiutare imprenditori e professionisti a sistematizzare il proprio business, ottenere risultati tangibili e guadagnare più tempo libero. Adotta il metodo sviluppato da Business Coaching Italia, che si basa su protocolli, procedure e processi orientati ai principi dell’autoefficacia e dei risultati misurabili.
CoachInAction. L’intervista a Alessandro Panaccio
Cosa rappresenta il termine “Coaching” per te e in che modo oggi stai condividendo la sua potenzialità col mondo?
Nella pratica professionale, il Coaching è un programma di potenziamento e sviluppo delle risorse e delle competenze, guidato da un professionista esperto (Coach) in partnership con la persona coinvolta (Coachee). Il Coach svolge il ruolo di guida, aiutando il Coachee a identificare e mettere in pratica le azioni giuste che lo porteranno a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato.
Come hai sperimentato il valore della formazione nella tua carriera imprenditoriale e come ha contribuito al tuo successo professionale?
La formazione rappresenta un elemento fondamentale per la crescita professionale di un professionista e/o imprenditore. In un panorama economico in costante evoluzione, chi non si forma si ferma! Nel momento in cui si desidera massimizzare gli sforzi, diventa imperativo possedere le informazioni pertinenti. Jeremy Rifkin, economista statunitense, affermava già nel lontano 1996 che nell’era della globalizzazione abbiamo a disposizione un’enormità di informazioni; la vera sfida sta nel discernere quali di queste siano rilevanti per noi e come tradurle in azioni concrete.
Quali sono i principali vantaggi che hai ottenuto dalla tua formazione e come hai applicato le competenze acquisite nel tuo lavoro quotidiano?
Gli insegnamenti di Jack Ma, fondatore di Alibaba, rispecchiano appieno il valore della formazione lungo il percorso professionale. I primi anni, tra i 20 e i 30, devi dedicarti all’assorbimento di conoscenze diversificate; tra i 30 e i 40, la scelta di una guida o di un mentore è fondamentale per indirizzare le informazioni accumulate; tra i 40 e i 50 anni, non puoi più fare tentativi e devi puntare solo su quello che sai fare bene; dai 50 ai 60 diventano strategici la delega e la formazione di un team.
Formandomi continuamente ho avuto la possibilità di rimanere aggiornato e al passo con i tempi. Ho sempre applicato ciò che imparavo immediatamente, permettendomi di crescere professionalmente e di ottenere risultati economici notevoli. In un contesto in cui l’obsolescenza del mercato è molto rapida, l’abilità chiave è tradurre velocemente la conoscenza in azione (Velocità d’Implementazione).
In base alla tua esperienza, quali sono i fattori chiave da considerare quando si sceglie per la prima volta un programma formativo in Italia?
Sebbene la formazione di per sé sia sempre utile ad una crescita professionale, se si vuole progredire con il business bisogna scegliere corsi di formazione specifici e relativi al proprio ambito di applicazione. Altrimenti si corre il rischio di cadere nell’effetto “Paralisis of Analisis”, dove si accumulano molte informazioni di per sé valide ma che, al momento, non apportano benefici immediati concreti al nostro percorso.
“Per chi diventa essenziale la formazione continua?”
La formazione continua è utile a tutti! E’ impossibile oggi pensare di poter fare le stesse cose che si facevano una volta, considerando che il mondo compie passi da gigante ogni anno.
Pensate ad un elettricista che ha imparato il mestiere 30 anni fa: se oggi dovesse realizzare un impianto di domotica in una villa moderna, saprebbe dove mettere le mani senza un aggiornamento sulle nuove tecnologie e gli automatismi? La formazione continua si rivela essenziale per adattarsi al mondo in continua evoluzione e per rimanere competenti nelle sfide attuali.
Quali sono i cambiamenti e le trasformazioni che hai vissuto grazie alla tua formazione continua, sia a livello personale che nel contesto del tuo business?
La mia esperienza si allinea con il concetto espresso da Darwin: la sopravvivenza e il progresso derivano dall’adattamento al cambiamento. Questo spiega perché le zanzare sono sopravvissute fino ai giorni nostri, mentre i dinosauri si sono miseramente estinti.
Adattarsi ai cambiamenti economici e sociali significa evolversi continuamente imparando ad usare le nuove tecnologie e a conoscere le nuove esigenze di mercato.
Tuttavia, dal punto di vista sociale e privato, i cambiamenti non sono sempre ben accolti da tutti. Le persone intorno a noi spesso reagiscono in modo contrastante, in quanto il cambiamento può minare le loro aspettative. Spesso viene influenzato anche il nostro circolo sociale, poiché siamo la media matematica delle 5 persone con cui interagiamo maggiormente.
Ho vissuto personalmente queste situazioni, avendo affrontato da zero nuovi inizi in diverse fasi della mia vita. Ho sperimentato come il progresso e il cambiamento abbiano condotto a risultati tangibili e positivi, spingendo anche i critici iniziali a rivedere la loro posizione.
