In un tempo in cui l’intelligenza artificiale automatizza i processi e la velocità domina i mercati, c’è un valore che resta insostituibile: la responsabilità. Responsabilità come consapevolezza, cultura e capacità di rispondere con le proprie abilità alle sfide del presente. È questa la direzione che segna il percorso di Daniele Pescara, insignito dell’AML Award 2025 durante l’AML Graduation Day di Milano, insieme al Dott. Giulio Bignotti e all’Ing. Enrico Salvatore Cucinotta, dopo aver conseguito l’International Executive Master AML/CFT Diploma promosso dalla European School of Banking Management e dalla Scuola Italiana Antiriciclaggio & Compliance. Il premio, doppio quest’anno, celebra un modo di pensare il business: l’etica e la formazione come strumenti di leadership e crescita sostenibile. Un modello che parla direttamente alle nuove generazioni di imprenditori.
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Responsabilità: cosa significa? Letteralmente, è l’abilità di rispondere con le proprie abilità a una sfida. Può sembrare strano associare una parola come “responsabilità” — che evoca disciplina, prudenza, persino lentezza — al concetto di competitività, dove vincere e primeggiare sembrano le uniche regole del gioco. Eppure, nel business contemporaneo, è proprio la responsabilità a fare la differenza tra chi corre senza direzione e chi costruisce nel tempo valore reale.
Responsabilità, oggi, significa saper governare la complessità, anticipare i rischi e garantire trasparenza. È la base su cui si costruisce la fiducia, e la fiducia — non il capitale — è la nuova moneta dell’economia globale. Non si tratta di un’idea romantica, ma di una constatazione empirica: le aziende che mettono l’etica al primo posto e sviluppano abilità fondate su rigore, metodo e rispetto delle regole ottengono risultati migliori e più duraturi. In un mondo popolato da faccendieri e scorciatoie, la compliance diventa la vera arma competitiva. Agire nel rispetto delle regole non limita la crescita: la rende possibile, perché solo su un terreno condiviso possono nascere innovazione, cooperazione e fiducia.
E in un’epoca segnata da conflitti internazionali, leadership aggressive e mercati frammentati, questo principio assume un valore doppio: non si vince abbattendo gli avversari, ma collaborando nel rispetto reciproco.
È, in fondo, il superamento della logica darwiniana. Non sopravvive il più forte, ma chi sa adattarsi e cooperare – e la cooperazione è possibile solo attraverso il rispetto delle regole condivise.
Ecco il senso profondo dell’AML Award 2025: portare alla luce una nuova visione del business in cui la compliance diventa la via evolutiva dell’impresa moderna, la chiave per coniugare successo, consapevolezza e valori condivisi. Un riconoscimento che celebra sì, certo, una competenza tecnica, ma anche e soprattutto un cambio di paradigma: il passaggio dal fare impresa al fare la differenza.
Un riconoscimento che celebra sì, una competenza tecnica, ma anche e soprattutto un cambio di paradigma: il passaggio dal fare impresa al fare la differenza.
La nuova leadership passa per etica e competenza
Il premio AML Award 2025 nasce per valorizzare chi, nel panorama economico contemporaneo, dimostra che l’etica può convivere con l’eccellenza. Le regole in questo momento storico diventano sempre più complesse e la fiducia è la nuova frontiera del valore. E proprio questo riconoscimento mette in luce le realtà che fanno della compliance un adempimento formale e un principio culturale. Tra i protagonisti di questa edizione spiccano Daniele Pescara, il Dott. Giulio Bignotti e l’Ing. Enrico Salvatore Cucinotta, di Daniele Pescara Consultancy, tre professionisti che abbiamo voluto prendere ad esempio perché rappresentano l’Italia di nuova generazione: quella capace di unire competenza tecnica, responsabilità e visione internazionale.

Il riconoscimento conferito alla Daniele Pescara Consultancy evidenzia una direzione chiara: la leadership del futuro si misura nella capacità di generare valore etico e di trasformarlo in cultura aziendale condivisa. Un messaggio potente in un tempo in cui la reputazione aziendale si costruisce più con la trasparenza che con la pubblicità e, in questo tempo, formarsi significa scegliere di evolversi.
Nel percorso di Daniele Pescara, del Dott. Giulio Bignotti e dell’Ing. Enrico Salvatore Cucinotta, la crescita professionale si intreccia con una visione più ampia: costruire una cultura del business fondata su etica, consapevolezza e metodo. Il Master Internazionale AML/CFT, promosso dalla European School of Banking Management e dalla Scuola Italiana Antiriciclaggio & Compliance, ha rappresentato per loro un anno di studio intenso e di confronto con esperti di università, istituti bancari e corpi investigativi, tra cui la Guardia di Finanza e la Polizia giudiziaria.
