Dal fondo delle stelle, Camille Claudel ci chiama. La sua voce affiora tra le luci soffuse del Teatro dei Contrari, in quel 30 marzo sospeso tra arte e follia, memoria e rivelazione. Angela Ricci, autrice e regista dello spettacolo omonimo, disegna con grazia visionaria un frammento d’eterno: è Camille, donna e scultrice, musa e martire, che prende vita grazie a tre straordinarie interpreti in un teatro “al femminile” capace di scuotere l’anima. Lo spettacolo, costruito come un percorso interiore a due voci e un canto, accende il tempo con lo stesso fuoco con cui Camille forgiava la materia. “Oltre alla…
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