Di fronte alla vasta scelta di corsi di formazione di Coaching disponibili in Italia, quali suggerimenti offriresti a un coach professionista o a chi aspira a diventarlo, per individuare il percorso formativo più idoneo alle proprie esigenze e ambizioni?
Prima di scegliere di acquistare un corso di Coaching, è essenziale valutare l’azienda che lo eroga facendo delle ricerche organiche sul web, informandosi sul programma di studio e sui risultati conseguiti dai suoi partecipanti.
La capacità di trasferire competenze da parte del formatore è un fattore cruciale. In questo contesto, l’Accademia di Antonio Panico si distingue perché si basa su protocolli standardizzati e misurabili che garantiscono risultati concreti. Quando ti approcci ad un’azienda come la nostra, ti rendi conto che potrebbe essere quella giusta per te.
In un contesto in cui la tecnologia sta influenzando sempre di più il settore del Coaching, quali competenze digitali o nuove modalità di apprendimento dovrebbero essere sempre presenti nei programmi formativi in Italia?
Noi viviamo in un mondo digitale e, come sottolineo spesso ai miei clienti, per gestire un’azienda basta un semplice smartphone. Tuttavia, è essenziale possedere una conoscenza delle dinamiche del digital marketing e dei social media, oltre a padroneggiare software, app e strumenti come Google Drive.
Lo sviluppo di una mentalità orientata al digitale è di primaria importanza, e questo concetto si applica anche al Life Coaching. Prendiamo ad esempio il benessere personale: una gestione ottimale del tempo e una corretta assegnazione delle priorità sono alla base di questo aspetto, e una vasta gamma di strumenti digitali è disponibile per facilitare tale processo.
Considerando l’importanza dell’etica nel Coaching, come è possibile garantire pratiche di Coaching responsabili e rispettose?
Prendendosi cura del cliente in maniera etica e professionale, portandolo ad ottenere dei risultati tangibili ad ogni costo. Per garantire pratiche di Coaching responsabili e rispettose, bisogna stabilire protocolli ben definiti, basati su criteri scientifici e misurabili, come ha fatto Antonio Panico con il metodo Business Coaching Italia.
Nel perseguire pratiche etiche, è importante affrontare situazioni in cui i Coachee possano risultare fuori etica, aiutandoli a riallinearsi il prima possibile. Questo approccio non solo contribuisce alla crescita e al progresso del cliente, ma mantiene anche l’integrità dell’intera professione del Coaching.
Con il panorama in continua evoluzione del Coaching, quali sono secondo te le prospettive future per la formazione di Coaching in Italia e come dovremmo prepararci ad affrontare le sfide del domani?
Nel contesto del Business Coaching, in particolare, mantenere un aggiornamento costante sulle esigenze del mercato, sulle nuove tendenze, sulle applicazioni, sulle normative e sui possibili bandi è di cruciale importanza. Questo approccio risulta essenziale per guidare il Coachee verso il successo nel proprio settore di attività.
E’ il momento del consiglio pratico…
Un consiglio che vorrei dare a tutti è di effettuare il Test di Valutazione Aziendale di Business Coaching Italia. Questo strumento è un modo immediato per capire quanto è efficiente la tua organizzazione sui principali aspetti del business.Dopo aver completato il test, riceverai una valutazione che evidenzierà quali sono i punti di debolezza e quindi le aree su cui dovrai concentrare i tuoi sforzi in termini formativi. Un passo ulteriore è la possibilità di prenotare una sessione gratuita con uno dei nostri Coach, che ti aiuterà ad esaminare più in profondità le problematiche specifiche del tuo business.
Proponi ai nostri lettori un film coaching. Qual è il messaggio che possiamo trarre dalla visione?
Consiglio Inside Out, film di animazione Disney Pixar, che ha portato in primo piano la dimensione emotiva delle persone. Il bravo Coach è colui che riesce a praticare l’ascolto attivo, poiché solo attraverso questo tipo di ascolto può guidare le persone verso soluzioni significative e profonde.
Un altro film che vorrei suggerire ai nostri lettori, sempre prodotto da Pixar, è Cars. Il messaggio principale di questo film è che non vinci da solo, ma hai bisogno di avere accanto un team e collaboratori che contribuiscano a tirare fuori il meglio di te stesso.
Proponi una lettura ai nostri lettori. Qual è il messaggio che possiamo trarre dalla lettura?
Consiglio Comunicazione assertiva di Federica Ugolini, un libro che offre preziose strategie e tecniche per sviluppare una comunicazione efficace, esprimendo le nostre opinioni in modo deciso e coerente, senza però creare conflitti o contrapposizioni con l’interlocutore.
Il messaggio centrale della lettura è l’importanza di una comunicazione assertiva, che ci permette di comunicare in modo chiaro e rispettoso, creando una connessione più profonda con gli altri.
Grazie Alessandro, per aver condiviso con noi la tua preziosa esperienza e le illuminanti prospettive riguardo alla Formazione e al Coaching nel mondo del business!
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