Il doppio AML Award 2025 assegnato alla Daniele Pescara Consultancy riconosce la coerenza di questo approccio: unire visione internazionale e disciplina operativa per costruire fiducia e valore nel lungo periodo. Come si fa? Lo abbiamo chiesto a Daniele Pescara che ci ha risposto lapidariamente: “studiare prima di agire, comprendere prima di espandersi, consolidare prima di crescere.” È una filosofia, questa, che parla a imprenditori e professionisti che cercano stabilità in un mondo fluido.
Oggi la governance etica è la nuova frontiera della competitività. Essere AML Officer significa interpretare il proprio ruolo come presidio di integrità, garanzia di reputazione e catalizzatore di innovazione sostenibile. La compliance è diventata una mentalità più che un obbligo, un linguaggio comune tra aziende che vogliono prosperare senza sacrificare la credibilità. “Nel mercato globale, il vero capitale è la fiducia: chi la coltiva resiste, chi la tradisce scompare”, ha detto Pescara.
🔍 Focus | L’ABC della Compliance
1. Che cos’è la compliance
Il termine deriva dal verbo inglese to comply, “conformarsi”. In ambito aziendale significa aderire a regole, norme e standard etici interni ed esterni. Non riguarda solo le leggi, ma anche la cultura organizzativa e la responsabilità verso stakeholder, clienti e mercato.
2. A cosa serve davvero
La compliance non si limita a “prevenire sanzioni”. È uno strumento strategico che permette di prevedere i rischi, tutelare la reputazione e rafforzare la governance interna. In un contesto sempre più globalizzato, dove ogni decisione aziendale può avere impatti transnazionali, garantire trasparenza e tracciabilità dei processi è una forma di vantaggio competitivo.
3. Perché oggi è centrale
Secondo il Global Risk Report 2025 del World Economic Forum, oltre il 70% delle crisi reputazionali che colpiscono le imprese nasce da violazioni etiche o carenze di controllo interno. (The Global Risks Report 2025 – PDF — versione scaricabile del report). Non sorprende, quindi, che l’80% delle aziende del Fortune 500 abbia investito negli ultimi cinque anni in programmi di compliance e antiriciclaggio (PwC, 2024).
La compliance è diventata il cuore pulsante della fiducia aziendale, capace di unire sostenibilità, innovazione e trasparenza. Chi la comprende, oggi, non solo evita i rischi: costruisce futuro.
La voce dei protagonisti
Durante la cerimonia milanese, l’atmosfera era quella delle grandi occasioni: un anno di studio, di confronto, di esercitazioni e di verifiche culminato nella consegna del Master Internazionale AML/CFT Diploma. Abbiamo raggiunto proprio l’ingegnere Cucinotta, che ci ha raccontato l’esperienza con la genuinità di chi ha vissuto ogni fase del percorso. «Il corso è durato un anno intero presso l’European School of Banking Management. Ogni due settimane avevamo lezioni, presentazioni e lavori di gruppo — un impegno continuo, anche per noi che già operiamo nel campo», racconta. «Abbiamo avuto come riferimento il professor Sergio Silvestri, figura di rilievo nel panorama della formazione bancaria e della compliance, insieme a docenti come l’avvocato Cadorna e l’avvocato Vedana. È stato un confronto stimolante con personalità provenienti dal mondo universitario, bancario e investigativo, compresi ufficiali della Guardia di Finanza e rappresentanti della Polizia giudiziaria».
A colpire Cucinotta, Pescara e Bignotti, però, non è stata solo la qualità della didattica: «Il professor Silvestri si è complimentato più volte con il nostro studio per l’approccio e la qualità del lavoro. Addirittura mi ha chiamato personalmente per comunicarmi che il comitato scientifico aveva deciso di assegnarci due AML Award, un riconoscimento che — al di là della sigla — rappresenta per noi un attestato di fiducia, di metodo e di coerenza».
Poche parole, ma dense di significato, che restituiscono il senso di un traguardo raggiunto con rigore e spirito di squadra. Veniamo da un passato in cui il mercato globale premiava la velocità prima della sostanza. Mentre oggi assistiamo a una lenta, ma inesorabile, inversione di rotta: potenza sì, ma non senza controllo, come esclama una nota pubblicità. Proprio così: questi professionisti hanno scelto una direzione alternativa: studiare, approfondire, capire prima di agire nel mercato, quello vero, competendo e vincendo sullo stesso terreno degli altri. Il risultato è un’eccellenza che parla di competenza oltre l’apparenza. Di sostanza.
Morale. L’AML Award 2025 segna un punto d’incontro tra etica e impresa, tra cultura della legalità e visione del futuro. Racconta una nuova generazione di professionisti per i quali la formazione continua è una leva concreta di trasformazione: attraverso lo studio e la conoscenza si ridefiniscono oggi i modelli organizzativi e relazionali dell’economia contemporanea.
E in un momento in cui fiducia e trasparenza sono le vere infrastrutture dello sviluppo, storie come quella della Daniele Pescara Consultancy, con il suo presidente Daniele Pescara, Giulio Bignotti ed Enrico Salvatore Cucinotta ricordano che la cultura del rispetto può essere il più moderno dei motori di crescita.



